Ah certo, penso però che se abbassassero i tempi massimi li vedremmo comunque arrivare a 37'55'' avendone 38'00'' a disposizione. L'unica differenza probabilmente sarebbe che alla successiva tappa per velocisti vedremmo i treni andare a 50 all'ora anzichè a 60...Io. A me non piace. Ci sta per come è strutturato il regolamento che si regolino così, ma mi piacerebbero norme sul tempo massimo più severe e stringenti.
Sicuramente qualcuno gli darà indicazioni, ma ho sentito tante volte Cassani o Martinello raccontare delle figure "simbolo" del gruppetto che facevano i conti in prima persona e comandavano il resto del gruppetto stesso!Ma mica li fanno loro. Dall'ammiraglia volano calcoli a pioggia
Perchè fare il Giau con il 53 Ti permette di arrivare prima in cima al Passo?
Dubito fortemente.
Oltre una certa pendenza e lunghezza non ci sono alternative: 39 fisso e giochi con i pacco pignoni se ne hai.
Ovviamente io sul Giau ci salgo con il mio fido 34 che (mutati mutandis) corrisponde al loro 39.
E ciò in considerazione dell'età e del grado di allenamento (neppure confrontabile).
La velocità la fai con il 39 duro ed alta cadenza (come Bernal ieri).
Se metti il 53 (ammesso che lo tieni fino allo scollinamento che è impossibile) devi mettere in conto che perdi posizioni e sforzi inutilmente.
Comunque tutto sommato una bella tappa (per quello che si è riuscito a vedere).
Anche il Passo della Crosetta (che conosco e faccio almeno 2 volte all'anno) ha belle pendenze ed ha permesso che la fuga prendesse minuti.
Come è stato detto giustamente ieri in telecronaca, la valle fino a Cencenighe è in continua leggera salita.
Più ripido il pezzo da Cencenighe ad Alleghe.
E poi da Caprile sale bene e costante.
Lì se ne hai puoi tenere il 53....ma sul Giau proprio NO
Ma dovrebbero dare il fritto, non fermarsi a far le foto coi tifosi.Ah certo, penso però che se abbassassero i tempi massimi li vedremmo comunque arrivare a 37'55'' avendone 38'00'' a disposizione. ........
I fatti dicono però che è scoppiato proprio in quel momento. Magari scoppiava lo stesso, ma se sei già al limite il 53 non ti aiuta.Trovo difficile credere che un professionista sbagli rapporto addirittura durante una fuga per la vittoria nel tappone dolomitico del giro d'Italia
Però il gruppetto che fa le foto o Gianni Moscon che prende una birra al volo. O le borracce ai bambini e le impennate di peterone fanno parte dello spettacolo e del clima di festa di certe grandi salite.Ma dovrebbero dare il fritto, non fermarsi a far le foto coi tifosi.
E' un tipo di spettacolo che in certi contesti, a me non piace. Discorso diverso è dopo o prima la tappa.....anche perchè gli scalatori, si "sbudellano" e rompono l'osso del collo, anche nelle tappe a dislivello zero.Però il gruppetto che fa le foto o Gianni Moscon che prende una birra al volo. O le borracce ai bambini e le impennate di peterone fanno parte dello spettacolo e del clima di festa di certe grandi salite.
Bravo invece a te, Stevia, sei di una sintesi straordinaria, in 3 brevi righe hai detto TUTTO sulla tappa di ieri.Bravo Bernal, il giro è nelle sue mani.
Non vedo l'ora di vederlo battagliare con Poga.
Un grazie doveroso anche alla RAI che mi ha fatto conoscere uno a uno gli abitanti di Cortina....
Penso che sia per la difficoltà di colorare certi materiali. Se non sbaglio è solo da poco che hanno iniziato a produrre indumenti in stile gabba in colori diversi dal nero... Quindi viene chiuso un occhio rispetto al regolamento che prevederebbe che tutti siano distinguibili con i colori della loro squadra.Alcuni anni fa, posi un quesito e nessuno seppe rispondermi.
