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La Ineos al Tour senza Froome e Thomas
Testo
<blockquote data-quote="ian" data-source="post: 6741591" data-attributes="member: 40123"><p>Chiaro che se Ullrich non avesse imbroccato la giornata più nera della sua carriera quel TdF sarebbe stato praticamente irraggiungibile. Supponendo un guadagno più o meno costante da parte di Pantani, in linea con le altre tappe di montagna, si sarebbe arrivati con i 2 appaiati alla crono finale. Probabilmente peraltro quell'Ullrich non era più il Kaiser dell'anno prima (e anche se non lo sapevamo ancora, non lo sarebbe più stato).</p><p></p><p>Tornando al tentativo di Froome nel 2018 io credo che non ci siano gli estremi per recriminare. Ci sono state 2 cadute nelle prima giornata di ogni GT, ma conseguenze fisiche non ce ne sono state, e lo spazio e il modo per giocarsi le proprie carte lungo le 3 settimane c'è stato in entrambe le gare. C'è stata sicuramente una squadra che ha voluto agevolarlo, immaginando un ritorno incredibile se si fosse centrata a 20 anni di distanza una nuova doppietta Giro-Tour (più il 5o trionfo). Un successo di immagine certamente superiore rispetto al trionfo di quello che in ambito ciclismo su strada (e GT nello specifico) era sino a quel momento un gregario di lusso.</p><p>Infatti terminata l'esperienza non mi sembra che Froome abbia espresso rimpianti particolari, ma abbia chiuso il discorso manifestando l'intenzione di puntare solo più al Tour.</p><p></p><p>Dopodiché ovviamente ci si può interrogare su cosa avrebbe fatto provando la doppietta prima di avere 33 anni. Io credo che non sarebbe riuscito comunque, nel senso che il Froome prima maniera era capace di prestazioni clamorose (quello che con le debite proporzioni sembrerebbe mostrare Roglic) ma con una continuità minore rispetto alle annate dal 2016 in avanti.</p><p></p><p>Infine è vero che nessuno è riuscito a doppiare Giro e Tour negli ultimi 22 anni, ma va anche ricordato che i tentativi seri sono stati pochissimi. Contador ha provato nel 2011 con una squadra inesistente (aspetto secondo me decisivo soprattutto al TdF), e nel 2015 era già in calo (per questo motivo, nello specifico di quella stagione, ha fatto molto bene a programmare il Giro, che infatti ha vinto). Probabilmente il Pistolero avrebbe dovuto provare nel 2009, quando i percorsi erano entrambi favorevoli, il suo margine sulla concorrenza era abbastanza alto, e militava in una corazzata. Lì per me ce l'avrebbe potuta fare</p><p>Per il resto di tentativi credibili non ne ricordo. Negli anni di Armstrong era difficile trovare qualcuno che facesse entrambe le gare, velocisti esclusi. C'era Simoni che in un paio di annate è andato, scoglionato come pochi, litigava con tutti per una settimana e poi prendeva legnate ovunque. Va be' che Gibo in quei Tour con quasi 200 km tra crono individuale e a squadre avrebbe faticato a entrare nei 5 anche puntando tutto sul Tour.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ian, post: 6741591, member: 40123"] Chiaro che se Ullrich non avesse imbroccato la giornata più nera della sua carriera quel TdF sarebbe stato praticamente irraggiungibile. Supponendo un guadagno più o meno costante da parte di Pantani, in linea con le altre tappe di montagna, si sarebbe arrivati con i 2 appaiati alla crono finale. Probabilmente peraltro quell'Ullrich non era più il Kaiser dell'anno prima (e anche se non lo sapevamo ancora, non lo sarebbe più stato). Tornando al tentativo di Froome nel 2018 io credo che non ci siano gli estremi per recriminare. Ci sono state 2 cadute nelle prima giornata di ogni GT, ma conseguenze fisiche non ce ne sono state, e lo spazio e il modo per giocarsi le proprie carte lungo le 3 settimane c'è stato in entrambe le gare. C'è stata sicuramente una squadra che ha voluto agevolarlo, immaginando un ritorno incredibile se si fosse centrata a 20 anni di distanza una nuova doppietta Giro-Tour (più il 5o trionfo). Un successo di immagine certamente superiore rispetto al trionfo di quello che in ambito ciclismo su strada (e GT nello specifico) era sino a quel momento un gregario di lusso. Infatti terminata l'esperienza non mi sembra che Froome abbia espresso rimpianti particolari, ma abbia chiuso il discorso manifestando l'intenzione di puntare solo più al Tour. Dopodiché ovviamente ci si può interrogare su cosa avrebbe fatto provando la doppietta prima di avere 33 anni. Io credo che non sarebbe riuscito comunque, nel senso che il Froome prima maniera era capace di prestazioni clamorose (quello che con le debite proporzioni sembrerebbe mostrare Roglic) ma con una continuità minore rispetto alle annate dal 2016 in avanti. Infine è vero che nessuno è riuscito a doppiare Giro e Tour negli ultimi 22 anni, ma va anche ricordato che i tentativi seri sono stati pochissimi. Contador ha provato nel 2011 con una squadra inesistente (aspetto secondo me decisivo soprattutto al TdF), e nel 2015 era già in calo (per questo motivo, nello specifico di quella stagione, ha fatto molto bene a programmare il Giro, che infatti ha vinto). Probabilmente il Pistolero avrebbe dovuto provare nel 2009, quando i percorsi erano entrambi favorevoli, il suo margine sulla concorrenza era abbastanza alto, e militava in una corazzata. Lì per me ce l'avrebbe potuta fare Per il resto di tentativi credibili non ne ricordo. Negli anni di Armstrong era difficile trovare qualcuno che facesse entrambe le gare, velocisti esclusi. C'era Simoni che in un paio di annate è andato, scoglionato come pochi, litigava con tutti per una settimana e poi prendeva legnate ovunque. Va be' che Gibo in quei Tour con quasi 200 km tra crono individuale e a squadre avrebbe faticato a entrare nei 5 anche puntando tutto sul Tour. [/QUOTE]
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