Salve a tutti
Ogni fissa ha un fascino particolare, io me lo spiego nella essenzialità del tutto,nella pulizia delle linee, nella mancanza del superfluo. E' il mezzo delle origini, quindi della storia.
Come sarebbe se un amico, mentre gli spieghi che ai tuoi occhi le bici da pista hanno un fascino particolare, ti dicesse che ne ha una in cantina??
Certo non è una cantina qualunque, d'altra parte anche questo non è un amico qualunque (meccanico di bici, biciclaio figlio di biciclaio,corridore egli stesso negli anni '50, una memoria dei ferro per nomi-classifiche-materiali), ma un pezzo vivente di storia del ciclismo della mia città.
E' ovvio, non può essere altrimenti, che anche questa non è una qualunque bici. E' un telaio Cinelli con corona, serie sterzo e movimento Magistroni marcato '57, reggimanubrio Cinelli Firenze.
Dalla stessa magica cantina nelle settimane successive sono poi uscite anche le ruote con mozzi FB e pignone a "denti chiari".
Posto qualche foto per altri appassionati, ma sono alla ricerca di informazioni su questo particolare modello con marchio UVI ovvero Unione Velocipedistica Italiana, sigla che è punzonata sul tubo reggisella. Questo è il telaio numero 48, non credo possano esisterne tanti altri. Pare (ed io continuo a sognare) siano state utilizzate Roma nel 60 per le Olimpiadi come riporta John Barron di www.velostuf.com
Saluti
Ogni fissa ha un fascino particolare, io me lo spiego nella essenzialità del tutto,nella pulizia delle linee, nella mancanza del superfluo. E' il mezzo delle origini, quindi della storia.
Come sarebbe se un amico, mentre gli spieghi che ai tuoi occhi le bici da pista hanno un fascino particolare, ti dicesse che ne ha una in cantina??
Certo non è una cantina qualunque, d'altra parte anche questo non è un amico qualunque (meccanico di bici, biciclaio figlio di biciclaio,corridore egli stesso negli anni '50, una memoria dei ferro per nomi-classifiche-materiali), ma un pezzo vivente di storia del ciclismo della mia città.
E' ovvio, non può essere altrimenti, che anche questa non è una qualunque bici. E' un telaio Cinelli con corona, serie sterzo e movimento Magistroni marcato '57, reggimanubrio Cinelli Firenze.
Dalla stessa magica cantina nelle settimane successive sono poi uscite anche le ruote con mozzi FB e pignone a "denti chiari".
Posto qualche foto per altri appassionati, ma sono alla ricerca di informazioni su questo particolare modello con marchio UVI ovvero Unione Velocipedistica Italiana, sigla che è punzonata sul tubo reggisella. Questo è il telaio numero 48, non credo possano esisterne tanti altri. Pare (ed io continuo a sognare) siano state utilizzate Roma nel 60 per le Olimpiadi come riporta John Barron di www.velostuf.com
Saluti