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Testo: <blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 7040766" data-attributes="member: 6633">Come detto, quella la definisco sottocultura sportiva. Se vinco io (o chi penso debba vincere) sono bravo io. Se vince un altro non è stato bravo lui, ma è colpa mia (o dell'arbitro) che potevo fare meglio. Invece non è così. Il più forte di norma vince. Qualche volta accade di no. Ieri si, senza se e senza ma. Nettamente il più forte. Quello che in barba alla tattica del suo ct a un certo punto ha detto" bon con le gambe che ho faccio di testa mia, vado a vincere che tanto quando ho vinto tutti saliranno sul mio carro"". Il che dimostra che in barba alle tattiche, quando arriva il momento o hai le gambe o non vinci.Il fatto è che a metà percorso quando si è accorto di non avere le gambe migliori (per modo di dire, perchè è arrivato a giocarsi le gara sino ai -17, mica si è staccato da 60 corridori a 100 km dal traguardo), cosa potevano fare? Evenepoel era già fuori e comunque non era un cavallo vincente ieri. Cosa altro potevano fare? Puntare tutto su Stuyven? Era lì pure lui, quindi che altro dovevano fare?A me è sembrato che facessero più da stopper che inseguire. Non sono loro che hanno chiuso il buco, loro hanno cercato di tenerlo aperto il più possibile. Lo star davanti non necessariamente vuol dire starci ventre a terra....nel loro caso era più un impedire che altri organizzassero ben bene un inseguimento.</blockquote>

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