Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Allenamento
Alimentazione e biomeccanica
Inguaribile tendinite al ginocchio
Testo
<blockquote data-quote="lupus" data-source="post: 3472290" data-attributes="member: 23620"><p>Se la patologia è più grave (tipico di molti sportivi che alle prime avvisaglie della tendinite continuano comunque a fare sport), il riposo richiesto è più lungo.</p><p>Nota bene: riposo non significa immobilizzare l'arto come qualcuno sostiene, se non ci sono fratture o lesioni serie ai muscoli o tendini non si immbolizza niente! Riposo significa che fai le tue normali attività quotidiane, ma non si corre, non si va in bici tranne a prendere il pane, passeggiate brevissime, senza forzare. Queste piccole attività, insieme all'alternanza del ghiaccio, stimolano già l'afflusso sanguigno, senza rischiare di sovraccaricare ulteriormente l'articolazione.</p><p>Qualcuno qui sostiene che si debba fare attività sostanzialmente di potenziamento, temendo che il normale calo del tono muscolare nel periodo di riposo comprometta la situazione. Ci sono diversi errori in questa visione.</p><p>Primo, è difficile che un ciclista mediamente allenato abbia bisogno di potenziamento (o che la scarsa forza sia alla base della tendinite di cui si parla in questa discussione).</p><p>Secondo, prima si guarisce e poi si fa il potenziamento. Fare potenziamento con la patologia in atto non è molto costruttivo (senza contare poi chi suggerisce di fare agilità: con l'agilità non si potenzia un bel niente, il protocollo tipico di potenziamento in bici richiede progressioni da basse velocità o addirittura da fermi con il rapportone, immagina cosa può fare una cosa del genere su un ginocchio malandato!).</p><p>Con il recupero graduale c'è tutto il tempo di aumentare l'intensità delle uscite e recuperare il tono muscolare in poche settimane. Faccio un esempio pratico e recente. A causa di una patologia (embolia polmonare non tempestivamente diagnosticata), quest'inverno per 4 mesi ho potuto fare solo giri in bici brevi e a potenze basse (60-70% della mia FTP precedente massimo anche su salite corte): vi potete immaginare quanto questo possa aver ridotto le mie capacità, sia muscolari che aerobiche. Una volta fatta (finalmente!) la diagnosi sono stato ricoverato per qualche giorno con l'indicazione di camminare il meno possibile (tipo potevo andare in bagno e poco più). Arrivato a casa avevo l'influenza, quindi nessuna attività per un'altra settimana. In totale ho fatto 3 settimane quasi senza muovermi (molto meno attività di quanto venga considerato riposo per risolvere una tendinite). A quel punto ho ricominciato gradualmente (i primi giorni i muscoli e i tendini fanno malissimo, chi ha fatto l'esperienza di essere immobilizzato conosce bene questo aspetto) e, anche se nelle prime settimane ancora non potevo respirare bene a causa dell'embolia, ora, dopo nemmeno un mese e mezzo, la mia FTP (potenza espressa in bici per un'ora) è tornata al 95% di quella che avevo a metà settembre, al mio picco di forma prima di ammalarmi.</p><p>Questo per dire: non bisogna aver paura del riposo, per riprendere la condizione bastano poche settimane (mentre bastano pochi minuti di attività sportiva per rimandare la guarigione di settimane).</p><p>Poi, dipende dalle scelte individuali: io preferisco fare riposo per poche settimane e poi riprendere da guarito, altri possono preferire fare uscite comunque e trascinarsi il problema per mesi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lupus, post: 3472290, member: 23620"] Se la patologia è più grave (tipico di molti sportivi che alle prime avvisaglie della tendinite continuano comunque a fare sport), il riposo richiesto è più lungo. Nota bene: riposo non significa immobilizzare l'arto come qualcuno sostiene, se non ci sono fratture o lesioni serie ai muscoli o tendini non si immbolizza niente! Riposo significa che fai le tue normali attività quotidiane, ma non si corre, non si va in bici tranne a prendere il pane, passeggiate brevissime, senza forzare. Queste piccole attività, insieme all'alternanza del ghiaccio, stimolano già l'afflusso sanguigno, senza rischiare di sovraccaricare ulteriormente l'articolazione. Qualcuno qui sostiene che si debba fare attività sostanzialmente di potenziamento, temendo che il normale calo del tono muscolare nel periodo di riposo comprometta la situazione. Ci sono diversi errori in questa visione. Primo, è difficile che un ciclista mediamente allenato abbia bisogno di potenziamento (o che la scarsa forza sia alla base della tendinite di cui si parla in questa discussione). Secondo, prima si guarisce e poi si fa il potenziamento. Fare potenziamento con la patologia in atto non è molto costruttivo (senza contare poi chi suggerisce di fare agilità: con l'agilità non si potenzia un bel niente, il protocollo tipico di potenziamento in bici richiede progressioni da basse velocità o addirittura da fermi con il rapportone, immagina cosa può fare una cosa del genere su un ginocchio malandato!). Con il recupero graduale c'è tutto il tempo di aumentare l'intensità delle uscite e recuperare il tono muscolare in poche settimane. Faccio un esempio pratico e recente. A causa di una patologia (embolia polmonare non tempestivamente diagnosticata), quest'inverno per 4 mesi ho potuto fare solo giri in bici brevi e a potenze basse (60-70% della mia FTP precedente massimo anche su salite corte): vi potete immaginare quanto questo possa aver ridotto le mie capacità, sia muscolari che aerobiche. Una volta fatta (finalmente!) la diagnosi sono stato ricoverato per qualche giorno con l'indicazione di camminare il meno possibile (tipo potevo andare in bagno e poco più). Arrivato a casa avevo l'influenza, quindi nessuna attività per un'altra settimana. In totale ho fatto 3 settimane quasi senza muovermi (molto meno attività di quanto venga considerato riposo per risolvere una tendinite). A quel punto ho ricominciato gradualmente (i primi giorni i muscoli e i tendini fanno malissimo, chi ha fatto l'esperienza di essere immobilizzato conosce bene questo aspetto) e, anche se nelle prime settimane ancora non potevo respirare bene a causa dell'embolia, ora, dopo nemmeno un mese e mezzo, la mia FTP (potenza espressa in bici per un'ora) è tornata al 95% di quella che avevo a metà settembre, al mio picco di forma prima di ammalarmi. Questo per dire: non bisogna aver paura del riposo, per riprendere la condizione bastano poche settimane (mentre bastano pochi minuti di attività sportiva per rimandare la guarigione di settimane). Poi, dipende dalle scelte individuali: io preferisco fare riposo per poche settimane e poi riprendere da guarito, altri possono preferire fare uscite comunque e trascinarsi il problema per mesi. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Allenamento
Alimentazione e biomeccanica
Inguaribile tendinite al ginocchio
Alto
Basso