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Testo: <blockquote data-quote="Raven" data-source="post: 6564302" data-attributes="member: 122674">Vi state incartando perche lo vedete al contrario. Non è una questione di quanto costa praticare. Ma di chi lo pratica: se fotografiamo i praticanti negli anni 80 ed i praticanti di oggi  ed analizziamo i profili noteremo che c'è un cambiamento.Sino ad un po di anni fa il ciclismo era visto come uno sport puramente di fatica fatto principalmente da chi aveva tanto tempo libero, spesso perche aveva determinati tipi di occupazione e snobbato da molti. In tempi recenti è cambiato il profilo dei praticanti, allo zoccolo duro si sono aggiunte fasce di popolazione che precedentemente non avrebbero mai considerato il ciclismo per mille motivi differenti. La crescente popolarità del fitness ad ogni livello, la sensibilità ai temi ambientali lo sviluppo di nuove tecnologie, le nuove forme di lavoro, una nuova consapevolezza, la nuova "etica professionale" sono tutti elementi che hanno spinto in questa direzione. Queste "new entry" hanno potere di acquisto e approccio differente, questo porta l'offerta ad espandersi verso l'alto ed ovviamente le aziende spingono per servire questi clienti perché più remunerativi. A maggior ragione  se non ci limitiamo ad osservare l'italia, è possibile dire che ad oggi è anche uno sport per benestanti e regge il commento di "nuovo golf" (sport che a seguito di cambi "regolamentari" ha ampliato la base di praticanti anche alla "media borghesia" (orrido termine)).</blockquote>

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