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Perdinci, ho scritto senza collegare i pensieri alle dita ed è uscito l’opposto. Comunque è proprio come dici tu, qualcosa (diciamo “poco”) in più ma sempre cifre che non si avvicinano a quelle di oggi. E nemmeno se l’alluminio, all’epoca avesse avuto la “scarsa percezione di valore” che ha adesso (salvo rare eccezioni come la Focus gravel).

Mi chiedo, però, se sia corretta la mia percezione: che la Bianchi Mega Pro costasse meno delle sue concorrenti in termini di top di gamma. Sono solo vaghi ricordi e sicuramente sbaglio a mischiare acciaio e alluminio e i primi telai in carbonio, ma mi sembra che le ammiraglie di Specialized, Cannondale o Trek (e non prendo dentro marchi più elitari come Colnago o Pinarello) avessero costi maggiori.