Rispondi alla discussione

Infatti questa cosa di paragonare il Giro con il Tour la trovo alquanto stucchevole: ci sono stati tanti anni in cui il Giro è stato superiore al Tour. Ricordiamo quando si facevano una settimana di noia in pianura e una con le fughe nel massiccio centrale in cui il gruppo pascolava a 13 minuti. Oppure la genialata di disegnare un percorso con cronometro di 50-60 km prima delle montagne nel periodo di Indurain e Hinault (che comunque avrebbero vinto lo stesso). E delle cronosquadre che facevano fuori gli scalatori alla terza tappa vogliamo parlarne?

Detto questo, sono abbastanza d'accordo con quanto detto da Calcagni alla TV svizzera: si è puntato tutto su Remco, gli hanno apparecchiato un percorso ad hoc, secondo me in maniera pure sbagliata poiché l'hanno costretto a prendere la maglia dal primo giorno, e nel momento Remco è venuto a mancare - per un qualsivoglia motivo che poteva anche essere diverso dal Covid - sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Insomma, concludeva che il Giro deve avere le sue peculiarità e non fossilizzarsi in base ai personaggi del momento che vanno e vengono.


Per quanto riguarda i pasticci, le risposte a questo tweet di A. Hansen chiariscono abbastanza bene che se non sei in grado di gestire la comunicazione sui social media è meglio starsene zitti.


[MEDIA=twitter]1659532459334139904[/MEDIA]