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I passi più belli tra Italia e Francia con la Poderosa
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<blockquote data-quote="gilbert84" data-source="post: 7015085" data-attributes="member: 33138"><p>Uno dei giri a cui sono più affezionato è il giro delle salite tra Italia e Francia. </p><p></p><p>Tutte le info, foto etc etc qui: <a href="https://www.travelsbeer.com/viaggiando/salite-storiche-pedalando-tra-italia-e-francia/" target="_blank">https://www.travelsbeer.com/viaggiando/salite-storiche-pedalando-tra-italia-e-francia/</a></p><p></p><p>La prima tappa non è stata esattamente un prologo! Ho raggiunto Bussoleno con un comodo treno da Torino e, dopo circa 4 km di riscaldamento, ho iniziato la prima ascesa di giornata: il Colle delle Finestre! E' ormai conosciuto da tutti questo colle, ed è tanto duro quanto splendido. Non spiana mai, e gli ultimi 9 km sono su strade bianche (ben tenute): il panorama è a dir poco splendido! Portare a casa questa salita, con una Carnielli del 2002 denominata 'La Poderosa', è stata una grande soddisfazione! Per fortuna avevo la compagnia del mio amico Alberto: da buon ironman, ha cercato di darmi il passo, che però non ho potuto sostenere negli ultimi tre o quattro km di salita! </p><p>La discesa che porta fino a Pragelato è stata utile per recuperare le energie. La seconda salita, che porta al Sestriere, è considerata di terza categoria dal Giro d'Italia: dopo il Colle delle Finestre, però, è comunque abbastanza ostica! A Sestriere ho salutato il mio amico, bevendo una bel mezzo di birra per festeggiare i primi due colli. Mancava solo il terzo colle per finire la giornata, il Monginevro! I 500 metri di dislivello da Cesana al colle non sono difficili: ho tenuto comunque un buon ritmo e vedere il confine 'Italia - Francia' mi ha ringalluzzito! La discesa fino a Briancon è bellissima, e la prima tappa si è conclusa con 80 km e 2700 metri di dislivello. </p><p></p><p>Briancon è una cittadina splendida e merita una visita! Ovviamente, merita anche un assaggio la chartreuse, il tipico liquore locale. </p><p>Il secondo giorno è iniziato con la salita dell'Izoard. Questa salita è veramente splendida....soprattutto in discesa! La Casse Deserte è un paesaggio lunare, immenso: in discesa mi sono fermato varie volte per fotografare questo meraviglioso panorama. In cima all'Izoard ho fatto amicizia con altri 'pazzi' ciclisti: la loro missione era fare Agnello, Izoard e Agnello....massimo rispetto per le pazzie sulle due ruote! </p><p>Io mi sono accontentato, si fa per dire, della combo Izoard + Agnello. Gli ultimi 5 km dell'Agnello sono stati veramente tosti, anche per una questione di altitudine: i 2744 metri si sentono eccome! </p><p>I dieci km di discesa sono stati abbastanza complicati: l'orario tardo ha rallentato la mia discesa....tanto freddo!</p><p>A Pontechianale ho festeggiato la fine della seconda splendida tappa: anche in questo caso il dislivello è stato superiore ai 2500 metri, ed i panorami un'altra volta sublimi! </p><p></p><p>Il terzo giorno....è stato un trasferimento! Causa pioggia ho preso due comodi bus che mi hanno portato prima a Cuneo e poi a Vinadio, uno splendido paese di montagna con il forte albertino. Qui ho lasciato il bikepack: il giorno dopo mi sarebbe servito solo uno zainetto. </p><p></p><p>Il quarto giorno è iniziato con il colle della Lombarda: questo passo è assolutamente sottovalutato, visto che è duro ed è bellissimo! Anche in questo caso mi sono fermato a fare mille foto: la giornata di sole aiutava! Mancava però ancora il secondo passo, la Bonette! Non è mai durissima, ma è dannatamente lunga: 1500 metri di dislivello si sentono, e l'ultimo km è quello più ripido: a 2800 metri si sente il 14% di pendenza! Appena arrivato, affaticato, tre ragazzi in francese mi chiedono una foto: uno di questi si rende conto della mia fatica e dice all'altro, in italiano 'Povero, forse potevamo aspettare un attimo!'