beh no, a primavera 2012 nessuno lo dava per favorito, anzi era più lo sciacallaggio per il fatto di non aver reso sulle ardenne come nel 2011, invece lui era l'unico diceva apertamente che, stava smaltendo l'anno di successo e si stava nascondendo.
beh no, a primavera 2012 nessuno lo dava per favorito, anzi era più lo sciacallaggio per il fatto di non aver reso sulle ardenne come nel 2011, invece lui era l'unico diceva apertamente che, stava smaltendo l'anno di successo e si stava nascondendo.E vabbè predire il mondiale a GIlbert non è come immaginare lo scudetto del Leicester. Gilbert era un campione.
Lo Spagnolo vinse Tour dal 1991 al 1995, il Primo poteva essere battuto, ultimo non era più' così imbattibile.. ma i 3 Centrali...Zero. Almeno il Ganna attuale. Indurain andava come Ganna a crono e come Froome o quasi in salita. Quei Tour lì li vincerebbero a mani basse Pogacar o Roglic oggi. Quelli attuali lasciano una finestrella a un Bernal. In quei Tour lì sarebbe stato un osso duro il Dumoulin di 2/3 anni fa.
Non sto trollando, chiedo per curiositä: ma in Tour de France come quelli in cui vinceva il mitico Miguelon, che possibilitä avrebbe avuto un Ganna?
Si, lo credo anche io, sembrava alto il doppio perche´ gli altri erano la metä!!!A parte che Indurain non aveva il fisico di Ganna. Indurain è alto come Froome: 186cm. E non pesava certo 80kg quando era tirato.
Per l'altezza lo posso confermare avendolo anche visto dal vivo. Che fosse una specie di corazziere è una cosa entrata nell'immaginario collettivo, ma credo piu' perché i suoi avversari dell'epoca erano scalatori piccoletti che lo facevano sembrare un gigante.
Dalla primavera al mondiale ci passano 6 mesi. Gilbert era un campione, non un carneade. Predire la vittoria di un campione non è roba da esperti. Un campione lo metti sempre e comunque nel novero dei favoriti, perchè la storia, non Gilbert nel 2012, ha dimostrato che un campione il coniglio dal cilindro te lo può sempre tirare fuori, a maggior ragione nelle gare di un giorno, a maggior ragione se ci arriva a fari spenti e a maggior ragione se non è manco troppo in là con gli anni. Nel 2012 Gilbert aveva 30 anni. Età perfetta. Aveva vinto 2 tappe nella Vuelta premondiale pochi giorni prima e dimostrato una condizione invidiabile, oltre ad avere un percorso mondiale tagliato su misura per lui. Gilbert arrivò a quel mondiale da favorito o quasi, dopo una primavera in sordina. Aveva semplicemente puntato il mondiale, non ci voleva un esperto per nominarlo fra i possibili vincitori.beh no, a primavera 2012 nessuno lo dava per favorito, anzi era più lo sciacallaggio per il fatto di non aver reso sulle ardenne come nel 2011, invece lui era l'unico diceva apertamente che, stava smaltendo l'anno di successo e si stava nascondendo.
hai praticamente spiegato ciò che diceva Conti quando tutto il resto della platea giornalistica (ovviamente di basso livello) 6-9 mesi prima del mondiale metteva grossi dubbi sulla vittoria del mondiale di Gilbert che avrebbe perso l'occasione di un mondiale tagliato per lui.Dalla primavera al mondiale ci passano 6 mesi. Gilbert era un campione, non un carneade. Predire la vittoria di un campione non è roba da esperti. Un campione lo metti sempre e comunque nel novero dei favoriti, perchè la storia, non Gilbert nel 2012, ha dimostrato che un campione il coniglio dal cilindro te lo può sempre tirare fuori, a maggior ragione nelle gare di un giorno, a maggior ragione se ci arriva a fari spenti e a maggior ragione se non è manco troppo in là con gli anni. Nel 2012 Gilbert aveva 30 anni. Età perfetta. Aveva vinto 2 tappe nella Vuelta premondiale pochi giorni prima e dimostrato una condizione invidiabile, oltre ad avere un percorso mondiale tagliato su misura per lui. Gilbert arrivò a quel mondiale da favorito o quasi, dopo una primavera in sordina. Aveva semplicemente puntato il mondiale, non ci voleva un esperto per nominarlo fra i possibili vincitori.
