Il sogno di ogni Vintage-Rotafixato

goldmanfox

Novellino
9 Maggio 2008
7
0
Ferrara
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Salve a tutti
Ogni fissa ha un fascino particolare, io me lo spiego nella essenzialità del tutto,nella pulizia delle linee, nella mancanza del superfluo. E' il mezzo delle origini, quindi della storia.
Come sarebbe se un amico, mentre gli spieghi che ai tuoi occhi le bici da pista hanno un fascino particolare, ti dicesse che ne ha una in cantina??
Certo non è una cantina qualunque, d'altra parte anche questo non è un amico qualunque (meccanico di bici, biciclaio figlio di biciclaio,corridore egli stesso negli anni '50, una memoria dei ferro per nomi-classifiche-materiali), ma un pezzo vivente di storia del ciclismo della mia città.
E' ovvio, non può essere altrimenti, che anche questa non è una qualunque bici. E' un telaio Cinelli con corona, serie sterzo e movimento Magistroni marcato '57, reggimanubrio Cinelli Firenze.
Dalla stessa magica cantina nelle settimane successive sono poi uscite anche le ruote con mozzi FB e pignone a "denti chiari".
Posto qualche foto per altri appassionati, ma sono alla ricerca di informazioni su questo particolare modello con marchio UVI ovvero Unione Velocipedistica Italiana, sigla che è punzonata sul tubo reggisella. Questo è il telaio numero 48, non credo possano esisterne tanti altri. Pare (ed io continuo a sognare) siano state utilizzate Roma nel 60 per le Olimpiadi come riporta John Barron di www.velostuf.com
Saluti
 

Allegati

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gattonero

Princeps Mechanicorum
2 Agosto 2004
8.997
174
50
London, Nxxxx
velospace.org
Bici
Cinelli Supercorsa,MysticRats,HotRats,SoftMachine,Proxima ¦Scapin Blato¦Condor W.S.¦Brompton¦Peugeot
Strano che Ciclista Statunitense non si sia ancora fatto vedere, mandagli un MP che questo è pane per i suoi denti, io sono più per il CNC che per la Pressofusione :mrgreen:

Bella cmq, non mi dispiacerebbe avere altre bici, ad avere spazio....e soldi! :-(
 

Lanerossi

Maglia Iridata
22 Settembre 2004
14.984
272
43
Recoaro Terme (VI)
lanerossi.altervista.org
E' un autentico gioello di 50 anni fa, te ne sei già accorto...
Guarnitura Magistroni passo Humber, mozzi Gran Sport pista a flangia alta (credo siano quelli con flange in alluminio e corpo del mozzo in acciaio), peccato solo che l'aria della cantina abbia rovinato un po' la vernice.

Un mezzo da appendere in saloto, e ve lo dice uno che le bici vecchie ama usarle...
 

ciclista statunitense

Apprendista Scalatore
15 Dicembre 2004
2.523
186
New Jersey, USA
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Bici
una trentina di bici le più svariate
Salve a tutti
Ogni fissa ha un fascino particolare, io me lo spiego nella essenzialità del tutto,nella pulizia delle linee, nella mancanza del superfluo. E' il mezzo delle origini, quindi della storia.
Come sarebbe se un amico, mentre gli spieghi che ai tuoi occhi le bici da pista hanno un fascino particolare, ti dicesse che ne ha una in cantina??
Certo non è una cantina qualunque, d'altra parte anche questo non è un amico qualunque (meccanico di bici, biciclaio figlio di biciclaio,corridore egli stesso negli anni '50, una memoria dei ferro per nomi-classifiche-materiali), ma un pezzo vivente di storia del ciclismo della mia città.
E' ovvio, non può essere altrimenti, che anche questa non è una qualunque bici. E' un telaio Cinelli con corona, serie sterzo e movimento Magistroni marcato '57, reggimanubrio Cinelli Firenze.
Dalla stessa magica cantina nelle settimane successive sono poi uscite anche le ruote con mozzi FB e pignone a "denti chiari".
Posto qualche foto per altri appassionati, ma sono alla ricerca di informazioni su questo particolare modello con marchio UVI ovvero Unione Velocipedistica Italiana, sigla che è punzonata sul tubo reggisella. Questo è il telaio numero 48, non credo possano esisterne tanti altri. Pare (ed io continuo a sognare) siano state utilizzate Roma nel 60 per le Olimpiadi come riporta John Barron di www.velostuf.com
Saluti

