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Il signor-patatine ha passato la notte in prigione
Testo
<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 7557845" data-attributes="member: 1912"><p>No, secondo me invocare pene draconiane quando a) non esistono i pressuposti giuridici e b) non sei in grado di irrogarle è del tutto inutile. Può valere come sfogo, ma nulla di più. Infatti cosa gli hanno fatto? nulla, perchè nulla potevano, a parte trattenerlo la notte perchè ubriaco...</p><p></p><p></p><p></p><p>Vedo che anche tu non ha i capito qual è il punto... che rompere i coglioni ai ciclisti sia una roba brutta è fuori discussione, quello che non è invece chiaro è <u>come impedire che ci sia chi lo fa</u>. "multa di 10.000 euro! Galera! " Ok, in base a quale norma di legge? Con quali forze dell' ordine? Non è "puntacazzismo" ma solo sano realismo.</p><p></p><p></p><p></p><p>Allora si deve aspettare che qualcuno cada oppure occore prevenire punendo i comportamenti potenzialmente pericolosi? Decidiamoci...</p><p></p><p></p><p>L'associazione dei corridori dovrebbe, ma non è chiaro se lo considera un problema e/o se ha la forza contrattuale per spingere su un argomento del genere, anche perchè l'interlocutore non sarebbe Vegni o Proudhomme ma le autorità di un paese. Poi c'è il problema pratico, perchè l'esistenza di una norma non significa che possa essere materialmente applicata e che rappresenti un deterrente reale.</p><p></p><p>Per come la vedo io ci sono due problemi su cui ragionare. Il primo è il numero degli spettatori, che sono tanti, troppi per sperare che non ci sia il coglione di turno e per poter intervenire sui casi più seri in modo efficace; ma anche quando non ci sono troppi coglioni il rischio che ci siano semplicemente "troppi" spettatori esiste (vedi Mont Ventoux 2016). Non è un caso che i problemi più grossi siano sempre al Tour che è sì la corsa più importante ma che si corre quando la gente è in ferie e l'affluenza è giocoforza maggiore.</p><p>L'altro è l'esposizione mediatica che contrinuisce a spingere all' esibizionismo i coglioni di turno di cui sopra: dubito che se non ci fosse modo di vedersi in tv o sui social ci sarebbe chi si veste da siringa o da Borat...</p><p></p><p>Sul primo problema è difficile intervenire, ma non è da escludere che prima o poi, specie in casi particolari, si possa arrivare al numero chiuso per gli spettatori. Ma anche il secondo è irrisolvibile, visto che il ciclismo vive solo grazie alle dirette delle tappe chiave ed è inevitabile che i coglioni si vedano.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 7557845, member: 1912"] No, secondo me invocare pene draconiane quando a) non esistono i pressuposti giuridici e b) non sei in grado di irrogarle è del tutto inutile. Può valere come sfogo, ma nulla di più. Infatti cosa gli hanno fatto? nulla, perchè nulla potevano, a parte trattenerlo la notte perchè ubriaco... Vedo che anche tu non ha i capito qual è il punto... che rompere i coglioni ai ciclisti sia una roba brutta è fuori discussione, quello che non è invece chiaro è [U]come impedire che ci sia chi lo fa[/U]. "multa di 10.000 euro! Galera! " Ok, in base a quale norma di legge? Con quali forze dell' ordine? Non è "puntacazzismo" ma solo sano realismo. Allora si deve aspettare che qualcuno cada oppure occore prevenire punendo i comportamenti potenzialmente pericolosi? Decidiamoci... L'associazione dei corridori dovrebbe, ma non è chiaro se lo considera un problema e/o se ha la forza contrattuale per spingere su un argomento del genere, anche perchè l'interlocutore non sarebbe Vegni o Proudhomme ma le autorità di un paese. Poi c'è il problema pratico, perchè l'esistenza di una norma non significa che possa essere materialmente applicata e che rappresenti un deterrente reale. Per come la vedo io ci sono due problemi su cui ragionare. Il primo è il numero degli spettatori, che sono tanti, troppi per sperare che non ci sia il coglione di turno e per poter intervenire sui casi più seri in modo efficace; ma anche quando non ci sono troppi coglioni il rischio che ci siano semplicemente "troppi" spettatori esiste (vedi Mont Ventoux 2016). Non è un caso che i problemi più grossi siano sempre al Tour che è sì la corsa più importante ma che si corre quando la gente è in ferie e l'affluenza è giocoforza maggiore. L'altro è l'esposizione mediatica che contrinuisce a spingere all' esibizionismo i coglioni di turno di cui sopra: dubito che se non ci fosse modo di vedersi in tv o sui social ci sarebbe chi si veste da siringa o da Borat... Sul primo problema è difficile intervenire, ma non è da escludere che prima o poi, specie in casi particolari, si possa arrivare al numero chiuso per gli spettatori. Ma anche il secondo è irrisolvibile, visto che il ciclismo vive solo grazie alle dirette delle tappe chiave ed è inevitabile che i coglioni si vedano. [/QUOTE]
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