Io ho spiegato ciò che ricordo, ossia che già durante quella Vuelta, Gilbert aveva dimostrato di essere fra i favoriti di quel mondiale. Era opinione diffusa già prima, vista quella Vuelta che Gilbert era in straforma.hai praticamente spiegato ciò che diceva Conti quando tutto il resto della platea giornalistica (ovviamente di basso livello) 6-9 mesi prima del mondiale metteva grossi dubbi sulla vittoria del mondiale di Gilbert che avrebbe perso l'occasione di un mondiale tagliato per lui.
tutto qui.
Se continui a spiegarlo confermi che la pensavi come Beppe Conti, con la differenza io da lui l'ho sentito nella trasmissione Radiocorsa ad inizio 2012, tu lo stai scrivendo adesso nel 2022.
Ripeto, il resto è tutta caciara per alzare polveroni, a me non piacciono, ciò non toglie che ahimè certi giornalisti se sanno di ciò che si occupano solo che la competenza non paga in termini di "ascolti"!
Io ricordo che quell'anno Beppe Conti ceccò clamorosamente dicendo che Gilbert non fosse quello dello scorso anno, anno nel quale vinse per ennesima volta l'Amstel sul Cauberg.hai praticamente spiegato ciò che diceva Conti quando tutto il resto della platea giornalistica (ovviamente di basso livello) 6-9 mesi prima del mondiale metteva grossi dubbi sulla vittoria del mondiale di Gilbert che avrebbe perso l'occasione di un mondiale tagliato per lui.
tutto qui.
Se continui a spiegarlo confermi che la pensavi come Beppe Conti, con la differenza io da lui l'ho sentito nella trasmissione Radiocorsa ad inizio 2012, tu lo stai scrivendo adesso nel 2022.
Ripeto, il resto è tutta caciara per alzare polveroni, a me non piacciono, ciò non toglie che ahimè certi giornalisti se sanno di ciò che si occupano solo che la competenza non paga in termini di "ascolti"!
ho usato quell'aneddoto perchè è quello che mi ricordo nitidamente (e qui sicuramente pecco di cherrypicking), penso che tutto sommato ne capisca perchè ho un suo libro ed alla presentazione dello stesso l'ho "conosciuto" e l'ho sentito parlare di ciclismo, tutto qui, poi come ho scritto sopra non nego affatto che ogni tanto le spari grosse, poi se siano esigenze di spettacolo o senilità che avanza io non sono in grado di diagnosticarlo.Se per trovarne una che ne ha azzeccata bisogna risalire al 2012, allora si vede che ne imbrocca poche.
ricordi male perchè nel 2012 fece poco e tra amstel-freccia-leigi vinse nulla, solo terzo alla freccia (6o Amstel e 16mo Liegi).Io ricordo che quell'anno Beppe Conti ceccò clamorosamente dicendo che Gilbert non fosse quello dello scorso anno, anno nel quale vinse per ennesima volta l'Amstel sul Cauberg.
Io credo che conosca il ciclismo e non ne capisca nulla. Sapere a memoria albi d'oro e aneddoti, non vuol dire, capire le corse e lo sport. Basta avere buona memoria e passione per queste cose. Se invece ne capisce, vuol dire che le sue affermazioni sono puramente demagogiche e populiste e non rispecchiano il suo pensiero. In quel caso è un professionista ancora più pessimo. Uno che fa male il suo lavoro non fa bene, uno che lo fa male apposta è peggio. Ammesso che si possa intenderlo fatto male. Se il datore gli chiede ascolti e non verità di quel che dice, magari il suo lavoro è fatto bene.ho usato quell'aneddoto perchè è quello che mi ricordo nitidamente (e qui sicuramente pecco di cherrypicking), penso che tutto sommato ne capisca perchè ho un suo libro ed alla presentazione dello stesso l'ho "conosciuto" e l'ho sentito parlare di ciclismo, tutto qui, poi come ho scritto sopra non nego affatto che ogni tanto le spari grosse, poi se siano esigenze di spettacolo o senilità che avanza io non sono in grado di diagnosticarlo.
