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Il Tour a fine agosto riaccende la speranza
Testo
<blockquote data-quote="Corvo Torvo" data-source="post: 6635283" data-attributes="member: 90489"><p>Mi adeguo all'intervento del moderatore.</p><p>Appunto Froome è venuto perchè lo si è voluto, quindi se abbiamo avuto il Giro dei Savoldelli, Simoni e Garzelli non è stato perchè non si facevano i prologo all'estero, non è da questo che si misura l'appetibilità di una corsa.</p><p>La Vuelta è diventata la Vuelta attuale perchè ASO ha saputo dare un'identità che prima non c'era all'evento, non perchè fa le prime tre tappe all'estero.</p><p>Ti invito a rileggere cosa hai scritto sopra: " Se il Giro va in Israele o in Ungheria, lo fa per soldi e <strong>per esportare il prodotto Italia</strong>, non per far appassionare il signor Puskas o il signor Netanyahu al ciclismo". Ma a differenza del calcio, esempio che ti ho fatto prima, il bilancio su chi ne beneficia di più è decisamente a favore del paese che ospita.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Corvo Torvo, post: 6635283, member: 90489"] Mi adeguo all'intervento del moderatore. Appunto Froome è venuto perchè lo si è voluto, quindi se abbiamo avuto il Giro dei Savoldelli, Simoni e Garzelli non è stato perchè non si facevano i prologo all'estero, non è da questo che si misura l'appetibilità di una corsa. La Vuelta è diventata la Vuelta attuale perchè ASO ha saputo dare un'identità che prima non c'era all'evento, non perchè fa le prime tre tappe all'estero. Ti invito a rileggere cosa hai scritto sopra: " Se il Giro va in Israele o in Ungheria, lo fa per soldi e [B]per esportare il prodotto Italia[/B], non per far appassionare il signor Puskas o il signor Netanyahu al ciclismo". Ma a differenza del calcio, esempio che ti ho fatto prima, il bilancio su chi ne beneficia di più è decisamente a favore del paese che ospita. [/QUOTE]
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