Intervista ad Andrea Becocci [Formula]. I freni a disco sono il futuro anche nella strada

ezio79

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di ogni tipo
concordo perfettamente: il futuro è dei dischi e dei gruppi elettronici,
se poi ridefinissero alcuni standard ad esempio omologandoli al mtb sarebbe cosa buona e giusta; personalmente sono convinto che quanto questo processo evolutivo avrà raggiunto un discreto stadio di maturità (mi auguro al massimo in un triennio) ne trarremo tutti giovamento.
Nell'attesa però resto fedele al buon caro DA7800 10v, telaio senza passaggio integrato dei cavi, movimenti centrali classici, ruote basso profilo in alu
insomma tutte cose che offrono ottime garanzie di funzionamento e semplicità di uso e manutenzione, senza rappresentare alcun handicap rispetto alle alternative di mercato
 
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stefanob

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SCOTT CR1-PRO 2011
Io vengo dal mondo MTB, al quale sono ancora molto affezionato e considero quello di lezione, e devo dire che i freni a disco sono una cosa irrinunciabile. Quando ho preso in mano la BDC per la prima volta la frenata è stata la secondo cosa a cui ho fatto fatica ad abituarmi, la prima è stata vedermi sotto al naso quella ruotina sottile sottile.
Credo che l'osservazione in cui si dice che visto il maggior grado di efficienza del freno a disco ci sarà gente portata a rischiare di più credo sia molto vera.

In ogni caso questo è l'upgrade chi io farei volentieri alla mia BDC.
 

tombazosana

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o-o avanti a tutta forza con l'evoluzione senza aver paura :mrgreen: pensate che ho cominciato con il cambio a levette :wacko: e quelle con movimento continuo che funzionavano a sensibilità manuale e orecchio, quindi sempre avanti, fermarsi vuol dire tornare indietro.
 

pantera

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da corsa
rimango sempre perplesso sul surriscaldamento dei dischi,ho gia provato cosa significa surriscaldare il cerchio di una ruota e per poco non mi schiantavo i feni non prendevano più

ma poi chi ne sente realmente la necessità?
al massimo migliorerà la franata su ruote in carbonio

il vero dibattito è evoluzione o marketing?
 
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marco

Diretur
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veloci e lente
rimango sempre perplesso sul surriscaldamento dei dischi,ho gia provato cosa significa surriscaldare il cerchio di una ruota e per poco non mi schiantavo i feni non prendevano più

surriscaldare il cerchio non c'entra una beneamata fava con il surriscaldamento dei dischi. Prova una mtb in discesa, anche su asfalto, e cambierai opinione in un nanosecondo. :°°(
 

xtrncpb

via col vento
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la mia e basta
Benissimo, da Eurobike ci attendiamo delle grandi novità in vetrina.
Ci voleva una innovazione di questa portata.
Secondo me, i dischi sulle BDC sono addirittura più consigliabili rispetto alla MTB (dove discese molto ripide e lunghe possono mandare in ebollizione l'impianto frenante).
Ovvio che con la BDC, in condizioni di bagnato, la frenata va modulata con attenzione e parsimonia.
 

Perseo_navy

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Pinarello FP3 e Rose CGF
Salve a tutti,
di certo le case sviluppano queste innovazioni per i professionisti e per loro hanno più che un senso considerando che le loro bici già superano i limiti di peso qualche grammo in più non fa certo la differenza. Poi loro ormai usano tutti le ruote in carbonio ed i freni a disco risolverebbe molti dei problemi legati alla frenata su queste ruote. Lentamente faranno breccia anche sul ciclismo amatoriale, in parte perchè imposto dal mercato, del resto sono passati 2 anni dall'introduzione del cambio elettromeccanico e non c'è stata la ressa a cambiare bici anzi si vedono ancora molte bici con cambi meccanici e le stesse case vedi la shimano con il l'11 velocità continua a svilupparli. Buona pedalata
 

mile

Novellino
22 Aprile 2011
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corsa
Dicono della pericolosità dei dischi x i ciclisti in caso di caduta,non si possono fare dischi protetti da materiale plastico(resistente alle alte temperature)
protettivo sul suo diametro ?
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
Dicono della pericolosità dei dischi x i ciclisti in caso di caduta,non si possono fare dischi protetti da materiale plastico(resistente alle alte temperature)
protettivo sul suo diametro ?
Ferirsi con un rotore disco mi pare molto improbabile, è così aderente alla flangia del mozzo che se anche una qualunque parte del corpo andasse a impattare quella zona, toccherebbe prima i raggi.
Poi il rotore non è affilato come una lama, ha uno spessore vicino ai 2 mm.
Molto più facile farsi male con le corone della guarnitura, nettamente più esposte.
 

LU

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FM015
Negli ultimi mesi ho usato esclusivamente la mtb con freni a disco con la quale faccio anche parecchi km di asfalto durante i "trasferimenti"; oggi ho ripreso la bdc: il raffronto tra i due freni è imbarazzante a favore, ovviamente, dei dischi.
 

kikhit

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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
ma poi chi ne sente realmente la necessità?
al massimo migliorerà la franata su ruote in carbonio

il vero dibattito è evoluzione o marketing?

e chi sentiva la necessità di telai e forcelle in carbonio? o di ruote a basso ed alto profilo? e così via....

se ti capita di usare almeno una volta i freni a disco idraulici vedrai che ne apprezzerai i pregi... ;-)