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BDC-MAG.com
I soliti pasticci
Testo
<blockquote data-quote="Shadowplay" data-source="post: 7347842" data-attributes="member: 104993"><p>Infatti questa cosa di paragonare il Giro con il Tour la trovo alquanto stucchevole: ci sono stati tanti anni in cui il Giro è stato superiore al Tour. Ricordiamo quando si facevano una settimana di noia in pianura e una con le fughe nel massiccio centrale in cui il gruppo pascolava a 13 minuti. Oppure la genialata di disegnare un percorso con cronometro di 50-60 km prima delle montagne nel periodo di Indurain e Hinault (che comunque avrebbero vinto lo stesso). E delle cronosquadre che facevano fuori gli scalatori alla terza tappa vogliamo parlarne?</p><p>Detto questo, sono abbastanza d'accordo con quanto detto da Calcagni alla TV svizzera: si è puntato tutto su Remco, gli hanno apparecchiato un percorso ad hoc, secondo me in maniera pure sbagliata poiché l'hanno costretto a prendere la maglia dal primo giorno, e nel momento Remco è venuto a mancare - per un qualsivoglia motivo che poteva anche essere diverso dal Covid - sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Insomma, concludeva che il Giro deve avere le sue peculiarità e non fossilizzarsi in base ai personaggi del momento che vanno e vengono.</p><p></p><p>Per quanto riguarda i pasticci, le risposte a questo tweet di A. Hansen chiariscono abbastanza bene che se non sei in grado di gestire la comunicazione sui social media è meglio starsene zitti.</p><p></p><p>[MEDIA=twitter]1659532459334139904[/MEDIA]</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shadowplay, post: 7347842, member: 104993"] Infatti questa cosa di paragonare il Giro con il Tour la trovo alquanto stucchevole: ci sono stati tanti anni in cui il Giro è stato superiore al Tour. Ricordiamo quando si facevano una settimana di noia in pianura e una con le fughe nel massiccio centrale in cui il gruppo pascolava a 13 minuti. Oppure la genialata di disegnare un percorso con cronometro di 50-60 km prima delle montagne nel periodo di Indurain e Hinault (che comunque avrebbero vinto lo stesso). E delle cronosquadre che facevano fuori gli scalatori alla terza tappa vogliamo parlarne? Detto questo, sono abbastanza d'accordo con quanto detto da Calcagni alla TV svizzera: si è puntato tutto su Remco, gli hanno apparecchiato un percorso ad hoc, secondo me in maniera pure sbagliata poiché l'hanno costretto a prendere la maglia dal primo giorno, e nel momento Remco è venuto a mancare - per un qualsivoglia motivo che poteva anche essere diverso dal Covid - sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Insomma, concludeva che il Giro deve avere le sue peculiarità e non fossilizzarsi in base ai personaggi del momento che vanno e vengono. Per quanto riguarda i pasticci, le risposte a questo tweet di A. Hansen chiariscono abbastanza bene che se non sei in grado di gestire la comunicazione sui social media è meglio starsene zitti. [MEDIA=twitter]1659532459334139904[/MEDIA] [/QUOTE]
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