Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
Vecchi articoli
Greg Lemond intervistato dall'Equipe
Testo
<blockquote data-quote="ciclista statunitense" data-source="post: 4304432" data-attributes="member: 2361"><p>Io sono della stessa classe di Lemond e ho iniziato a correre nello stesso periodo. A quel momento, in tutto il nord america, ti posso garantire che non c'era alcun corridore che era stipendiato per partecipare alle gare da junior. Al massimo, le squadre (e molto più spesso qualche sponsor del settore) ti forniva bici e componenti, e forse partecipavano alle spese di viaggio. Le federazioni al massimo pagavano una parte della partecipazione a gare quali giochi panamericani, olimpici e mondiali, ma Lemond non ha mai partecipato ne ai giochi panamericani ne ai giochi olimpici (dovuto al boicottaggio dei giochi di Mosca), dunque a parte la copertura minima per la trasferta per il mondiale da lui vinto, non credo che abbia mai ricevuto granché della federazione statunitense. E' stato campione mondiale da junior. Dunque è stato un fuoriclasse sin da giovane età in uno sport dove al momento dove lui ha cominciato non c'era neppure una lira da guadagnare, ne in giro. Poi, contrariamente al caso successivo di Lance Armstrong nel triathlon, non era uno sport che attirava molto attenzione. Infatti la situazione degli anni 70 in Nord America era quella che non c'erano neppure 20 corridori che si guadagnavano la vita a correre tra juniores e professionisti. E' solo dopo i successi di Lemond che si sono visti arrivare i primi soldi nello sport ciclismo negli USA. Il soldi sono arrivato quando si era capito che si poteva fare leva su allenatori venuti dall'est europeo con tutto il loro bagaglio, per vincere medaglie ai giochi olimpici di Los Angeles (dunque molto dopo l'arrivo di Lemond tra i pro). </p><p></p><p>Lemond a 16 anni con pignoni limitati vinceva già gare contro i pochi pro americani. Darlo da fenomeno sarebbe disprezzativo. Anche il grande Cyrille Guimard, colui che era DS di Hinault, Fignon e tanti altri assi lo disse. Poi contrariamente a quasi tutti i grandi che sono arrivati negli anni 80 in poi, ha vinto sin da subito e spesso. Se non fosse per il suo incidente di caccia chi saprebbe dire quanto avrebbe potuto vincere.</p><p></p><p>Poi il suo VO2max di oltre 90 è una cosa risaputa e controllata pubblicamente a piu volte. Lemond sapeva della sua supremazia in questo campo e lo utilizzava volentieri quale metodo a demoralizzare e fare paura agli avversari. Infatti sono in pochi quelli che si sono mai fatti misurare pubblicamente i valori. Non avrebbe senso di fare sapere agli aversari che sei meno forte di loro.</p><p></p><p>Lemond ha iniziato a vincere quando era pulito a 100%. Questo si puo dire senza ombra di dubbio. Era poi uno dei primi ad utilizzare molti mezzi meccanici leciti per migliorare le sue prestazioni (galleria del vento, manubrio aerodinamici ed altro). Anche questo si può dire senza ombra di dubbio. Era un fenomeno della natura per quanto riguarda il suo VO2Max. Anche questo si puo dire senza ombra di dubbio. E' vero che nessuno a parte di Greg possa dire se lui abbia mai usato oppure no qualsiasi materia dopante. E' comunque evidentissimo che al momento dell'arrivo dell'EPO, si sono visti crollare i suoi risultati come quasi nessun altro corridore di quelli anni, un fatto difficilmente spiegabile se non per il fatto che gli altri abbiano usato EPO e lui no, oppure gli altri hanno gioito di più di lui dei benefici dell'EPO.</p><p></p><p></p><p></p><p>Per quanto riguarda il fatto di arrivare solo ora a parlare di doping, la storia dimostrerà che Lemond è forse uno delle persone che ha pagato il più caro prezzo per rompere la cultura del doping che esisteva nel ciclismo. Ne parla già da un vita ed ha fatto tanti suggerimenti sensati di come fare a sconfiggere la cultura ed è sempre rimasto coerente sia con azioni e parole.