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Guillaume Martin perplesso su Nadal
Testo
<blockquote data-quote="valter65" data-source="post: 7173573" data-attributes="member: 41969"><p>forse non ho capito io il contenuto delle parole di Martin ; a me sembrava di avere inteso un sorta di perplessità su una (presunta?) disparità fra la percezione del trattamento medico nei vari sport ... sicuramente forse più motivata dalla risposta di Rafa "...meglio che non te lo dico ..." , il che lascia presupporre dosi quanto meno massicce . Ed effettivamente il discorso si presta , nel senso che per quanto leciti i medicinali previsti od utilizzati , magari il discorso sulle dosi può aprire a qualche corrente di pensiero <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";-)" title="Icon Wink ;-)" data-shortname=";-)" /> ; sicuramente non sono un "integralista" , nel percorso di un evento sportivo può capitare il piccolo incidente , il malanno , il contrattempo che fino ad un certo punto si può contrastare con l'intervento del medico . Però se esiste una patologia in corso , od un problema particolarmente invalidante o un fisico che ha un proprio limite fisiologico , oltre il quale autonomamente non può andare neanche con una ragionevole dose di medicinale , allora la dose massiccia comunque può essere percepita come una alterazione a favore della prestazione ; attenzione , non parlo di doping : a me per esempio lasciava un po' perplesso il cortisone di Froome per "l'asma da sforzo" , nel senso : ok , il mio apparato respiratorio per sua natura sopporta una prestazione X , oltre va in asma da sforzo ; vuole dire che di più non posso fare rispetto ad uno più dotato , per cui ricorrere al puff di cortisone altera un mio limite naturale... capisco che l'esempio possa sembrare banale , ma sto cercando di rendere una idea ....cosi' come ricorrere ad uso massiccio di antidolorifico , che sopperisce magari ad un tallone di achille del nostro fisico , può in un certo qual modo alterare una prestazione , nel senso che colma - in talune situazioni - un limite strutturale della mia fisicità o fisiologia ...non so se riesco a rendere l'idea ,l'argomento è abbastanza delicato e complicato <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";-)" title="Icon Wink ;-)" data-shortname=";-)" /></p><p>certo , è abbastanza assodato che in alcuni sport il doping è raccontato dai cronisti del settore e percepito di conseguenza dagli spettatori (più o meno superficiali) con un certo... "buonismo" , passatemi il termine ; mi viene sempre in mente il buon Bragagna che cita gli episodi di turno come "incidenti di percorso" , o il fatto che plurivittoriosi dell'atletica leggera vengano osannati dal pubblico anche quando stanno rientrando di squalifiche per doping....poi magari succede che Ben Johnson sia stato indicato come il diavolo del doping in persona , mentre pochi hanno evidenziato le candide confessioni di Lewis , che è sempre rimasto il figlio del vento ...ma qui vado proprio ot ....e comunque forse Martin non voleva necessariamente parlare strettamente di doping ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="valter65, post: 7173573, member: 41969"] forse non ho capito io il contenuto delle parole di Martin ; a me sembrava di avere inteso un sorta di perplessità su una (presunta?) disparità fra la percezione del trattamento medico nei vari sport ... sicuramente forse più motivata dalla risposta di Rafa "...meglio che non te lo dico ..." , il che lascia presupporre dosi quanto meno massicce . Ed effettivamente il discorso si presta , nel senso che per quanto leciti i medicinali previsti od utilizzati , magari il discorso sulle dosi può aprire a qualche corrente di pensiero ;-) ; sicuramente non sono un "integralista" , nel percorso di un evento sportivo può capitare il piccolo incidente , il malanno , il contrattempo che fino ad un certo punto si può contrastare con l'intervento del medico . Però se esiste una patologia in corso , od un problema particolarmente invalidante o un fisico che ha un proprio limite fisiologico , oltre il quale autonomamente non può andare neanche con una ragionevole dose di medicinale , allora la dose massiccia comunque può essere percepita come una alterazione a favore della prestazione ; attenzione , non parlo di doping : a me per esempio lasciava un po' perplesso il cortisone di Froome per "l'asma da sforzo" , nel senso : ok , il mio apparato respiratorio per sua natura sopporta una prestazione X , oltre va in asma da sforzo ; vuole dire che di più non posso fare rispetto ad uno più dotato , per cui ricorrere al puff di cortisone altera un mio limite naturale... capisco che l'esempio possa sembrare banale , ma sto cercando di rendere una idea ....cosi' come ricorrere ad uso massiccio di antidolorifico , che sopperisce magari ad un tallone di achille del nostro fisico , può in un certo qual modo alterare una prestazione , nel senso che colma - in talune situazioni - un limite strutturale della mia fisicità o fisiologia ...non so se riesco a rendere l'idea ,l'argomento è abbastanza delicato e complicato ;-) certo , è abbastanza assodato che in alcuni sport il doping è raccontato dai cronisti del settore e percepito di conseguenza dagli spettatori (più o meno superficiali) con un certo... "buonismo" , passatemi il termine ; mi viene sempre in mente il buon Bragagna che cita gli episodi di turno come "incidenti di percorso" , o il fatto che plurivittoriosi dell'atletica leggera vengano osannati dal pubblico anche quando stanno rientrando di squalifiche per doping....poi magari succede che Ben Johnson sia stato indicato come il diavolo del doping in persona , mentre pochi hanno evidenziato le candide confessioni di Lewis , che è sempre rimasto il figlio del vento ...ma qui vado proprio ot ....e comunque forse Martin non voleva necessariamente parlare strettamente di doping ... [/QUOTE]
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