Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Il ciclismo necessita di un tetto salariale?
Testo
<blockquote data-quote="JFBERNARDI" data-source="post: 6211553" data-attributes="member: 73976"><p>ragazzi vedo purtroppo, anche in questa discussione, che il vero problema è culturale. E da questo punto di vista la SKY ha surclassato tutti. Continuate a trascurare il fatto che il ciclismo è uno strumento di comunicazione eccezionale, per rapporto costi benefici e per efficacia: se si ha la fortuna o la capacità di avere un campione che vince le corse diventa un vero e proprio strumento di branding come nessun altro mezzo di comunicazione può fare. Detto questo la sana genesi di un team world tour (ma anche continental) sta nel reperimento di sponsor interessati alla visibilità e a comunicare alla platea del ciclismo i propri valori in cambio di un certo budget, l'ingaggio di una struttura tecnica che consenta tale visibilità (corridori e direttori sportivi, ricordate i direttori sportivi?) e basta. Non occorre andare a chiedere soldi dai diritti televisivi, dalle immagini delle telecamere sotto la sella o dai dati di velon... e non c'entra nulla la casalinga di voghera... Se si hanno le capacità di proporsi agli sponsor (e mi risulta che non ce ne siano tante, visto che i team manager sono sempre ex ciclisti che si procurano contratti, sempre più a fatica, tramite conoscenze personali) e la capacità di scegliere corridori con competenza e abilità (e non mi sembra che Bernal, come si diceva sopra, fosse richiestissimo...) Se non si capisce (come non si capisce) questo ci sarà sempre la Katusha, o la Barhein Merida... che finiscono le gare con le pive nel sacco e poi si lamentano dei soldi o di congiunture varie...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="JFBERNARDI, post: 6211553, member: 73976"] ragazzi vedo purtroppo, anche in questa discussione, che il vero problema è culturale. E da questo punto di vista la SKY ha surclassato tutti. Continuate a trascurare il fatto che il ciclismo è uno strumento di comunicazione eccezionale, per rapporto costi benefici e per efficacia: se si ha la fortuna o la capacità di avere un campione che vince le corse diventa un vero e proprio strumento di branding come nessun altro mezzo di comunicazione può fare. Detto questo la sana genesi di un team world tour (ma anche continental) sta nel reperimento di sponsor interessati alla visibilità e a comunicare alla platea del ciclismo i propri valori in cambio di un certo budget, l'ingaggio di una struttura tecnica che consenta tale visibilità (corridori e direttori sportivi, ricordate i direttori sportivi?) e basta. Non occorre andare a chiedere soldi dai diritti televisivi, dalle immagini delle telecamere sotto la sella o dai dati di velon... e non c'entra nulla la casalinga di voghera... Se si hanno le capacità di proporsi agli sponsor (e mi risulta che non ce ne siano tante, visto che i team manager sono sempre ex ciclisti che si procurano contratti, sempre più a fatica, tramite conoscenze personali) e la capacità di scegliere corridori con competenza e abilità (e non mi sembra che Bernal, come si diceva sopra, fosse richiestissimo...) Se non si capisce (come non si capisce) questo ci sarà sempre la Katusha, o la Barhein Merida... che finiscono le gare con le pive nel sacco e poi si lamentano dei soldi o di congiunture varie... [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Il ciclismo necessita di un tetto salariale?
Alto
Basso