Il negozio del futuro

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Bici
Scapin Dyapason
Come sarà il negozio del futuro? Qui, da qualche anno hanno chiuso alcuni negozi piccoli, perchè non riuscivano a tenere il passo della concorrenza e degli acquisti online. Però ho notato, con piacere che quelli "bravi" inteso che "ci sanno fare" non solo sopravvivono, ma hanno incrementato la loro clientela, perché hanno capito che il cliente ciclista vuole essere seguito, ascoltato, considerato. Il suo negozio deve (...dovrebbe) essere un punto di ritrovo di appassionati. Anni fa qui, aprì un mega negozio di bici, falange specializzata di un MEGA-Negozio di Sport. Inizialmente fu la causa della chiusura di alcuni negozi, le cui sorti erano già comunque "ballerine". Ora gli acquirenti sono solo persone che acquistano la bici da città, oppure qualche appasionato che si prende l'occasione del momento. Hanno una mega esposizione, molto bella. Ma non hanno marchi famosi. E preferiscono puntare su marchi sconosciuti, che hanno solo alcune parti al top: es. MTB in alluminio, cambio XTR, ma deragliatore e comandi XT o solo Deore. Prezzi adeguati al mezzo, nè cari, ne convenienti. Probabilmente acquistando grosse partite, ottengono un prezzo minore. Cosa che un "produttore serio" non fa, ha un listino prezzi, e salvo eccezioni, quello è il prezzo. Ogni tanto hanno una bici di gran nome, ma un pezzo unico, ma sono specchietti per allodole, dato che fanno solo un'apparizione e quando é venduta, quel marchio non c'è più. Inoltre il personale, essendo soggetto a turn-over fra i vari reparti sportivi, non è molto competente, anzi a volte non lo è per niente, tanto che è il cliente a spiegargli!
Io personalmente non mi ci trovo e preferisco andare dal mio negoziante, che mi chiederà qualche Euro in più, ma almeno mi chiede che giro ho fatto domenica scorsa (...anche se probabilmente non é che gli interessi molto).
 

Furbetto

Apprendista Scalatore
27 Gennaio 2006
2.683
3
La Superba Repubblica Marinara di Genova
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Bici
TREK Madone SLR 7 Ultegra Di2 12
Questa è una bella domanda.
Io acquisto moltissimo via internet, spesso anche all’estero. E non parlo solo di ciclismo,main generale.
Il mercato globale offre grandi possibilità, sia in termini di prezzo sia, anzi soprattutto, in termini di reperibilità.

Negli ultimi 10, 15 anni abbiamo assistito ad un proliferare di colossi della vendita, grandi magazzini,supermercati, enormi centri dovesi vende dal lettore MP3 alla lavatrice, passando per la camera da letto e la bici da corsa.

I loro punti forti sono sicuramente i prezzi, che possono tenere bassi trattando grandi quantità, e l’accessibilità, data da enormi parcheggi dotati di servizi. Battenti campagne pubblicitarie porta a porta tirano la gente fuori di casa e, tenendola per le orecchie, la catapulta in questi gironi infernali del consumismo.

I loro punti deboli? Trattano quasi tutto, trattano troppo, nulla bene. Hanno personale giovane, spesso sottopagato, quasi sempre non addestrato se non incompetente. Non solo non ti possono offrire un rapporto umano, ma spesso ti consigliano male.

Certo, la facilità di parcheggio ed i prezzi competitivi hanno portato via enormi fette di clientela ai piccoli rivenditori. Che non sempre non hanno alcun torto in questa perdita.

Come ha analizzato credo bene rapportoagile, son “caduti” soprattutto quelli che erano già traballanti, quelli che non hanno saputo offrire altro a parte i prezzi. Quando ti fanno prezzi più bassidei tuoi, non hai scampo.

Contemporaneamente, è nato il mercato on line. Nato da poco, non ancora davvero decollato. Se oggi quelli che comprano su internet sono ancora una minoranza, rispetto al mercato totale, chi lo ha fatto già da oltre cinque anni fa è una specie di pioniere. Attualmente, paghiamo ancora una bassissima diffusione di internet rispetto ad altri paesi, ed una buona dose di scetticismo-sfiducia- circospezione verso un mezzo che molti, troppi ancora non conoscono. Ci vorrà ancora qualche anno, non troppi.

