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La preparazione mentale per superare se stessi
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<blockquote data-quote="CONTERALLY" data-source="post: 3909011" data-attributes="member: 41803"><p>Io ho provato a sviluppare l'allenamento su un tracciato di soli 5 chilometri passando da oltre 12 minuti ai 9' e 20", dell'ultimo miglior tempo. Il mio impegno è legato solo a supportare l'uso urbano della bicicletta, per un impiego nel tempo libero più disinvolto e qualche sfida lampo tanto per animare il clima. Il giorno della prova bisogna regolarsi in funzione di essa, limitando tutto ciò che può essere faticoso e stressante. La distanza da preferire è meglio sia simile o superiore a quella in cui gareggiate, perchè il corpo vi si adatta. Circa l'influenza sul morale di altri atleti bisogna arrivare ad escluderne l'incidenza, lavorando solo su se stessi. Non è per nulla facile, ma bisogna riuscire a comprendere che il nostro fisico ha una progressione ottimale su se stesso e può solo soffrire di eccitazioni estranee, che ritarderanno il conseguimento dei risultati alla vostra portata. Altro aspetto da riconoscere importante è la stanchezza, da evitare il più possibile. E' probabile che l'ansia vi induca ad aumentare il lavoro, mentre i vostri muscoli daranno maggiori soddisfazioni solo quando ben riposati. Dopo la mattanza antidoping, mi auguro che vi sia un approccio più competente al sistema di risorse che sul versante nutrizionale bisogna mettere in campo. Al momento ho trovato dei vantaggi apprezzabili, anche con il vecchio enervit. La pastigliona, che potete anche mettere nella borraccia, mantiene la sensazione di energia lontana da crisi. C'è molto altro a partire dall'Isostad, ma è una giungla da accostare solo con dei super specialisti. Spero esistano e possano fornire qualche ricetta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CONTERALLY, post: 3909011, member: 41803"] Io ho provato a sviluppare l'allenamento su un tracciato di soli 5 chilometri passando da oltre 12 minuti ai 9' e 20", dell'ultimo miglior tempo. Il mio impegno è legato solo a supportare l'uso urbano della bicicletta, per un impiego nel tempo libero più disinvolto e qualche sfida lampo tanto per animare il clima. Il giorno della prova bisogna regolarsi in funzione di essa, limitando tutto ciò che può essere faticoso e stressante. La distanza da preferire è meglio sia simile o superiore a quella in cui gareggiate, perchè il corpo vi si adatta. Circa l'influenza sul morale di altri atleti bisogna arrivare ad escluderne l'incidenza, lavorando solo su se stessi. Non è per nulla facile, ma bisogna riuscire a comprendere che il nostro fisico ha una progressione ottimale su se stesso e può solo soffrire di eccitazioni estranee, che ritarderanno il conseguimento dei risultati alla vostra portata. Altro aspetto da riconoscere importante è la stanchezza, da evitare il più possibile. E' probabile che l'ansia vi induca ad aumentare il lavoro, mentre i vostri muscoli daranno maggiori soddisfazioni solo quando ben riposati. Dopo la mattanza antidoping, mi auguro che vi sia un approccio più competente al sistema di risorse che sul versante nutrizionale bisogna mettere in campo. Al momento ho trovato dei vantaggi apprezzabili, anche con il vecchio enervit. La pastigliona, che potete anche mettere nella borraccia, mantiene la sensazione di energia lontana da crisi. C'è molto altro a partire dall'Isostad, ma è una giungla da accostare solo con dei super specialisti. Spero esistano e possano fornire qualche ricetta. [/QUOTE]
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