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Testo: <blockquote data-quote="longjnes" data-source="post: 7615813" data-attributes="member: 10256">E' stato proprio un biomeccanico a mettermi in testa i time.per un motivo, dal momento che peso molto e tendo andare a volte di forza, time ha una base larga e obbliga ad una planarita della suola in spinta. io ho un appoggio neutro piatto quindi non avevo bisogno di speedplay che permettono al piede di ruotare anche rispetto ad un asse che congiunge punta e coda della scarpa. e asuo avviso potevo avere una perdita, oltre a sformare le scarpe dopo non molto (questo è successo più di una volta).Io non mi sono accorto molto della presunta perdita watt, tanto che quest'anno al tour non mi hanno neppure invitato, ma il passaggio da speedplay a time è stato naturale.in principio venivo dalla mtb e i primi 7 anni di strada dal 2007 me li sono fatti su look, come stare in gabbia, poi passato ai speedplay è stato come tornare alla mtb.io ho il piede che da piatto è abbastanza in asse con direzione marcia, mentre a piede piegato, come quando richiami la pedivella, tende a portare il tallone verso interno. bloccare il movimento naturale del piede non va bene. e anche se look e shimano permettono rotazione la permettono solo rispetto alla ponta generando con piccoli angoli molta oscillazione di tallone. sta qua il senso di pedali come speedplay. poi sono stato un giorno da Jury e mi ha messo in testa i time.....</blockquote>

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