Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Gare
Granfondo
Gavia Mortirolo 2024 / 20esima Edizione
Testo
<blockquote data-quote="maxitos" data-source="post: 7545207" data-attributes="member: 71163"><p>Ciao ragazzi, avendo aperto il post metto il riassunto della mia prima esperizenza.</p><p>Peccato che non abbia potuto fare il Gavia ma contento di aver portato a termine il percorso lungo!</p><p></p><p>Partenza molto fredda, già bagnati e temperature intorno ai 6 gradi al mattino con pioggia.</p><p>Le condizioni hanno spaventato tanti partecipanti che hanno deciso di non partire e Tornare a casa o passare direttamente al pasta party.</p><p>Il gruppo del “lungo” con il doppio mortirolo, il primo Mortirolo da Monno e il secondo Mortirolo da Mazzo era il piu numeroso.</p><p></p><p>I primi 15 chilometri tutti in diescesa con passo controllato da Moto, già tutti bagnati e tremanti dal freddo, non vedevo l’ora che arrivasse la salita per riscaldarmi. È stato un bel concerto live di trombette e trombettine (I fischi dei freni a disco sul bagnato) con acqua che schizzava da tutte le parti.</p><p></p><p>Arrivata la salita dopo edolo, le gambe erano due cubetti di ghiaccio che dopo un po hanno ripreso a girare discretamente. Bella salita con strate tutte bagnate ma buone con molti pezzi asfaltati nuovi. Arrivati su discesa super tecnica presa con molta cautela e con tanto frenare, peccato, con l’asciutto il divertimento sarebbe stato molto di più, ma oggi era importante non esagerare e rischiare per niente.</p><p></p><p>I freni classici con i cerchi in alluminio si sono comportati benissimo, pero bisognava gestire la frenata con anticipo e la modulazione era tutto sommato ottima.</p><p></p><p>Arrivati giù a Tiolo, qualche chilometro veloce con vento e acqua fino a Mazzo fatto abbastanza tranquillo in un gruppetto di 5. Arrivati a Mazzo ognuno con il tuo passo su per il temuto e Mortirolo da Mazzo. Importantissimo il pacing che mi è riuscito abbastanza bene per le mie potenzialità, di piu non andava. Faccio praticamente tutta la salita solo, in pace totale io la strada la pioggia e il bosco, bellissimo. Riprendo giusto qualche ciclista nella seconda meta.</p><p></p><p>Arrivati su è fatta, c’è falsopiano di alcuni chilometri e qualche strappo tutto fattibile. Prendo una foratura alla ruota davanti, continuo a pedalare e per fortuna il liquido tubeless chiude il buco dopo diversi metri. Fermarsi in altura con la pioggia e al freddo per riparare sarebbe stato un martirio.</p><p></p><p>Tiro nel falso piano e sullo strappo dopo il falsopiano arriva il primo crampo alla coscia che quasi mi fa fermare, ma non mollo, poco piu avanti crampo all’altra coscia. Per fortuna arriva la discesa e riesco a fare stretching e controllare i crampi perdendo poco tempo.</p><p>Il resto della discesa molto tecnico, con finale pieno di buche, pietre e pozzanghere, bisogna leggere attentamente la strada e non prendere rischi. Ci sono anche le tabelle che indicano: “attenzione, asfalto dissestato”. Ma nel 2024, è ancora cosi difficile fare le strade come si deve ??</p><p></p><p>Fatta la discesa senza rischi, arriviamo giu in tre, mancano due chilometri ad Aprica, l’ultimo è in salita</p><p></p><p>Do tutto quello che mi rimane nell' ultimo km soprattuto gli ultimi 500m, ed è fatta, giro portato a termine. Bella ma dura esperienza, la più lunga sotto la pioggia. Alla prossima forse, con il Gavia !</p><p></p><p>Se qualcuno vuole mettere un like su strava ben venga :D --> <a href="https://www.strava.com/activities/11719566421" target="_blank">https://www.strava.com/activities/11719566421</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="maxitos, post: 7545207, member: 71163"] Ciao ragazzi, avendo aperto il post metto il riassunto della mia prima esperizenza. Peccato che non abbia potuto fare il Gavia ma contento di aver portato a termine il percorso lungo! Partenza molto fredda, già bagnati e temperature intorno ai 6 gradi al mattino con pioggia. Le condizioni hanno spaventato tanti partecipanti che hanno deciso di non partire e Tornare a casa o passare direttamente al pasta party. Il gruppo del “lungo” con il doppio mortirolo, il primo Mortirolo da Monno e il secondo Mortirolo da Mazzo era il piu numeroso. I primi 15 chilometri tutti in diescesa con passo controllato da Moto, già tutti bagnati e tremanti dal freddo, non vedevo l’ora che arrivasse la salita per riscaldarmi. È stato un bel concerto live di trombette e trombettine (I fischi dei freni a disco sul bagnato) con acqua che schizzava da tutte le parti. Arrivata la salita dopo edolo, le gambe erano due cubetti di ghiaccio che dopo un po hanno ripreso a girare discretamente. Bella salita con strate tutte bagnate ma buone con molti pezzi asfaltati nuovi. Arrivati su discesa super tecnica presa con molta cautela e con tanto frenare, peccato, con l’asciutto il divertimento sarebbe stato molto di più, ma oggi era importante non esagerare e rischiare per niente. I freni classici con i cerchi in alluminio si sono comportati benissimo, pero bisognava gestire la frenata con anticipo e la modulazione era tutto sommato ottima. Arrivati giù a Tiolo, qualche chilometro veloce con vento e acqua fino a Mazzo fatto abbastanza tranquillo in un gruppetto di 5. Arrivati a Mazzo ognuno con il tuo passo su per il temuto e Mortirolo da Mazzo. Importantissimo il pacing che mi è riuscito abbastanza bene per le mie potenzialità, di piu non andava. Faccio praticamente tutta la salita solo, in pace totale io la strada la pioggia e il bosco, bellissimo. Riprendo giusto qualche ciclista nella seconda meta. Arrivati su è fatta, c’è falsopiano di alcuni chilometri e qualche strappo tutto fattibile. Prendo una foratura alla ruota davanti, continuo a pedalare e per fortuna il liquido tubeless chiude il buco dopo diversi metri. Fermarsi in altura con la pioggia e al freddo per riparare sarebbe stato un martirio. Tiro nel falso piano e sullo strappo dopo il falsopiano arriva il primo crampo alla coscia che quasi mi fa fermare, ma non mollo, poco piu avanti crampo all’altra coscia. Per fortuna arriva la discesa e riesco a fare stretching e controllare i crampi perdendo poco tempo. Il resto della discesa molto tecnico, con finale pieno di buche, pietre e pozzanghere, bisogna leggere attentamente la strada e non prendere rischi. Ci sono anche le tabelle che indicano: “attenzione, asfalto dissestato”. Ma nel 2024, è ancora cosi difficile fare le strade come si deve ?? Fatta la discesa senza rischi, arriviamo giu in tre, mancano due chilometri ad Aprica, l’ultimo è in salita Do tutto quello che mi rimane nell' ultimo km soprattuto gli ultimi 500m, ed è fatta, giro portato a termine. Bella ma dura esperienza, la più lunga sotto la pioggia. Alla prossima forse, con il Gavia ! Se qualcuno vuole mettere un like su strava ben venga :D --> [URL]https://www.strava.com/activities/11719566421[/URL] [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Gare
Granfondo
Gavia Mortirolo 2024 / 20esima Edizione
Alto
Basso