Fatico a capire le polemiche: un centinaio di ciclisti si sfidano in una corsa a tappe. Tra questi, un paio esatto si contendono la classifica finale. Uno dei due è un fenomeno acclarato, l'altro è arrivato secondo l'anno scorso dunque necessariamente qualche dote deve averla.
Il fenomeno acclarato tenta di staccare colui il quale l'anno scorso è arrivato secondo attaccando in salita: non ci riesce.
Colui il quale è arrivato secondo, a sua volta, attacca il fenomeno due volte in salita e lo stacca inesorabilmente.
Il primo che era un fenomeno, tale rimane ma quello che l'anno scorso è arrivato secondo, quest'anno è piu' forte. Per n motivi, per via di una preparazione migliore, per una gestione migliore della corsa, perchè si nutre meglio, per un migliaio di altri motivi che, in ogni caso, ne fanno colui che vince. Dunque, il piu' forte.
Quella che chiamate "giornata no" è semplicemente il limite oltre il quale in quel caso non è riuscito ad andare, dunque l'altro era incontestabilmente il piu' forte quel giorno.
E, vincendo il tour dopo 22 tappe dimostra di essere indubbiamente il piu' forte.
Questo, come ho detto, non indica che il secondo arrivato non sia piu' un fenomeno.
Tutto il resto, gestione, caldo, cadute, sfortune, culo, sono variabili che fanno parte indissolubilmente dello sport chiamato ciclismo e non solo.
Inutili sono le dietrologie, i se ed i ma, a mio avviso