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ciclista statunitense, post: 4304432, member: 2361"] Io sono della stessa classe di Lemond e ho iniziato a correre nello stesso periodo. A quel momento, in tutto il nord america, ti posso garantire che non c'era alcun corridore che era stipendiato per partecipare alle gare da junior. Al massimo, le squadre (e molto più spesso qualche sponsor del settore) ti forniva bici e componenti, e forse partecipavano alle spese di viaggio. Le federazioni al massimo pagavano una parte della partecipazione a gare quali giochi panamericani, olimpici e mondiali, ma Lemond non ha mai partecipato ne ai giochi panamericani ne ai giochi olimpici (dovuto al boicottaggio dei giochi di Mosca), dunque a parte la copertura minima per la trasferta per il mondiale da lui vinto, non credo che abbia mai ricevuto granché della federazione statunitense. E' stato campione mondiale da junior. Dunque è stato un fuoriclasse sin da giovane età in uno sport dove al momento dove lui ha cominciato non c'era neppure una lira da guadagnare, ne in giro. Poi, contrariamente al caso successivo di Lance Armstrong nel triathlon, non era uno sport che attirava molto attenzione. Infatti la situazione degli anni 70 in Nord America era quella che non c'erano neppure 20 corridori che si guadagnavano la vita a correre tra juniores e professionisti. E' solo dopo i successi di Lemond che si sono visti arrivare i primi soldi nello sport ciclismo negli USA. Il soldi sono arrivato quando si era capito che si poteva fare leva su allenatori venuti dall'est europeo con tutto il loro bagaglio, per vincere medaglie ai giochi olimpici di Los Angeles (dunque molto dopo l'arrivo di Lemond tra i pro). Lemond a 16 anni con pignoni limitati vinceva già gare contro i pochi pro americani. Darlo da fenomeno sarebbe disprezzativo. Anche il grande Cyrille Guimard, colui che era DS di Hinault, Fignon e tanti altri assi lo disse. Poi contrariamente a quasi tutti i grandi che sono arrivati negli anni 80 in poi, ha vinto sin da subito e spesso. Se non fosse per il suo incidente di caccia chi saprebbe dire quanto avrebbe potuto vincere. Poi il suo VO2max di oltre 90 è una cosa risaputa e controllata pubblicamente a piu volte. Lemond sapeva della sua supremazia in questo campo e lo utilizzava volentieri quale metodo a demoralizzare e fare paura agli avversari. Infatti sono in pochi quelli che si sono mai fatti misurare pubblicamente i valori. Non avrebbe senso di fare sapere agli aversari che sei meno forte di loro. Lemond ha iniziato a vincere quando era pulito a 100%. Questo si puo dire senza ombra di dubbio. Era poi uno dei primi ad utilizzare molti mezzi meccanici leciti per migliorare le sue prestazioni (galleria del vento, manubrio aerodinamici ed altro). Anche questo si può dire senza ombra di dubbio. Era un fenomeno della natura per quanto riguarda il suo VO2Max. Anche questo si puo dire senza ombra di dubbio. E' vero che nessuno a parte di Greg possa dire se lui abbia mai usato oppure no qualsiasi materia dopante. E' comunque evidentissimo che al momento dell'arrivo dell'EPO, si sono visti crollare i suoi risultati come quasi nessun altro corridore di quelli anni, un fatto difficilmente spiegabile se non per il fatto che gli altri abbiano usato EPO e lui no, oppure gli altri hanno gioito di più di lui dei benefici dell'EPO. Per quanto riguarda il fatto di arrivare solo ora a parlare di doping, la storia dimostrerà che Lemond è forse uno delle persone che ha pagato il più caro prezzo per rompere la cultura del doping che esisteva nel ciclismo. Ne parla già da un vita ed ha fatto tanti suggerimenti sensati di come fare a sconfiggere la cultura ed è sempre rimasto coerente sia con azioni e parole. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
Vecchi articoli
Greg Lemond intervistato dall'Equipe
Alto
Basso