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Il sogno di ogni Vintage-Rotafixato
Testo
<blockquote data-quote="ciclista statunitense" data-source="post: 1373222" data-attributes="member: 2361"><p>Il citato John Barron è il vero esperto di queste bici e ne ha già diverse. Le ho già aiutato a procurarne due. Se vuoi ti metto in contatto con lui. Cino Cinelli è sempre stato uno dei dirigenti del movimento dei ciclisti pro e delle federazioni CONI e UVI. E stato pure lui, insieme a Tullio Campagnolo a sostenere tanto del movimento ciclistico in Italia, soprattutto in preparazione degli olimpiadi di Roma 1960. Per quanto ne so io, la denominazione UVI dimostra che erano bici forniti alla nazionale e dati in dotazione ai corridori.</p><p></p><p>La bici presentata è senz'altro degli anni 50 per vari motivi, ma sarebbe interessante vedere cosa svelano la data cogniata sui coni dei mozzi. L'attacco Cinelli Firenze è un po' strano per una bici della fine degli anni 50 in quanto di solito utilizzavono gli attacchi Cinelli Milano in quel periodo, perchè Cino era già ben installato a Milano. La Cinelli Firenze era gestito dal fratello maggiore di Cino: Arrigo. Infatti contrariamente a quanto detto sul sito della società Cinelli, la Cinelli è stato messo su da Giotto ed Arrigo Cinelli prima che Cino abbia smesso di correre da pro. Infatti, le prime bici Cinelli portavono il nome Giotto Cinelli ed erano da Firenze. Alla fine della sua carriera da pro, Cino si è giunto alla società. Poi Giotto ha lasciato la societa per prendere le redine dell'azienda di stampati del suocero. A quel momento, Cino ha portato la società su a Milano. Sembra che Arrigo abbia continuato per un breve periodo a costruire gli attacchi a Firenze, ma io ero dell'opinione che per il 1957, avva già smesso (forse mi sbaglio, non sarà la prima volta).</p><p></p><p>Misurando le dimensioni della targhetta Cinelli sul telaio, forse si riesce a dire di più sulla bici. Il colore azzurro del fondo della targhetta dice già di per se che è degli anni 50 in quanto dopo il 60 avevono cambiato il colore per il nero.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ciclista statunitense, post: 1373222, member: 2361"] Il citato John Barron è il vero esperto di queste bici e ne ha già diverse. Le ho già aiutato a procurarne due. Se vuoi ti metto in contatto con lui. Cino Cinelli è sempre stato uno dei dirigenti del movimento dei ciclisti pro e delle federazioni CONI e UVI. E stato pure lui, insieme a Tullio Campagnolo a sostenere tanto del movimento ciclistico in Italia, soprattutto in preparazione degli olimpiadi di Roma 1960. Per quanto ne so io, la denominazione UVI dimostra che erano bici forniti alla nazionale e dati in dotazione ai corridori. La bici presentata è senz'altro degli anni 50 per vari motivi, ma sarebbe interessante vedere cosa svelano la data cogniata sui coni dei mozzi. L'attacco Cinelli Firenze è un po' strano per una bici della fine degli anni 50 in quanto di solito utilizzavono gli attacchi Cinelli Milano in quel periodo, perchè Cino era già ben installato a Milano. La Cinelli Firenze era gestito dal fratello maggiore di Cino: Arrigo. Infatti contrariamente a quanto detto sul sito della società Cinelli, la Cinelli è stato messo su da Giotto ed Arrigo Cinelli prima che Cino abbia smesso di correre da pro. Infatti, le prime bici Cinelli portavono il nome Giotto Cinelli ed erano da Firenze. Alla fine della sua carriera da pro, Cino si è giunto alla società. Poi Giotto ha lasciato la societa per prendere le redine dell'azienda di stampati del suocero. A quel momento, Cino ha portato la società su a Milano. Sembra che Arrigo abbia continuato per un breve periodo a costruire gli attacchi a Firenze, ma io ero dell'opinione che per il 1957, avva già smesso (forse mi sbaglio, non sarà la prima volta). Misurando le dimensioni della targhetta Cinelli sul telaio, forse si riesce a dire di più sulla bici. Il colore azzurro del fondo della targhetta dice già di per se che è degli anni 50 in quanto dopo il 60 avevono cambiato il colore per il nero. [/QUOTE]
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