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La bici può divenire una "malattia"? o meglio, una ossessione persino tralasciare famiglia e vita normale?
Testo
<blockquote data-quote="EZIO61" data-source="post: 6743337" data-attributes="member: 121752"><p>Io sono uno di quei "fortunati" ( non e' vero la fortuna non esiste , esistono scelte tutte condivisibili se non danneggiano nessuno e ci rendono felici) che , lavoro a parte , del proprio tempo libero e' in condizione di fare cio' che piu' gli aggrada proprio per le scelte fatte nel corso della ahime' ormai lunga vita. Cio' premesso ho da 38 anni una moglie che spesso esce in bici con me ( e va pure relativamente forte) Non sono un maniaco del mezzo ( sempre gareggiato e sempre con mezzi "economici") , sono pero' sostanzialmente un agonista ossia non ho la "via di mezzo". O corro, con tutto cio' che ne deriva ,o vado a spasso con la compagna. Non provo soddisfazione a "provarmi" continuamente da solo. Inoltre mi piacciono anche altri sport che pratico anch'essi a livello agonistico amatoriale. Per stare ad un minimo livello di decenza sui pedali e non "sacrificare" le altre mie passioni sono certamente piu' i km che faccio sulla spin bike ( sempre a portata di culo per cui ogni quarto d'ora libero lo puoi sfruttare) che quei pochi sulla bici ( quasi tutti in gara , almeno quando si poteva e qualcuno a spasso). Alle 6 prima del lavoro 40' , alle 17:00 al un altro allenamento che pero' comprende anche altro oltre al pedalare. Anche stanti le condizioni favorevoli pertanto ci si deve "arrangiare" non potendo fare dello sport una professione. Peraltro i "monomaniaci" hanno tutto il diritto di dedicare ogni energia possibile al ciclismo ed io sono uno di quelli che quando davanti in gara vede certe prestazioni la prima cosa che pensa e' che certamente chi mi sta mettendo in croce sono proprio quei "monomaniaci" da 40000 km l'anno e che hanno tutta la mia ammirazione in quel momento. Altri (molti) invece tendono a pensare al doping. Sbagliato , nelle due o tre stagioni di personale "monomania" (35000 km anno circa , molti anni fa) qualche garetta l'ho vinta anch'io e certamente molti avranno pensato ….. eccolo la' ….. anche lui. Per cui ognuno faccia cio' che piu' gli aggrada senza "paturnie". L'importante e' essere contenti di cio' che si fa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="EZIO61, post: 6743337, member: 121752"] Io sono uno di quei "fortunati" ( non e' vero la fortuna non esiste , esistono scelte tutte condivisibili se non danneggiano nessuno e ci rendono felici) che , lavoro a parte , del proprio tempo libero e' in condizione di fare cio' che piu' gli aggrada proprio per le scelte fatte nel corso della ahime' ormai lunga vita. Cio' premesso ho da 38 anni una moglie che spesso esce in bici con me ( e va pure relativamente forte) Non sono un maniaco del mezzo ( sempre gareggiato e sempre con mezzi "economici") , sono pero' sostanzialmente un agonista ossia non ho la "via di mezzo". O corro, con tutto cio' che ne deriva ,o vado a spasso con la compagna. Non provo soddisfazione a "provarmi" continuamente da solo. Inoltre mi piacciono anche altri sport che pratico anch'essi a livello agonistico amatoriale. Per stare ad un minimo livello di decenza sui pedali e non "sacrificare" le altre mie passioni sono certamente piu' i km che faccio sulla spin bike ( sempre a portata di culo per cui ogni quarto d'ora libero lo puoi sfruttare) che quei pochi sulla bici ( quasi tutti in gara , almeno quando si poteva e qualcuno a spasso). Alle 6 prima del lavoro 40' , alle 17:00 al un altro allenamento che pero' comprende anche altro oltre al pedalare. Anche stanti le condizioni favorevoli pertanto ci si deve "arrangiare" non potendo fare dello sport una professione. Peraltro i "monomaniaci" hanno tutto il diritto di dedicare ogni energia possibile al ciclismo ed io sono uno di quelli che quando davanti in gara vede certe prestazioni la prima cosa che pensa e' che certamente chi mi sta mettendo in croce sono proprio quei "monomaniaci" da 40000 km l'anno e che hanno tutta la mia ammirazione in quel momento. Altri (molti) invece tendono a pensare al doping. Sbagliato , nelle due o tre stagioni di personale "monomania" (35000 km anno circa , molti anni fa) qualche garetta l'ho vinta anch'io e certamente molti avranno pensato ….. eccolo la' ….. anche lui. Per cui ognuno faccia cio' che piu' gli aggrada senza "paturnie". L'importante e' essere contenti di cio' che si fa. [/QUOTE]
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