. In questo modo facciamo amicizia e ci ritroviamo a Jausiers a bere birra e festeggiare il giro! </p><p></p><p>L'ultima tappa è stata quella più semplice: un colle della Maddalena in tranquillità ed un arrivo trionfale a Vinadio. Il giro è finito con successo!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gilbert84, post: 7015085, member: 33138"] Uno dei giri a cui sono più affezionato è il giro delle salite tra Italia e Francia. Tutte le info, foto etc etc qui: [URL]https://www.travelsbeer.com/viaggiando/salite-storiche-pedalando-tra-italia-e-francia/[/URL] La prima tappa non è stata esattamente un prologo! Ho raggiunto Bussoleno con un comodo treno da Torino e, dopo circa 4 km di riscaldamento, ho iniziato la prima ascesa di giornata: il Colle delle Finestre! E' ormai conosciuto da tutti questo colle, ed è tanto duro quanto splendido. Non spiana mai, e gli ultimi 9 km sono su strade bianche (ben tenute): il panorama è a dir poco splendido! Portare a casa questa salita, con una Carnielli del 2002 denominata 'La Poderosa', è stata una grande soddisfazione! Per fortuna avevo la compagnia del mio amico Alberto: da buon ironman, ha cercato di darmi il passo, che però non ho potuto sostenere negli ultimi tre o quattro km di salita! La discesa che porta fino a Pragelato è stata utile per recuperare le energie. La seconda salita, che porta al Sestriere, è considerata di terza categoria dal Giro d'Italia: dopo il Colle delle Finestre, però, è comunque abbastanza ostica! A Sestriere ho salutato il mio amico, bevendo una bel mezzo di birra per festeggiare i primi due colli. Mancava solo il terzo colle per finire la giornata, il Monginevro! I 500 metri di dislivello da Cesana al colle non sono difficili: ho tenuto comunque un buon ritmo e vedere il confine 'Italia - Francia' mi ha ringalluzzito! La discesa fino a Briancon è bellissima, e la prima tappa si è conclusa con 80 km e 2700 metri di dislivello. Briancon è una cittadina splendida e merita una visita! Ovviamente, merita anche un assaggio la chartreuse, il tipico liquore locale. Il secondo giorno è iniziato con la salita dell'Izoard. Questa salita è veramente splendida....soprattutto in discesa! La Casse Deserte è un paesaggio lunare, immenso: in discesa mi sono fermato varie volte per fotografare questo meraviglioso panorama. In cima all'Izoard ho fatto amicizia con altri 'pazzi' ciclisti: la loro missione era fare Agnello, Izoard e Agnello....massimo rispetto per le pazzie sulle due ruote! Io mi sono accontentato, si fa per dire, della combo Izoard + Agnello. Gli ultimi 5 km dell'Agnello sono stati veramente tosti, anche per una questione di altitudine: i 2744 metri si sentono eccome! I dieci km di discesa sono stati abbastanza complicati: l'orario tardo ha rallentato la mia discesa....tanto freddo! A Pontechianale ho festeggiato la fine della seconda splendida tappa: anche in questo caso il dislivello è stato superiore ai 2500 metri, ed i panorami un'altra volta sublimi! Il terzo giorno....è stato un trasferimento! Causa pioggia ho preso due comodi bus che mi hanno portato prima a Cuneo e poi a Vinadio, uno splendido paese di montagna con il forte albertino. Qui ho lasciato il bikepack: il giorno dopo mi sarebbe servito solo uno zainetto. Il quarto giorno è iniziato con il colle della Lombarda: questo passo è assolutamente sottovalutato, visto che è duro ed è bellissimo! Anche in questo caso mi sono fermato a fare mille foto: la giornata di sole aiutava! Mancava però ancora il secondo passo, la Bonette! Non è mai durissima, ma è dannatamente lunga: 1500 metri di dislivello si sentono, e l'ultimo km è quello più ripido: a 2800 metri si sente il 14% di pendenza! Appena arrivato, affaticato, tre ragazzi in francese mi chiedono una foto: uno di questi si rende conto della mia fatica e dice all'altro, in italiano 'Povero, forse potevamo aspettare un attimo!'. In questo modo facciamo amicizia e ci ritroviamo a Jausiers a bere birra e festeggiare il giro! L'ultima tappa è stata quella più semplice: un colle della Maddalena in tranquillità ed un arrivo trionfale a Vinadio. Il giro è finito con successo! [/QUOTE]
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