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La corsa all'oro dei punti UCI
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 7139404" data-attributes="member: 1850"><p>In realtà lo è. Quello della Alpecin è un caso particolare legato a MvdP, che di fatto è quello che ha portato uno sponsor importante.</p><p>Senza di lui le cose sarebbero già diverse.</p><p>La Arkea o la Total mi sembrano ben interessate a passare WT.</p><p></p><p>Poi c'è la questione della gestione delle squadre. Dove le differenze sono macroscopiche.</p><p></p><p></p><p></p><p>Sarebbe ipotizzabile si, ma su quale base? Ad esempio le squadre degli sport popolari sono tutte su base "geografica" (città perlopiù), Il ciclismo è "nomade" da sempre. Già questo pone un bel problema. Ed infatti si sono sempre chiamate coi nomi degli sponsor (solo a volte con un'identità locale, tipo l'Euskaltel).</p><p></p><p>Parere mio bisognerebbe che le squadre cercassero di guardare oltre il corto periodo e si dessero una struttura che possa garantire maggiore equità di risultati. Ad esempio un tetto salariale ed un sistema di reclutamento dalle categorie inferiori in base ai risultati degli anni precedenti (con le squadre peggiori che hanno facoltà di prelazione). In questo modo una squadra "scarsetta" comunque avrebbe una leva rispetto gli sponsor sapendo che potrebbe prendersi un talento nel futuro.</p><p></p><p>Se invece ogni talento finisce sempre alle solite 2-3 rimane tutto molto bloccato, a parte sorpresoni. Ma ovvio che una Ineos non voglia nemmeno sentirla una cosa del genere...anche se sul lungo periodo potrebbe giovarne anche lei con uno sport che raccoglie piu' introiti globalmente (ma ho l'impressione che non gli interessi nemmeno questo).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 7139404, member: 1850"] In realtà lo è. Quello della Alpecin è un caso particolare legato a MvdP, che di fatto è quello che ha portato uno sponsor importante. Senza di lui le cose sarebbero già diverse. La Arkea o la Total mi sembrano ben interessate a passare WT. Poi c'è la questione della gestione delle squadre. Dove le differenze sono macroscopiche. Sarebbe ipotizzabile si, ma su quale base? Ad esempio le squadre degli sport popolari sono tutte su base "geografica" (città perlopiù), Il ciclismo è "nomade" da sempre. Già questo pone un bel problema. Ed infatti si sono sempre chiamate coi nomi degli sponsor (solo a volte con un'identità locale, tipo l'Euskaltel). Parere mio bisognerebbe che le squadre cercassero di guardare oltre il corto periodo e si dessero una struttura che possa garantire maggiore equità di risultati. Ad esempio un tetto salariale ed un sistema di reclutamento dalle categorie inferiori in base ai risultati degli anni precedenti (con le squadre peggiori che hanno facoltà di prelazione). In questo modo una squadra "scarsetta" comunque avrebbe una leva rispetto gli sponsor sapendo che potrebbe prendersi un talento nel futuro. Se invece ogni talento finisce sempre alle solite 2-3 rimane tutto molto bloccato, a parte sorpresoni. Ma ovvio che una Ineos non voglia nemmeno sentirla una cosa del genere...anche se sul lungo periodo potrebbe giovarne anche lei con uno sport che raccoglie piu' introiti globalmente (ma ho l'impressione che non gli interessi nemmeno questo). [/QUOTE]
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