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Perchè ieri gli faceva più comodo così ai corridori. E' umano e c'è da capirli, ma non era giusto per me assecondarli. C'è un limite a tutto, si cede quando si può, ma oltre un certo limite diventa controproducente. Arriva il momento in cui la posizione va mantenuta costi quel che costi anche se quella volta costerà di più, ci sarà il momento che incasserai quel che hai perso quel giorno. Senza contare che poi quelli che la corsa vera la fanno, ovvero quelli che al prossimo Giro puoi non invitarli, li trovi. E pazienza se a Milano ci arriva in rosa uno della Androni. A me frega zero se ci arriva Bernal, a molti fa pure più piacere se non ci arriva un Ineos. E quando vedono che il fronte è rotto, poi i DS degli altri, prendono a frustate pure i loro. Non può permettersi nessuno di rinunciare a vincere un Giro.


Perchè la questione reale non era la sicurezza, sennò la tappa la annulli. Lì c'erano in ballo i milioni dell'arrivo di tappa a Cortina, eliminare il Giau voleva dire eliminare l'arrivo a Cortina e per arrivare dove? Mica si può allestire un arrivo in poche ore.

Quindi quello gli avrà detto "ok vi accorcio la tappa ma il Giau ve lo fate, possibilmente a tromba e a Cortina ci arrivate".


p.s. fa ridere quello della Astana in foto, con la neve, vestito di tutto punto e con i guantini. Guanti adeguati, sono l'unica cosa che non dà fastidio manco in salita. Mani gelate vuol dire bici inguidabile. Non riesci manco a cambiare.