Il citato John Barron è il vero esperto di queste bici e ne ha già diverse. Le ho già aiutato a procurarne due. Se vuoi ti metto in contatto con lui. Cino Cinelli è sempre stato uno dei dirigenti del movimento dei ciclisti pro e delle federazioni CONI e UVI. E stato pure lui, insieme a Tullio Campagnolo a sostenere tanto del movimento ciclistico in Italia, soprattutto in preparazione degli olimpiadi di Roma 1960. Per quanto ne so io, la denominazione UVI dimostra che erano bici forniti alla nazionale e dati in dotazione ai corridori.

La bici presentata è senz'altro degli anni 50 per vari motivi, ma sarebbe interessante vedere cosa svelano la data cogniata sui coni dei mozzi. L'attacco Cinelli Firenze è un po' strano per una bici della fine degli anni 50 in quanto di solito utilizzavono gli attacchi Cinelli Milano in quel periodo, perchè Cino era già ben installato a Milano. La Cinelli Firenze era gestito dal fratello maggiore di Cino: Arrigo. Infatti contrariamente a quanto detto sul sito della società Cinelli, la Cinelli è stato messo su da Giotto ed Arrigo Cinelli prima che Cino abbia smesso di correre da pro. Infatti, le prime bici Cinelli portavono il nome Giotto Cinelli ed erano da Firenze. Alla fine della sua carriera da pro, Cino si è giunto alla società. Poi Giotto ha lasciato la societa per prendere le redine dell'azienda di stampati del suocero. A quel momento, Cino ha portato la società su a Milano. Sembra che Arrigo abbia continuato per un breve periodo a costruire gli attacchi a Firenze, ma io ero dell'opinione che per il 1957, avva già smesso (forse mi sbaglio, non sarà la prima volta).

Misurando le dimensioni della targhetta Cinelli sul telaio, forse si riesce a dire di più sulla bici. Il colore azzurro del fondo della targhetta dice già di per se che è degli anni 50 in quanto dopo il 60 avevono cambiato il colore per il nero.
 

goldmanfox

Novellino
9 Maggio 2008
7
0
Ferrara
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Mr Maasland grazie per il commento.
Appena entrato in possesso di questo telaio (febbraio) ho cercato in rete il più possibile.
Ho pure contattato il gentilissimo John Barron (my UVI friend) che mi ha procurato la pedivella sinistra mancante.
Le ruote non appartenevano a quel telaio, ma sono le originali usate in pista dal mio anziano amico quando correva nei primi anni dopo WWII e fortunatamente sono le stesse delle due bici di Mr Barron (cerchi fiamme, mozzi Fratelli Brivio, raggi Stella).
L'attacco Cinelli Firenze era già inserito nel telaio.
La curva Cinelli 14 è un acquisto da ebay.
Due settimane fa dalla stessa cantina è uscita una curva Cinelli 16 in ferro cromato montata su attacco regolabile (modello 2, penso chiamato da stayer) marcato Cinelli Milano che probabilmente apparteneva a quel telaio.
Forse sarà impossibile risalire al numero di telai marcati UVI costruiti mentre invece non dovrebbe essere difficile conoscere con quali bici Gaiardoni e gli altri ciclisti di Roma 1960 hanno corso e vinto.
Dovrebbe esistere una ricca documentazione fotografica dell'epoca.
Grazie per l'attenzione
 

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