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Iscritto alla Dolomitica 380, un salto nel buio
Testo
<blockquote data-quote="toni77" data-source="post: 6895856" data-attributes="member: 103597"><p>Tanto per capire e per fare due chiacchiere... la DSB (gara a cui, tra parentesi, sono molto attaccato, frequentando l'Alta Pusteria dal 1982...) e' ad oggi il tuo riferimento come sforzo massimo che ti sei trovato a sostenere?</p><p></p><p>Se si', a mio modestissimo parere, hai due incognite grandi come una casa: la prima, affrontare un Lungo con la “L" maiuscola, la seconda, passare la notte in sella.</p><p></p><p>Come ti e' stato scritto sopra, per la prima sfida, puoi anche non ammazzarti di lunghi tutti i weekend, tuttavia, almeno una o due volte, mettere il naso sopra i 250 km e i 5000 metri di dislivello potrebbe essere utile, soprattutto per vedere come reagisce la tua testa all'enormità di quei numeri: imparare a scomporre il lungo in "n" corti e' l'ABC di ogni atleta che si cimenti con l'Endurance. Tieni conto, poi, che, a differenza di una gara in MTB, sarai in assoluta solitudine: come te la cavi a passare dalle sette alle nove ore in sella con te stesso? C'e' chi non fa una piega, chi si esalta e chi, invece, ha bisogno costantemente di vedere gente attorno.</p><p></p><p>Per la notte, vale quello che ha detto [USER=61708]@pedalone della bassa[/USER] : le prime volte che sono andato in MTB o a correre con al buio nei boschi con la frontale e' stata un'esperienza tra il "surreale", sentendosi quasi "sospesi", e il terrificante. Decisamente non si improvvisa.</p><p></p><p>Come al solito, e' impossibile pensare di preparare tutto sulla carta, soprattutto per un'impresa cosi' complessa, ma una sana sperimentazione su tutti gli aspetti della preparazione (vestiario, attrezzatura, nutrizione, allenamento), a colpi di errori, inevitabili, e aggiustamenti, e' quello che IMHO dovrebbe tenerti occupato nei prossimi mesi.</p><p></p><p>Tienici aggiornati, anche perché, vista la situazione corrente, sono convinto che sempre piu' persone, orfane delle GF "classiche", cominceranno a guardare verso questo tipo di manifestazioni e, più in generale, come praticato esemplarmente da [USER=34542]@catman[/USER] e [USER=30276]@giulio.gennari[/USER] , verso questa forma di ciclismo "ad ampio respiro".</p><p></p><p>In bocca al lupo! :-)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="toni77, post: 6895856, member: 103597"] Tanto per capire e per fare due chiacchiere... la DSB (gara a cui, tra parentesi, sono molto attaccato, frequentando l'Alta Pusteria dal 1982...) e' ad oggi il tuo riferimento come sforzo massimo che ti sei trovato a sostenere? Se si', a mio modestissimo parere, hai due incognite grandi come una casa: la prima, affrontare un Lungo con la “L" maiuscola, la seconda, passare la notte in sella. Come ti e' stato scritto sopra, per la prima sfida, puoi anche non ammazzarti di lunghi tutti i weekend, tuttavia, almeno una o due volte, mettere il naso sopra i 250 km e i 5000 metri di dislivello potrebbe essere utile, soprattutto per vedere come reagisce la tua testa all'enormità di quei numeri: imparare a scomporre il lungo in "n" corti e' l'ABC di ogni atleta che si cimenti con l'Endurance. Tieni conto, poi, che, a differenza di una gara in MTB, sarai in assoluta solitudine: come te la cavi a passare dalle sette alle nove ore in sella con te stesso? C'e' chi non fa una piega, chi si esalta e chi, invece, ha bisogno costantemente di vedere gente attorno. Per la notte, vale quello che ha detto [USER=61708]@pedalone della bassa[/USER] : le prime volte che sono andato in MTB o a correre con al buio nei boschi con la frontale e' stata un'esperienza tra il "surreale", sentendosi quasi "sospesi", e il terrificante. Decisamente non si improvvisa. Come al solito, e' impossibile pensare di preparare tutto sulla carta, soprattutto per un'impresa cosi' complessa, ma una sana sperimentazione su tutti gli aspetti della preparazione (vestiario, attrezzatura, nutrizione, allenamento), a colpi di errori, inevitabili, e aggiustamenti, e' quello che IMHO dovrebbe tenerti occupato nei prossimi mesi. Tienici aggiornati, anche perché, vista la situazione corrente, sono convinto che sempre piu' persone, orfane delle GF "classiche", cominceranno a guardare verso questo tipo di manifestazioni e, più in generale, come praticato esemplarmente da [USER=34542]@catman[/USER] e [USER=30276]@giulio.gennari[/USER] , verso questa forma di ciclismo "ad ampio respiro". In bocca al lupo! :-) [/QUOTE]
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