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La stagione parte sotto il segno della Slovenia
Testo
<blockquote data-quote="Maiella" data-source="post: 7127510" data-attributes="member: 78087"><p>Si, ma é una tendenza generale e non soltanto rivolta alla ricerca dei giovani che possono vincere. In tanti passano pro e entro i 3-5 anni successivi rimangono senza squadra. Purtroppo parliamo di gente molto giovane. </p><p></p><p></p><p>Verissimo. In passato, diciamo fino agli inizi degli anni 2000, nel ciclismo in particolare é come se la maturazione dell'atleta veniva considerata nel complesso delle doti utili per vincere. </p><p>A tal proposito ricordo lo scalpore, la quasi incredulità, di quando un giovanissimo Cunego vinse il Giro. E gli rimase un fardello enorme a livello mediatico, un'etichetta ingiusta e ingenerosa di eterna promessa. Eppure stiamo parlando di un campione (oltre al Giro spiccano 3 Lombardia). Almeno in questo si sono fatti dei progressi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Maiella, post: 7127510, member: 78087"] Si, ma é una tendenza generale e non soltanto rivolta alla ricerca dei giovani che possono vincere. In tanti passano pro e entro i 3-5 anni successivi rimangono senza squadra. Purtroppo parliamo di gente molto giovane. Verissimo. In passato, diciamo fino agli inizi degli anni 2000, nel ciclismo in particolare é come se la maturazione dell'atleta veniva considerata nel complesso delle doti utili per vincere. A tal proposito ricordo lo scalpore, la quasi incredulità, di quando un giovanissimo Cunego vinse il Giro. E gli rimase un fardello enorme a livello mediatico, un'etichetta ingiusta e ingenerosa di eterna promessa. Eppure stiamo parlando di un campione (oltre al Giro spiccano 3 Lombardia). Almeno in questo si sono fatti dei progressi. [/QUOTE]
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