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Kristen Faulkner vince l'oro sorprendendo le favorite
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<blockquote data-quote="bradipus" data-source="post: 7568218" data-attributes="member: 17208"><p>Brava Faulkner, e brava anche Blanka Vas, peccato per la (meritata) medaglia sfumata per centimetri dopo una gara condotta alla grande.</p><p>Vos sempre immensa, Kopecky una 'macchina infernale' sui due recuperi; hanno però sbagliato nel rifiutare il cambio all'ungherese al momento dello scatto dell'americana. Errore di presunzione di due grandissime, o forse anche loro erano in riserva.</p><p></p><p>Qualche considerazione sulle azzurre.</p><p>Finora le prestazioni dell'Elisa di Ornavasso (grandissima, ma alla fine ogni tanto è umana anche lei) hanno fatto passare in secondo piano il problema che tra infortuni gravi (Cavalli, Balsamo, Guazzini, Bertizzolo), inspiegabili involuzioni (Persico, Paladin, in parte Paternoster) e promesse mai del tutto sbocciate (Realini, Gasparrini, Barale, Ciabocco, Masetti) non abbiamo punte di rilievo, forse solo Consonni per gli sprint (quando non c'è la Wiebes, però).</p><p>E manca tutta una generazione di giovanissime, se si eccettua il talento di Federica Venturelli, che però ha solo 19 anni e non si sa in prospettiva quanto vorrà dedicarsi al ciclismo, mentre Valentina Corvi pare indirizzata verso le ruote grasse.</p><p>Effetto dello spostamento di Salvoldi al settore maschile, della chiusura della Valcar o di qualcos'altro?</p><p>Intanto la Francia, in prospettiva, è messa molto meglio di noi (Muzic, Bego, Gery, Berteau, LeNet, Bunel…), le britanniche hanno delle giovani fortissime (Ferguson, Sharp, Wolff, Z. Backstedt), persino il Belgio, fino a qualche anno fa nazione negletta al femminile, ha delle buone promesse (Moors, De Wilde, Goossens, De Schepper, van Sinaey), come pure la Germania (Niedermaier, Bauernfeind, Riedmann), le ragazze degli antipodi (Cadzow, Bradbury, Fisher-Black) e pure il Canada con le gemelle Holmgren e la giovanissima Carrier.</p><p>Senza ovviamente contare l'Olanda: van Anrooij, Pieterse e van Empel hanno solo ventidue anni, ed alle loro spalle il solito serbatoio inesauribile di talenti (S. van Rooijen, Reijnhout, Vinkle, Souren, M. Knaven...).</p><p></p><p>Insomma, vedo a rischio per il futuro il nostro secondo posto nel ranking per nazioni al femminile...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bradipus, post: 7568218, member: 17208"] Brava Faulkner, e brava anche Blanka Vas, peccato per la (meritata) medaglia sfumata per centimetri dopo una gara condotta alla grande. Vos sempre immensa, Kopecky una 'macchina infernale' sui due recuperi; hanno però sbagliato nel rifiutare il cambio all'ungherese al momento dello scatto dell'americana. Errore di presunzione di due grandissime, o forse anche loro erano in riserva. Qualche considerazione sulle azzurre. Finora le prestazioni dell'Elisa di Ornavasso (grandissima, ma alla fine ogni tanto è umana anche lei) hanno fatto passare in secondo piano il problema che tra infortuni gravi (Cavalli, Balsamo, Guazzini, Bertizzolo), inspiegabili involuzioni (Persico, Paladin, in parte Paternoster) e promesse mai del tutto sbocciate (Realini, Gasparrini, Barale, Ciabocco, Masetti) non abbiamo punte di rilievo, forse solo Consonni per gli sprint (quando non c'è la Wiebes, però). E manca tutta una generazione di giovanissime, se si eccettua il talento di Federica Venturelli, che però ha solo 19 anni e non si sa in prospettiva quanto vorrà dedicarsi al ciclismo, mentre Valentina Corvi pare indirizzata verso le ruote grasse. Effetto dello spostamento di Salvoldi al settore maschile, della chiusura della Valcar o di qualcos'altro? Intanto la Francia, in prospettiva, è messa molto meglio di noi (Muzic, Bego, Gery, Berteau, LeNet, Bunel…), le britanniche hanno delle giovani fortissime (Ferguson, Sharp, Wolff, Z. Backstedt), persino il Belgio, fino a qualche anno fa nazione negletta al femminile, ha delle buone promesse (Moors, De Wilde, Goossens, De Schepper, van Sinaey), come pure la Germania (Niedermaier, Bauernfeind, Riedmann), le ragazze degli antipodi (Cadzow, Bradbury, Fisher-Black) e pure il Canada con le gemelle Holmgren e la giovanissima Carrier. Senza ovviamente contare l'Olanda: van Anrooij, Pieterse e van Empel hanno solo ventidue anni, ed alle loro spalle il solito serbatoio inesauribile di talenti (S. van Rooijen, Reijnhout, Vinkle, Souren, M. Knaven...). Insomma, vedo a rischio per il futuro il nostro secondo posto nel ranking per nazioni al femminile... [/QUOTE]
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