Se dovessi scommettere sul futuro, io scommetterei sulla drastica riduzione di questi colossi della vendita al dettaglio, e su nuove speranze per “piccoli” rivenditori.

Io non compro nei grandi magazzini, o compro dal negozio o compro on line. Perché se so perfettamente cosa mi serve, non ho bisogno di farmi spiegare nulla, e cerco solo il miglior prezzo, non esco nemmeno di casa. Se, invece, mi serve un consiglio, devo farmi poi montare i pezzi, sono indeciso sulla scelta migliore per me,tutto questo posso trovarlo solo da un negoziante competente, non certo nei supermercati.

Secondo me, chi sa davvero capire che qualcosa si può offrire ad un cliente a parte il prezzo più basso, ha margini di lavoro, e potrebbe averne ancora di più in futuro. Però, bisogna saper lavorare. Anzi, semplicemente bisogna essere appassionati del lavoro che si fa.

o-o
 

alby1968

Passista
19 Aprile 2006
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Nel Parco del Ticino
www.boffalorabike.it
la verità è scritta qui sotto da Furbetto


Secondo me, chi sa davvero capire che qualcosa si può offrire ad un cliente a parte il prezzo più basso, ha margini di lavoro, e potrebbe averne ancora di più in futuro. Però, bisogna saper lavorare. Anzi, semplicemente bisogna essere appassionati del lavoro che si fa.

o-o[/quote]
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Bici
Tecnotrat
Secondo me, chi sa davvero capire che qualcosa si può offrire ad un cliente a parte il prezzo più basso, ha margini di lavoro, e potrebbe averne ancora di più in futuro. Però, bisogna saper lavorare. Anzi, semplicemente bisogna essere appassionati del lavoro che si fa.

o-o

la verità è scritta qui sotto da Furbetto


Secondo me, chi sa davvero capire che qualcosa si può offrire ad un cliente a parte il prezzo più basso, ha margini di lavoro, e potrebbe averne ancora di più in futuro. Però, bisogna saper lavorare. Anzi, semplicemente bisogna essere appassionati del lavoro che si fa.

o-o
[/quote]
Eppure per i piccoli è sempre più difficile stare a galla..... per lavorare o accetti contratti capestro e/o pagamenti lunghissimi (sperando di prenderli), o fai meno e passi un paio d' ore al giorno davanti al monitor di un computer a leggere bdc-forum......così però non si diventa ricchi, si sopravvive....
 

bh

Apprendista Scalatore
4 Febbraio 2006
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bel quesito..
da quello che vedo..i "piccoli" oramai hanno poco magazzino. soldi fermi a prendere polvere..lavorano molto sul rapporto personale (avendo clientela affezionata da lunga data..) ed ordinano su catalogo. vanno avanti perlo+ con le riparazioni, vendita conto terzi, e bici da passegio /citta'/accessori vari..
x catturare chi e'disposto a spendere si rivolgono sempre + al mercato di nicchia...cio'o mtb da 300 euro oppure direttamente marche e modelli da pro.
la clientela affezionata nn detto che rimanga tale x sempre..
molto velocemente puo'cambiare idea.....
 

ultimo

Scalatore
12 Settembre 2008
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Pescara-Abruzzo
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Bici
Specialized Tarmac SL adesso incidentata
Credo che il "pezzo" si possa trovare dovunque, su internet per prima cosa, ma poi, quando ti arriva a casa, o sei un bravo meccanico oppure ti devi recare dal tuo sivende e farlo montare.
Adesso mettiamoci nei panni del negoziante :cry: che pur vendendo lo stesso "pezzo" si vede un suo cliente arrivare per fare il solo montaggio.... logico che poi alla prima occasione ti faccia pagare il vecchio ed il nuovo :angrymod:

La mia idea è quella di un buon negozio, ma che sappia mantenere e sopratutto conquistare la clientela con dei servizi aggiunti.

Senza fare pubblicità dalle mie parti c'è un ottimo negozio, che certo non brilla per essere il più economico, ma dalla sua ha l'assortimento e la grande offerta su tutte le migliori marche e su tutti i vari articoli dei loro listini, un negozio dove ti sanno o almeno si sforzano, di coccolarti offrendo servizi aggiunti:

  • la bici provvisoria presa dal parco usato in caso la tua sia fuori uso per molto tempo
  • Pagamenti dilazionati nel tempo
  • ritiro dell'usato di qualunque tipo a condizioni accettabili per il cliente
  • Un officina meccanica dove fanno "miracoli" :eek:
  • consigli su cosa acquistare in base alle vere necessità, ed a volte rinunciare a vendere la cosa più cara pur di dare al cliente il giusto prodotto
  • Un approccio amichevole con il cliente che spesso si sente considerato (i cicloamatori sono molto sensibili a questo :mrgreen:)
  • una squadra ciclistica professionistica con la quale spesso parlare e scambiare pareri ed opinioni
Ed ancora altro potrei dire, ma non vorrei esagerare e sembrare di parte.
 

