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I dati di MvdP al Fiandre
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 6928843" data-attributes="member: 6633"><p>Esatto. Il piazzamento finale non conta. Conta ciò che fai durante una gara. C'è chi vivacchia e alla fine ben si piazza e chi lavora per il proprio capitano (o comunque per un suo compagno) e quando ha finito si sfila e magari arriva dopo mezz'ora. Alla maniera dei vari Kwiat, Moscon, Poels del trenino Sky, che sventravano mezzo gruppo e una volta finito il lavoro salivano in surplace senza stare a guardare il distacco.</p><p></p><p>A me non sembra che VDP il Paterberg lo abbia fatto bene. Asgreen lo ha fatto bene. Bici bella dritta, azione composta, e traiettoria più breve. VDP era lì che arrancava cercando una canaletta strettissima, non riuscendo nemmeno a seguirla bene. E' in quel momento che ho pensato che Asgreen ce la poteva fare (mentre qualcuno diceva che la partita era persa, che stava regalando la gara a VDP, che non doveva collaborare, che doveva fare il furbo, ma magari addirittura aspettare il gruppo dietro).</p><p></p><p>Io sono pienamente d'accordo. Dovresti dirlo a chi lo ha criticato come spaccone per una esultanza tutto sommato normale.</p><p></p><p></p><p>Concordo in pieno. E' vero che quando uno non vince, il primo passo per far meglio la prossima volta è autoanalizzare cosa si poteva far meglio...e possibilmente farlo meglio la volta dopo. Però quando vince uno più forte, non per forza si è sbagliato o si poteva fare meglio. A volte, per non dire spesso, semplicemente ha vinto l'altro perchè è più forte in assoluto o lo era quel giorno. Fine.</p><p>Il ragionamento di cui parli è figlio dell'esaltazione smodata nella vittoria e la depressione esagerata nella sconfitta, clichè di cui siamo campioni del mondo. Mai che si riconosca il valore e il merito dell'avversario. Perdi e sei finito, vinci e sei Dio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 6928843, member: 6633"] Esatto. Il piazzamento finale non conta. Conta ciò che fai durante una gara. C'è chi vivacchia e alla fine ben si piazza e chi lavora per il proprio capitano (o comunque per un suo compagno) e quando ha finito si sfila e magari arriva dopo mezz'ora. Alla maniera dei vari Kwiat, Moscon, Poels del trenino Sky, che sventravano mezzo gruppo e una volta finito il lavoro salivano in surplace senza stare a guardare il distacco. A me non sembra che VDP il Paterberg lo abbia fatto bene. Asgreen lo ha fatto bene. Bici bella dritta, azione composta, e traiettoria più breve. VDP era lì che arrancava cercando una canaletta strettissima, non riuscendo nemmeno a seguirla bene. E' in quel momento che ho pensato che Asgreen ce la poteva fare (mentre qualcuno diceva che la partita era persa, che stava regalando la gara a VDP, che non doveva collaborare, che doveva fare il furbo, ma magari addirittura aspettare il gruppo dietro). Io sono pienamente d'accordo. Dovresti dirlo a chi lo ha criticato come spaccone per una esultanza tutto sommato normale. Concordo in pieno. E' vero che quando uno non vince, il primo passo per far meglio la prossima volta è autoanalizzare cosa si poteva far meglio...e possibilmente farlo meglio la volta dopo. Però quando vince uno più forte, non per forza si è sbagliato o si poteva fare meglio. A volte, per non dire spesso, semplicemente ha vinto l'altro perchè è più forte in assoluto o lo era quel giorno. Fine. Il ragionamento di cui parli è figlio dell'esaltazione smodata nella vittoria e la depressione esagerata nella sconfitta, clichè di cui siamo campioni del mondo. Mai che si riconosca il valore e il merito dell'avversario. Perdi e sei finito, vinci e sei Dio. [/QUOTE]
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