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Jean-Pierre Verdy: la mia guerra contro gli imbroglioni
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 6933027" data-attributes="member: 3881"><p>Che Armstrong avesse una determinazione feroce è fuori di dubbio. Si preparava per il Tour e il Tour soltanto. Si presentava all'Amstel, dove si piazzava sempre molto bene e dopo c'era solo il Tour. Bisogna vedere quanta di questa determinazione fosse farina del suo sacco o gli derivasse dalle sue pratiche doping. Mi spiego meglio: mi dopo meglio degli altri devo confermare di essere il migliore di tutti e ce la metto tutta.</p><p>Non avremo mai la controprova su Ullrich, la cui testa non era all'altezza dell'americano.</p><p>Il suo Tour migliore fu quello del 2003 con la Bianchi, lontano dal gruppo Telekom, quando a gestirlo c'era Gimondi. Quando ritornò in Telekom, più o meno, la storia fu la stessa. Da un certo punto i vista Ullrich non fu gestito benissimo. Non aveva nemmeno una grande testa tatticamente, spesso non sapeva che fare in corsa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 6933027, member: 3881"] Che Armstrong avesse una determinazione feroce è fuori di dubbio. Si preparava per il Tour e il Tour soltanto. Si presentava all'Amstel, dove si piazzava sempre molto bene e dopo c'era solo il Tour. Bisogna vedere quanta di questa determinazione fosse farina del suo sacco o gli derivasse dalle sue pratiche doping. Mi spiego meglio: mi dopo meglio degli altri devo confermare di essere il migliore di tutti e ce la metto tutta. Non avremo mai la controprova su Ullrich, la cui testa non era all'altezza dell'americano. Il suo Tour migliore fu quello del 2003 con la Bianchi, lontano dal gruppo Telekom, quando a gestirlo c'era Gimondi. Quando ritornò in Telekom, più o meno, la storia fu la stessa. Da un certo punto i vista Ullrich non fu gestito benissimo. Non aveva nemmeno una grande testa tatticamente, spesso non sapeva che fare in corsa. [/QUOTE]
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