ROBY 65

Pignone
30 Luglio 2008
212
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Provincia di Varese
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Bici
Canyon Ultimate SL
Il fatto è che la stragrande maggioranza degli acquirenti basa le proprie scelte unicamente sul prezzo, senza pensare al "dopo".
In parecchi centri della grande distribuzione è possibile risparmiare qualche decina di euro e trovare il prodotto immediatamente disponibile, ma il rischio è quello di magari ritrovarsi poi a "sacramentare in turco" per avere uno straccio di assistenza.
Certo i negozianti tradizionali, per evitare investimenti magari improduttivi, non hanno forse lo stesso assortimento, ma in quanto a competenza e capacità tecniche il paragone proprio non regge (a parte casi particolari e rari, ma d'altronde i furbi ci sono dappertutto).
Esempio: se vado da Decathlon posso trovare una bici con telaio in titanio e componentistica di medio livello a 2000 euro, mentre da un rivenditore "classico" a quel prezzo trovo solo il telaio, ma se poi ho bisogno di un intervento di assitenza chi mi trovo davanti?
Spesso gli addetti al servizio ne sanno quasi quanto me se non di meno (molte volte non è colpa loro, quindi non me ne vogliano)!!
Pertanto io preferisco rivolgermi a chi fà del proprio mestiere una vera e propria professione e non un'occupazione generica!
Per i prezzi poi, basta mercanteggiare un pò..........................
e qualcosa di sconto si spunta sempre!!
Il discorso di internet credo che c'è ancora molta titubanza perchè c'è il timore di cadere nelle grinfie di qualche furbetto; quindi credo che il mercato virtuale andrà sempre più espandendosi quando parallelamente crescerà una "selezione" dei soggetti venditori ed una maggior tutela di chi acquista.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Bici
Scapin Dyapason
Ho lanciato questo thread perchè anch'io,tempo fa, ho avuto un negozio di moto e accessori. Ereditato da mio padre che lo aprì nel dopoguerra, quindi un negozio "storico" con periodi di vero e proprio boom. Mio padre morì nel 1980 e quindi io, ancora ragazzo, avevo 20 anni, lo ereditai insiema a mia sorella.
I primi anni andarono bene. Poi le ditte che rappresentavo diventarono sempre più esigenti. Più le loro moto erano richieste e più pesante era il contratto di fornitura che dovevi firmare per l'anno successivo. Contratto che prevedeva che per ogni moto di "facile" vendita dovevi ritirare anche un modello che non riuscivi quasi neppure a regalarlo. Non accettavi, cercavano un altro concessionario. Inoltre la clientela era sempre più esigente e, porca miseria, quello che avevi in casa, già pagato, non gli andava mai bene (...esagero un po', ma neanche troppo). Il magazzino costa, ma se non avevi la merce subito disponibile andavano da un'altro. Ovvio, parlo di caschi, abbigliamento e accessori. Per i ricambi originali è diverso, ma non ci guadagni quasi nulla. Quindi per vendere articoli con un margine di guadagno "decoroso", dovevo sobbarcarmi un magazzino tale, che per fare l'inventario a fine anno ci mettavano 3 giorni interi.
Nel 1992 la domanda epocale: "Quanto ci ricavo io da questo negozio, che mi tiene impegnato minimo 10 ore al giorno (d'estate anche 12/13)"? Quattro calcoli per determinare che mi rimaneva poco di piú di mio cognato, ragioniere in un posto pubblico. Il titolo ce l'avevo anch'io, feci un concorso pubblico, che andó bene, e dopo 13 anni di mia attività e più di 40 in totale, ho ceduto (per fortuna sono riuscito a vendere) l'attività. Ora sono un tranquillo dipendente pubblico senza gloria, senza possibilità di carriera, ma anche senza pensieri, con uno stipendio fisso e tanto tempo libero.
...e con un po' di tristezza e un po' di rimpianto.
 