............
"stacce"!Io credo che conosca il ciclismo e non ne capisca nulla. Sapere a memoria albi d'oro e aneddoti, non vuol dire, capire le corse e lo sport. Basta avere buona memoria e passione per queste cose. Se invece ne capisce, vuol dire che le sue affermazioni sono puramente demagogiche e populiste e non rispecchiano il suo pensiero. In quel caso è un professionista ancora più pessimo. Uno che fa male il suo lavoro non fa bene, uno che lo fa male apposta è peggio. Ammesso che si possa intenderlo fatto male. Se il datore gli chiede ascolti e non verità di quel che dice, magari il suo lavoro è fatto bene.
Io credo che conosca il ciclismo e non ne capisca nulla. Sapere a memoria albi d'oro e aneddoti, non vuol dire, capire le corse e lo sport. Basta avere buona memoria e passione per queste cose. Se invece ne capisce, vuol dire che le sue affermazioni sono puramente demagogiche e populiste e non rispecchiano il suo pensiero. In quel caso è un professionista ancora più pessimo. Uno che fa male il suo lavoro non fa bene, uno che lo fa male apposta è peggio. Ammesso che si possa intenderlo fatto male. Se il datore gli chiede ascolti e non verità di quel che dice, magari il suo lavoro è fatto bene.
No certo, non sono solo i pronostici l'oggetto del "contendere". E' tutta una conduzione, a mio modo di vedere, condita di affermazioni del tutto improponibili tecnicamente e chiaramente sbilanciate verso un certo modo di ragionare che potrei accettarla da un tifoso e mi piace meno da parte di quello che dovrebbe essere un professionista.non che sia un fan di Beppe Conti, ma ciccare pronostici non mi sembra né segno di pessima professionalità né di non capire niente di ciclismo.
Conosco pro e DS che ci scherzano sopra che non ne imbroccano mai una nei pronostici...
ho usato quell'aneddoto perchè è quello che mi ricordo nitidamente (e qui sicuramente pecco di cherrypicking), penso che tutto sommato ne capisca perchè ho un suo libro ed alla presentazione dello stesso l'ho "conosciuto" e l'ho sentito parlare di ciclismo, tutto qui, poi come ho scritto sopra non nego affatto che ogni tanto le spari grosse, poi se siano esigenze di spettacolo o senilità che avanza io non sono in grado di diagnosticarlo.
ricordi male perchè nel 2012 fece poco e tra amstel-freccia-leigi vinse nulla, solo terzo alla freccia (6o Amstel e 16mo Liegi).
nel 2011 vinse "tutto", le cose più sensate sentite furono quelle di Conti che spiegava che per un Belga come lui un'annata come il 2011 significava avere un sacco di riconoscimenti sportivi, kermesse e di conseguenza ritardi nella preparazione per affrontare le classiche, complice anche il cambio squadra e contratto oneroso in quel trittico di classiche ricevette non poche critiche, il terzo posto alla freccia fu conquistato proprio d'orgoglio perchè non era affatto alla sua altezza. Quell'anno ne sentii pochissimi avere fiducia nella ripresa di Gilbert con così tanti mesi in anticipo sul mondiale.
Oggi sei in forma con i flames ehA me non piace quella specie di rubrica dei petardi, sembrano la versione ciclistica delle bombe di mercato che faceva il vecchio Maurizio Mosca. Per il resto lo ascolto volentieri, anche perché almeno sa di cosa si parla; sicuramente meglio sentir parlare uno che ha visto 50 anni di ciclismo piuttosto che leggere chi si crede di sapere.
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?