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Il vento del cambiamento: Fulcrum Wind 42 & 57
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 7410399" data-attributes="member: 108600"><p>Mi ricordo in Francia, 15 anni fa, questi copertoncini venduti in tre sezioni 17, 19 o 21: avevano in mezzo una sottile striscia colorata (verde, blu o rossa mi pare) che dicevano era la vera impronta a terra una volta gonfiati. Non ricordo la marca, li avevano esposti tutti i negozi. Io penso di avere un minimo di comprensione di come gestire la bici, queste mode non le ho mai inseguite. Invece sull'alimentazione ero davvero ingenuo, mangiavo pocchissimo rispetto ad adesso, pensavo che la digestione danneggiasse la pedalata (cosa per altro vera vista la farcitura del panino che a volte portavo), ma in generale non ci badavo proprio. Infatti se confronto i tempi su una salita secca, mi viene da buttare la bici; ma se penso ad un giro lungo - oggi finisco molto meno devastato di allora. Lato sicurezza, non ne parliamo proprio. La cosa che rimpiango di piu' di quei tempi, era che ai semafori si chiedevano indicazioni stradali e si scambiavano due chiacchiere, e' proprio cosi' che ho conosciuto alcuni dei miei amici. Ora ho il gps, al semaforo parlo con lui.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 7410399, member: 108600"] Mi ricordo in Francia, 15 anni fa, questi copertoncini venduti in tre sezioni 17, 19 o 21: avevano in mezzo una sottile striscia colorata (verde, blu o rossa mi pare) che dicevano era la vera impronta a terra una volta gonfiati. Non ricordo la marca, li avevano esposti tutti i negozi. Io penso di avere un minimo di comprensione di come gestire la bici, queste mode non le ho mai inseguite. Invece sull'alimentazione ero davvero ingenuo, mangiavo pocchissimo rispetto ad adesso, pensavo che la digestione danneggiasse la pedalata (cosa per altro vera vista la farcitura del panino che a volte portavo), ma in generale non ci badavo proprio. Infatti se confronto i tempi su una salita secca, mi viene da buttare la bici; ma se penso ad un giro lungo - oggi finisco molto meno devastato di allora. Lato sicurezza, non ne parliamo proprio. La cosa che rimpiango di piu' di quei tempi, era che ai semafori si chiedevano indicazioni stradali e si scambiavano due chiacchiere, e' proprio cosi' che ho conosciuto alcuni dei miei amici. Ora ho il gps, al semaforo parlo con lui. [/QUOTE]
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