GIBOVOLA

via col vento
6 Marzo 2008
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pomezia ma sono di NAPOLI
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io penso che in futuro non lontano si avranno anche negozi che proporrano formule tipo "noleggio tutto incluso" che permetta di avere bdc non di proprietà per periodi mediamente limitati, manutenzione compresa, che permettano all'utente di variare a piacimento e secondo le esigenze del periodo di scegliere bdc ed allestimento a suo piacimento.
 

powerful pete

Apprendista Passista
22 Settembre 2004
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Roma
pastatrails.blogspot.com
io penso che in futuro non lontano si avranno anche negozi che proporrano formule tipo "noleggio tutto incluso" che permetta di avere bdc non di proprietà per periodi mediamente limitati, manutenzione compresa, che permettano all'utente di variare a piacimento e secondo le esigenze del periodo di scegliere bdc ed allestimento a suo piacimento.

A pensarci questa è un'idea molto interessante...
 

bh

Apprendista Scalatore
4 Febbraio 2006
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@ rapportoagile
ho letto con molto interesse la tua storia..
a me l'anno scorso avevano proposto l ápertura di un negozio..o meglio, diciamo che avevo un finanziatore..
pero'..dopo aver fatto un giro orientativo, sentito pareri dagli addetti ai lavori e visto..bilanci..ho rinunciato..
l'unica sarebbe stata, nn possedendo un grande capitale, quella difare da..una sorta di tramite..tra commercio on-line ed assistenza post acquisto..
 

bh

Apprendista Scalatore
4 Febbraio 2006
1.864
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io penso che in futuro non lontano si avranno anche negozi che proporrano formule tipo "noleggio tutto incluso" che permetta di avere bdc non di proprietà per periodi mediamente limitati, manutenzione compresa, che permettano all'utente di variare a piacimento e secondo le esigenze del periodo di scegliere bdc ed allestimento a suo piacimento.

questa potrebbe essere una linea x il futuro.
quello che mi ha colpito, ad es. e'che, su modelli ultimi usciti, un negozio ha dato la possibilita', in diverse taglie, di provarli, x un paio di giorni.
 

ultimo

Scalatore
12 Settembre 2008
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20
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Pescara-Abruzzo
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Bici
Specialized Tarmac SL adesso incidentata
Caro Rapportoagile , faccio il rappresentante di abbigliamento e leggendo quello che hai scritto rivedo molti (o quasi tutti?) dei miei clienti.
Ti capisco e non ti biasimo per la tua scelta; in tempi come questi forse è meglio fare certi conti, come li hai fatti tu, e prendersi più tempo libero per se stessi, magari accontentandosi di qualcosina di meno.
E poi avere più tempo vuol dire allenarsi di più :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

o-o
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Caro Rapportoagile , faccio il rappresentante di abbigliamento e leggendo quello che hai scritto rivedo molti (o quasi tutti?) dei miei clienti.
Ti capisco e non ti biasimo per la tua scelta; in tempi come questi forse è meglio fare certi conti, come li hai fatti tu, e prendersi più tempo libero per se stessi, magari accontentandosi di qualcosina di meno.
E poi avere più tempo vuol dire allenarsi di più
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

o-o

...Anche per evitare di finire a "gambe all'aria". Se avessi temporeggiato qualche anno in più me lo sarei preso in quel posto, perchè poi hanno liberalizzato le licenze e ognuno che ne faceva domanda, la otteneva. Se sono riuscito ad ottere qualcosa (in realtà il prezzo era piuttosto basso) dalla cessione dell'attività è proprio grazie alla licenza e all'avviamento. Poi di quei soldi, una volta chiuso il finanziamento bancario, pagate le fatture aperte e le spese impreviste, non è mica rimasto molto.....anzi. Però è come se mi fossi aperto il bottone della camicia sul collo!!o-o
 

avanne

Novellino
17 Settembre 2008
37
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Francamente ritengo che il piccolo negozio dovrebbe essere in primis un punto di ritrovo. Ma devo dire che questo (almeno dalle mie parti) raramente avviene. E poi comprendo che tenere delle merce a magazzino ha un costo. Ma specialmente per l'abbigliamento dovrebbero avere scelta e non solo poche cose. Francamente ormai l'abbigliamento lo compro solo su internet e anche se lo pago lo stesa cifra del negozio almeno ho scelta.
 

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