[Intervista] Tobias Habegger, ingegnere BMC

Ser pecora

Diretur
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In occasione della presentazione della nuova BMC TMR01 abbiamo potuto fare qualche domanda a Tobias Habegger, giovan... Continua la lettura...
 

dante

Novellino
12 Maggio 2007
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prato
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Bici
Bmc
Sulla bellezza niente da dire ma ultimamente mi sembra che la qualità lasci piuttosto a desiderare conosco molte persone a cui si è rotto me compreso...l'impec come mai i prof non lo vogliono non lo ha mai nessuno mistero...
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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Bici
la mia e basta
Tobias sostiene che le ruote sparino acqua verso l'alto.
Ciò accade quando la quantità d'acqua raccolta è piuttosto modesta.
Quando piove abbastanza forte, la ruota anteriore scarica un bel torrentello sull'obliquo e sulla scatola del movimento centrale, mentre la ruota posteriore non riesce certo a scaricare tutta l'acqua verso l'alto, tanto che il tubo piantone reggisella funge da autentico frangiflutti.
In queste condizioni, non sono del tutto sicuro che la frenata posteriore sia "potente e aggressiva" come lui sostiene...
 

mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
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piemonte
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--
L'intervista mi lascia alcune perplessità:
1. secondo me la nascita di bici "specialistiche" come questa non porterà ad avere tanti amatori con un parco bici completo come sostiene il giovane ingegnere (vista l'attuale congiuntura economica....), ma porterà ad avere magazzini pieni di bici troppo "specialistiche" invendute (visto poi che questi telai non saranno venduti a buon mercato....)
2. per il discorso delle turbolenze presenti nella parte posteriore delle tubazioni, credo si rasenti il folle; senz'altro ci saranno, ma sfido chiunque a cogliere queste sfacettature
3. in merito ai freni vale la stessa considerazione sopra (ma devo ammettere a che a livello estetico rendono la bici "pulita" e davvero lineare)
4. per quanto riguarda il freno posteriore, sicuramente in caso di pioggia forte non sarà il massimo come frenata, ma si deve ammettere che in queste circostanze le frenate non saranno mai belle tirate..... Per la manutenzione invece è un po' più difficoltoso raggiungere la zona incriminata, in corsa è impossibile.
 

xtrncpb

via col vento
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la mia e basta
mitico_2 ha scritto:
4. per quanto riguarda il freno posteriore, sicuramente in caso di pioggia forte non sarà il massimo come frenata, ma si deve ammettere che in queste circostanze le frenate non saranno mai belle tirate.....
E se ti dovesse capitare di frenare all'improvviso per evitare un ostacolo ?
O tu giri sempre in solitaria su strade chiuse al traffico ?
 

LU

Passista
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FM015
Quando piove abbastanza forte, la ruota anteriore scarica un bel torrentello sull'obliquo e sulla scatola del movimento centrale, mentre la ruota posteriore non riesce certo a scaricare tutta l'acqua verso l'alto, tanto che il tubo piantone reggisella funge da autentico frangiflutti.
In queste condizioni, non sono del tutto sicuro che la frenata posteriore sia "potente e aggressiva" come lui sostiene...

Nelle condizioni "estreme" che descrivi che il freno posteriore sia sotto la scatola o al suo solito posto non cambia molto: non frena uguale.
 

mitico_2

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E se ti dovesse capitare di frenare all'improvviso per evitare un ostacolo ?
O tu giri sempre in solitaria su strade chiuse al traffico ?
In caso di pioggia forte si andra' con circospezione per cui non credo ci sia la necessita' di frenare al limite (anche perche' se cosi' fosse, al
90% si farebbe un bel volo).
Io giro su strade aperte al traffico come tutti. Complimenti per il modo soft di porre la tue convinzioni.
 

xtrncpb

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In caso di pioggia forte si andra' con circospezione per cui non credo ci sia la necessita' di frenare al limite (anche perche' se cosi' fosse, al
90% si farebbe un bel volo).
Io giro su strade aperte al traffico come tutti. Complimenti per il modo soft di porre la tue convinzioni.
Più che convinzioni, le mie sono esperienze dirette (purtroppo).
Non mi sembra di avere utilizzato toni arroganti nell'esplicitare le mie dichiarazioni.
 

bart651838

Passista
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Legend "Il Re"
Credo che in caso di pioggia il problema maggiore sia sviluppare attrito tra copertone e strada, non tra cerchio e pastiglie.
Bè a me è capitato: in gruppo sotto la pioggia battente un'auto ha girato costringentoci ad un brusco rallentamento. Siccome era da diversi km che non frenavo, l'attrito fra i pattini ed il cerchio era ridotto a causa dell'acqua e dello sporco accumulati. Difatti in discesa sotto l'acqua, freno prima delle curve in modo da pulire la pista frenante e i pattini.
 

