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"Il 50% delle cadute è dovuto all'atteggiamento dei corridori", secondo il presidente dell'UCI Lappartient
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<blockquote data-quote="valter65" data-source="post: 7507263" data-attributes="member: 41969"><p>io penso ci sia una serie di concause : mezzi tecnicamente oltre , che permettono performances veramente al limite che taluni riescono a domare/cavalcare , altri meno andando incontro a rischi maggiori ....paragone un po' forzato , mi viene in mente quell'artista di Valentino che senza elettronica faceva veramente la differenza in motogp , rispetto ad altri che senza , certe cose non se le potevano permettere ... Effettivamente le bici attuali sono molto molto performanti ma anche -sembrano- molto scorbutiche ...a scanso di equivoci , al momento utilizzo bici rim e disco tutte stradali ...pero' devo dire che , freni a parte , tra il mio venge del 2013 e la van rysel Fcr , tra geometrie e materiali sembra esserci un abisso ,concetti diversi e reazioni molto diverse ...</p><p>poi , in un certo senso , alle volte è vero che agli atleti in corsa sembrano chiudersi le vene ed alle volte si vedono cose da accapponare la pelle , nel bene e nel male ; lungi da me scaricargli addosso tutte le responsabilità , ma in certi momenti oggettivamente non si regolano ...</p><p>Che poi oggi la viabilità per i corridori sia diventata un campo minato è vero , tra rotonde piu' o meno strette , segnaletiche ed arredi pericolosissimi per gli atleti ...anche se poi mi domando , anche in Belgio ancora lasciano quel cavolo di canala al centro della strada , come se tutto il resto non bastasse , per dire ...alle volte penso a delle infrastrutture segnaletiche removibili , almeno per limitare i rischi ....poi ci sono degli Organizzatori scriteriati , vedi arrivi in discesa , transenne folli , l'ultimo che mi viene in mente (non so se Baschi o in Belgio ) linea di arrivo attaccata ad un attraversamento pedonale rialzato ... il colpo di reni è stato da panico .....assurdo .....</p><p>poi c'e' la componente imprevedibile ,sulla strada succede di tutto , alle volte in punti dove magari neanche ci si pensa : ricordate il ragazzo che perse la vita sbilanciandosi su un "occhio di gatto" e impattando su un muretto su una strada di per sè tranquillissima ? oppure nello sci , dove una sciatrice austriaca o tedesca in discesa libera spigolo' su valocissimo tratto in rettilineo , schizzando di lato , andando ad impattare sul paletto del cronometraggio (posizionato completamente fuori traiettoria) perdendo la vita ? lo vidi in diretta ed ancora penso che aveva una possibilità su un milione di partire di lato così ....</p><p>soluzioni ? ....bbbboooh !!! ....protezioni come in moto sono impensabili....magari un abbigliamento un po' piu' robusto , forse ....poi decine di corridori senza guantini , che si sbraciolano le mani scivolando ; magari cercare - dove possibile - di proteggere e segnalare con piu' attenzione i percorsi , gestire meglio le masse di moto dei fotografi nel gruppo , anche il caos delle ammiraglie che fa accapponare la pelle nelle retrovie !! </p><p>alla fine sempre il rischio rimane , non si può prevedere tutto , anche l'imponderabile : certe cose capiteranno - purtroppo - sempre ...certo , la frequenza di questo periodo dà da pensare ....quando si lima su tutto , su tutti i fronti , il margine di recupero diminuisce in proporzione , credo ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="valter65, post: 7507263, member: 41969"] io penso ci sia una serie di concause : mezzi tecnicamente oltre , che permettono performances veramente al limite che taluni riescono a domare/cavalcare , altri meno andando incontro a rischi maggiori ....paragone un po' forzato , mi viene in mente quell'artista di Valentino che senza elettronica faceva veramente la differenza in motogp , rispetto ad altri che senza , certe cose non se le potevano permettere ... Effettivamente le bici attuali sono molto molto performanti ma anche -sembrano- molto scorbutiche ...a scanso di equivoci , al momento utilizzo bici rim e disco tutte stradali ...pero' devo dire che , freni a parte , tra il mio venge del 2013 e la van rysel Fcr , tra geometrie e materiali sembra esserci un abisso ,concetti diversi e reazioni molto diverse ... poi , in un certo senso , alle volte è vero che agli atleti in corsa sembrano chiudersi le vene ed alle volte si vedono cose da accapponare la pelle , nel bene e nel male ; lungi da me scaricargli addosso tutte le responsabilità , ma in certi momenti oggettivamente non si regolano ... Che poi oggi la viabilità per i corridori sia diventata un campo minato è vero , tra rotonde piu' o meno strette , segnaletiche ed arredi pericolosissimi per gli atleti ...anche se poi mi domando , anche in Belgio ancora lasciano quel cavolo di canala al centro della strada , come se tutto il resto non bastasse , per dire ...alle volte penso a delle infrastrutture segnaletiche removibili , almeno per limitare i rischi ....poi ci sono degli Organizzatori scriteriati , vedi arrivi in discesa , transenne folli , l'ultimo che mi viene in mente (non so se Baschi o in Belgio ) linea di arrivo attaccata ad un attraversamento pedonale rialzato ... il colpo di reni è stato da panico .....assurdo ..... poi c'e' la componente imprevedibile ,sulla strada succede di tutto , alle volte in punti dove magari neanche ci si pensa : ricordate il ragazzo che perse la vita sbilanciandosi su un "occhio di gatto" e impattando su un muretto su una strada di per sè tranquillissima ? oppure nello sci , dove una sciatrice austriaca o tedesca in discesa libera spigolo' su valocissimo tratto in rettilineo , schizzando di lato , andando ad impattare sul paletto del cronometraggio (posizionato completamente fuori traiettoria) perdendo la vita ? lo vidi in diretta ed ancora penso che aveva una possibilità su un milione di partire di lato così .... soluzioni ? ....bbbboooh !!! ....protezioni come in moto sono impensabili....magari un abbigliamento un po' piu' robusto , forse ....poi decine di corridori senza guantini , che si sbraciolano le mani scivolando ; magari cercare - dove possibile - di proteggere e segnalare con piu' attenzione i percorsi , gestire meglio le masse di moto dei fotografi nel gruppo , anche il caos delle ammiraglie che fa accapponare la pelle nelle retrovie !! alla fine sempre il rischio rimane , non si può prevedere tutto , anche l'imponderabile : certe cose capiteranno - purtroppo - sempre ...certo , la frequenza di questo periodo dà da pensare ....quando si lima su tutto , su tutti i fronti , il margine di recupero diminuisce in proporzione , credo ... [/QUOTE]
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