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La tappa del pavé al Tour va a Simon Clarke
Testo
<blockquote data-quote="go_lance_pcm" data-source="post: 7190512" data-attributes="member: 29051"><p>Dopo quello che si è visto oggi penso convintamente che Vingegaard non meriti di vincere il Tour. Questo Tour almeno, non voglio essere troppo severo, dato che è giovane e ha tempo per maturare. Anche se contro questo Pogacar il rischio di vittoria è basso. Ma un grande corridore, in lotta per la vittoria della più grande corsa del calendario, non può amdare nel panico come ha fatto lui. Non ha forato come ha scritto samuelgol, gli era solo caduta la catena. Il compagno si è fermato non per dargli la bici, ma per aiutarlo perché non è riuscito a rimetterla da solo e lui che fa? Prende la bici e va anche se ci sono 30 cm di differenza tra lui e l'altro, anche se la sua bici in tre secondi sarebbe stata pronta. Non contento riparte con un'altra bici non adatta prima di fermarsi all'ammiraglia. Tre cambi bici e un minuto perso quando si poteva gestire diversamente. Il campione si vede anche in queste cose. Mi ha ricordato il peggio di Andy Schleck, che in certe occasioni fu grande in salita ma senza spirito autonomo, guidato in tutto e per tutto dall'ammiraglia, e alla fine ce lo ricordiamo soprattutto per il salto di catena fatto cambiando mentre stava sui pedali, una cosa che qualunque amatore sa che è meglio evitare. Fortissimo sicuramente, sembra anche meglio dell'anno scorso, ma ha ancora molto da imparare</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="go_lance_pcm, post: 7190512, member: 29051"] Dopo quello che si è visto oggi penso convintamente che Vingegaard non meriti di vincere il Tour. Questo Tour almeno, non voglio essere troppo severo, dato che è giovane e ha tempo per maturare. Anche se contro questo Pogacar il rischio di vittoria è basso. Ma un grande corridore, in lotta per la vittoria della più grande corsa del calendario, non può amdare nel panico come ha fatto lui. Non ha forato come ha scritto samuelgol, gli era solo caduta la catena. Il compagno si è fermato non per dargli la bici, ma per aiutarlo perché non è riuscito a rimetterla da solo e lui che fa? Prende la bici e va anche se ci sono 30 cm di differenza tra lui e l'altro, anche se la sua bici in tre secondi sarebbe stata pronta. Non contento riparte con un'altra bici non adatta prima di fermarsi all'ammiraglia. Tre cambi bici e un minuto perso quando si poteva gestire diversamente. Il campione si vede anche in queste cose. Mi ha ricordato il peggio di Andy Schleck, che in certe occasioni fu grande in salita ma senza spirito autonomo, guidato in tutto e per tutto dall'ammiraglia, e alla fine ce lo ricordiamo soprattutto per il salto di catena fatto cambiando mentre stava sui pedali, una cosa che qualunque amatore sa che è meglio evitare. Fortissimo sicuramente, sembra anche meglio dell'anno scorso, ma ha ancora molto da imparare [/QUOTE]
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