Ser pecora

Diretur
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Credo anch'io, anche perché in quella zona ci sono le turbolenze provocate dalle gambe che pedalano

Se uno vuole rendere più aerodinamica una bici deve lavorare sulla forma del telaio, mica su quella delle gambe del ciclista :mrgreen:

Che le differenze con il ciclista sopra la bici siano molto molto piccole non c'è dubbio, soprattutto perché l'amatore medio o medio/alto che comprerà questa bici difficilmente andrà in giro costante a 50km/h. Anche in triathlon la maggior parte della gente si arrabbatta attorno ai 40 se va bene...ed a quella velocità il risparmio in watt sarà poca roba...

C'è da dire pero' che la soluzione col profilo "tronco" è evidentemente valida dal punto di vista ingegneristico, se tutte le case ci stanno arrivando.
 

ivangms

Apprendista Cronoman
25 Ottobre 2008
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Cervèlo R3 SL & Deda Scuro25 Disc
L'intervista mi lascia alcune perplessità:
1. secondo me la nascita di bici "specialistiche" come questa non porterà ad avere tanti amatori con un parco bici completo come sostiene il giovane ingegnere (vista l'attuale congiuntura economica....), ma porterà ad avere magazzini pieni di bici troppo "specialistiche" invendute (visto poi che questi telai non saranno venduti a buon mercato....)
2. per il discorso delle turbolenze presenti nella parte posteriore delle tubazioni, credo si rasenti il folle; senz'altro ci saranno, ma sfido chiunque a cogliere queste sfacettature
Per il primo punto credo tu debba considerare il mercato a livello globale dove il numero di utilizzatori/estimatori di questi mezzi è crescente: di solito nei periodi di recessione l'alto di gamma flette meno.

Per il secondo punto non sono daccordo: se tu consideri che nel ciclismo moderno con aerodinamiche dedicate (vedasi ad esempio la bici dell'articolo), caschi specifici (come quelli che vedi ora al Tour), tessuti a bassa resistenza (ad esempio come quelli della Castelli) e magari altri espendienti che ora non mi vengono in mente puoi risparmiare anche 25-30watt direi che non si rasenta la follia ma un grado di specializzazione molto spinta.
Io, in virtù dell'utilizzo di un misuratore di potenza nelle mie uscite, se potessi avere 25 watt in più al medio sarei felicissimo!
 

mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
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Per il primo punto credo tu debba considerare il mercato a livello globale dove il numero di utilizzatori/estimatori di questi mezzi è crescente: di solito nei periodi di recessione l'alto di gamma flette meno.

Per il secondo punto non sono daccordo: se tu consideri che nel ciclismo moderno con aerodinamiche dedicate (vedasi ad esempio la bici dell'articolo), caschi specifici (come quelli che vedi ora al Tour), tessuti a bassa resistenza (ad esempio come quelli della Castelli) e magari altri espendienti che ora non mi vengono in mente puoi risparmiare anche 25-30watt direi che non si rasenta la follia ma un grado di specializzazione molto spinta.
Io, in virtù dell'utilizzo di un misuratore di potenza nelle mie uscite, se potessi avere 25 watt in più al medio sarei felicissimo!

E' assolutamente vero che in questo periodo di recessione l'alta gamma flette meno (questo vale un po' in tutti i campi), ma a mio avviso molte bici top erano acquistate anche da chi rinunciava ad altro e dedicava le sue risorse eccedenti alla bici (altrimenti, a vedere quante bici top ci sono in giro, non mi spiegherei l'attuale situazione economica....). Credo quindi che in questo periodo, soprattutto su beni secondari come le bici appunto, ci sarà una bella flessione delle vendite.

Dei 25-30 watt di cui parli, quanti sono dovuti all'aerodinamica della bici? Credo non più di 5, per cui con una posizione in sella ottimizzata al massimo, secondo me otterresti sicuramente più benefici. Il tuo discorso è sicuramente valido per i professionisti nelle gare a cronometro, ma a livello amatoriale sono assolutamente ininfluenti.

Scrivo questo non perchè voglia far valere le mie idee ad ogni costo, è solo il mio pensiero. o-o