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Testo: <blockquote data-quote="toni77" data-source="post: 6778837" data-attributes="member: 103597">Prendi questi disagi, che sono reali, non discuto, e moltiplicali per dieci, cento, mille e avremo una vaga idea di quello che devono avere attraversato i nostri padri e nonni in tempo di guerra. Rimanendo in tema ciclistico, Coppi e Bartali hanno perso i migliori anni della loro vita sportiva per colpa della guerra: li hai mai sentiti recriminare? E noi ci lamentiamo delle scuole chiuse per uno o due semestri? O della Parigi-Roubaix cancellata?Io resto dell'idea che non stiamo compromettendo un bel niente e i nostri figli non cresceranno più ignoranti, o socialmente svantaggiati, se stanno a casa sei mesi. In parte perché tecnologia e società ci mettono una bella pezza. In parte perché, per chi la vuole sfruttare, per se' e per la propria famiglia, questa e' un'occasione irripetibile per imparare nuove abilità e adattarsi a situazioni sconosciute e imprevedibili. Per male che vada e' un'esperienza che tornerà sempre utile nella vita.</blockquote>

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