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Metodologie di allenamento
Ha senso allenarsi tanto(troppo) d'inverno?
Testo
<blockquote data-quote="EliaCozzi" data-source="post: 7462249" data-attributes="member: 89446"><p>Personalmente ritengo che un obiettivo è spesso fonte di motivazione. L'obiettivo va stabilito ambizioso ma non impossibile, e in funzione delle proprie capacità. E' chiaro che se uno si da come obiettivo la vittoria, ma è lontano anniluce dal raggiungerla, funziona solo come deprimente non motivante.</p><p>Mi piace pedalare e mi piace anche correre, nel ciclismo mi do come obiettivo quello di divertirmi, godermi il viaggio, nella corsa mi do degli obiettivi di tempi sulle varie gare (dagli 800m a salire): sono consapevole che molto spesso arrivo ultimo, soprattutto se capito in un 800/1500 con ragazzi che hanno 30-35 anni meno di me, ma la mia motivazione è sul tempo non sulla posizione: ci si allena per rosicchiare un secondo in un 800 o un minuto in una mezza. Più che altro sono degli strumenti di verifica.</p><p>Il bello è che non ho nulla da dimostrare ma solo divertirmi, non ho 16 anni per cui un secondo in meno potrebbe dire qualificarsi per gli italiani di categoria, per me un secondo in meno è semplicemente in meno, facile che si arrivi sempre ultimi, ma un secondo più vicino al penultimo .... se lui non è migliorato nel frattempo <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/yllol.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":))):" title="Yllol :))):" data-shortname=":))):" /></p><p></p><p>Aggiungo anche una cosa, che crea ancora più motivazione: nelle corse a piedi, salvo rarissimi casi, il risultato dipende solo ed esclusivamente da quanto bene ci si è allenati per migliorare. Non esiste il gruppo buono che ti tira in pianura, il funanbolo che ti fa strada in discesa, ecc. Si è soli contro al tempo, sì, ci può essere la lepre buona, ma è molto meno rilevante di un evento fortuito positivo o negativo di una gara ciclistica.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="EliaCozzi, post: 7462249, member: 89446"] Personalmente ritengo che un obiettivo è spesso fonte di motivazione. L'obiettivo va stabilito ambizioso ma non impossibile, e in funzione delle proprie capacità. E' chiaro che se uno si da come obiettivo la vittoria, ma è lontano anniluce dal raggiungerla, funziona solo come deprimente non motivante. Mi piace pedalare e mi piace anche correre, nel ciclismo mi do come obiettivo quello di divertirmi, godermi il viaggio, nella corsa mi do degli obiettivi di tempi sulle varie gare (dagli 800m a salire): sono consapevole che molto spesso arrivo ultimo, soprattutto se capito in un 800/1500 con ragazzi che hanno 30-35 anni meno di me, ma la mia motivazione è sul tempo non sulla posizione: ci si allena per rosicchiare un secondo in un 800 o un minuto in una mezza. Più che altro sono degli strumenti di verifica. Il bello è che non ho nulla da dimostrare ma solo divertirmi, non ho 16 anni per cui un secondo in meno potrebbe dire qualificarsi per gli italiani di categoria, per me un secondo in meno è semplicemente in meno, facile che si arrivi sempre ultimi, ma un secondo più vicino al penultimo .... se lui non è migliorato nel frattempo :))): Aggiungo anche una cosa, che crea ancora più motivazione: nelle corse a piedi, salvo rarissimi casi, il risultato dipende solo ed esclusivamente da quanto bene ci si è allenati per migliorare. Non esiste il gruppo buono che ti tira in pianura, il funanbolo che ti fa strada in discesa, ecc. Si è soli contro al tempo, sì, ci può essere la lepre buona, ma è molto meno rilevante di un evento fortuito positivo o negativo di una gara ciclistica. [/QUOTE]
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