Ma per quale motivo in caso di pioggia, quasi tutte le squadre usano giubbini esclusivamente neri e non con i colori della maglia ufficiale? Mi chiedo come fa la direzione di gara a permettere questo mimetismo generale. Se non fosse per la sola scritta, che a malapena si riesce a leggere (col la pioggia, poi!) quasi nulla si capisce.
perche' il giubbino serve per non far entrare acqua ed aria, il tessuto nasce nero....se si dovessero colorare perderebbe gran parte delle sue caratteristicheAlcuni anni fa, posi un quesito e nessuno seppe rispondermi.
Ma per quale motivo in caso di pioggia, quasi tutte le squadre usano giubbini esclusivamente neri e non con i colori della maglia ufficiale? Mi chiedo come fa la direzione di gara a permettere questo mimetismo generale. Se non fosse per la sola scritta, che a malapena si riesce a leggere (col la pioggia, poi!) quasi nulla si capisce.
Io credo sia un fatto di analisi costi benefici, ossia dalla convenienza che se ne ricaverebbe dal fare una cosa del genere. I costi degli studi per mantenere le caratteristiche dei capi colorati e della relativa specifica colorazione, superano i benefici del farlo, essendo che a fronte di 50/100 capi di abbigliamento necessari a loro quelle poche volte all'anno, ci son milioni di capi venduti in cui il nero non solo non è un problema, anzi un plus, essendo che col poco sole assorbe più calore, si sporca meno, magari si lava meglio risultando di fatto più pratico per l'utente normale. E poi il nero sfina anche e a qualche utente normale questo pregio schifo non faL'unica risposta accettabile, che avevo accreditato da un mio ragionamento personale, era proprio questa, però non riuscivo a darla per buona. Ora però c'è la conferma. Mi chiedo, altresì, nel tempo della tecnologia più esasperata, dove si fa di tutto, come mai non abbiano trovato il modo di colorare questo prezioso materiale.
Era la Specialized che fece quelle vernici particolari per Nibali, Sagan, Kuhlavy ecc. Evidentemente il costo di attuazione per poche bici, fra l'altro, un pò come quelle rosa o gialle al Giro e al Tour, era basso, non richiedeva studi particolari, ma solo mettere una vernice già esistente piuttosto di un'altra e con una cassa di risonanza olimpica molto maggiore come ritorno di immagine.Se penso che ad una delle ultime olimpiadi la bici di Nibali (non ricordo se Trek o Specialized), cambiava colore in base all'esposizione solare ed all'attualità è impossibile quanto oggetto del quesito! Grazie.
L'effetto snellente era una battuta. Le motivazioni del nero sono le altre che ho scritto. Sicuramente un giallo fluo è meglio visibile.Interessante pure questa. Per quanto riguarda la moda del nero ormai dilagante anche fra i semplici amatori, non è una gran bella cosa e spesso perdo le staffe pure con i miei compagni del gruppo, perchè ultimamente è capitato di bacchettarne uno in diretta. Io in furgone e lui in bici. Sto particolarmente attento, ma c'è poco da fare: in certi contesti, mattina presto, sera tardi o giornate poco luminose, complice anche asfalto, la visibilità è alquanto limitata.
Già gli automobilisti non ci sopportano, poi corono, son distratti e per giunta ci si veste pure di nero. Ecco perchè dovremo indossare colori sgargianti, bandendo le mode. Che il nero snellisca è risaputo, ma alcuni dovrebbero "assottigliarsi" in pancia e scalando qualche dente alla forchetta, non bardandosi a lutto, magari con una taglia in meno, per apparire sottili!!
Ni la tappa sarebbe stata più lunga, meno tirata e il t max più altoConsiderando che ieri hanno fatto comunque 4000m D+ (almeno a giudicare dalle stravate), e che gli ultimi sono arrivati a 49', credo che ci sarebbero stati seri problemi di tempo massimo per più di qualcuno con la tappa intera
Ovvio che si, ma proprio per il fatto che il tempo massimo è calcolato proporzionalmente, tanto prima arrivano le difficoltà sul percorso (leggasi Fedaia in questo caso) e tanto prima il "gruppetto" di coda si forma, tanto più il tempo massimo è un problema.Ni la tappa sarebbe stata più lunga, meno tirata e il t max più alto
Degustibus!E' un tipo di spettacolo che in certi contesti, a me non piace. Discorso diverso è dopo o prima la tappa.....anche perchè gli scalatori, si "sbudellano" e rompono l'osso del collo, anche nelle tappe a dislivello zero.
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