Si, Roglic correva le GF, ma é stato un atleta di livello nel salto con gli sci. Diciamo che anche lui ha avuto una impostazione sportiva molto differente e, di conseguenza, si é dovuto applicare ottenendo dei risultati. Su Zulle, come ci ha ricordato [USER=1850]@Ser pecora[/USER] hanno inciso anche i suoi problemi alla vista.
Ad ogni modo é anche vero che in discesa ci possono essere dei limiti tecnici o solo psicologici, al netto degli anni trascorsi in bici. Tra i "poco abili" in discesa mi vengono in mente Basso, Quintana, Pinot (ho letto che aveva blocchi psicologici risolti con sedute da uno psicologo), Zakarin, Porte, e addirittura Cadel Evans per sua stessa ammissione agli inizi della sua avventura su strada.
La mia posizione al riguardo é la seguente: in discesa ciò che fa la differenza é lo stato psicologico, la consapevolezza dei propri limiti, quanto si é disposti a rischiare. Nel caso specifico di Evenepoel ci aiuta la famosa caduta dal ponte al Lombardia, dove il corridore ha dimostrato di non avere paura, di essere disposto a rischiare molto e, con ogni probabilità, di ignorare (non so con quale grado consapevolezza) i propri limiti.