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Testo
<blockquote data-quote="lollo" data-source="post: 650288" data-attributes="member: 2098"><p>TOTALMENTE diverso il modo di correre. Le strade fanno molto... poi come hai detto te tutti hanno fatto ciclismo fin da bambini. Negli amatori italiani è una cosa rara. Le squadre non esistono... o per lo meno il gioco di squadra non esiste. Tutti contro tutti. In quanti si parte? Meno che in Italia ma soprattutto perché le strade sono cosi' strette e con cosi' tante curve che se si partisse in 150 sarebbe un macello. Ogni tanto capita pero'. Ho fatto una corsa dove eravamo in 220 e sono partito ULTIMO. LA strada era larga quanto una macchina e la gara era 120km. Ho fatto 70 km poi mi sono fermato per disperazione dopo non aver MAI visto nemmeno con il binocolo la cima della fila. </p><p>I pro non ci sono... perché continuano a correre ma come Elite. In compenso gli Elite possono correre tranquillamente e spessissimo si presentano. Ma non è che si notino più di tanto.. non c'è quasi divario tra Elite e amatori se non i km di gara.</p><p>Sono funanboli e per stargli dietro nelle curve bisogna prendere rischi che in Italia non si prendono o si prendono solo per la volata finale. Qui dal via è cosi'. La partenza è traumatica... devi stare aggangiato ai pedali a qualche transenna perché se tentenni un attimo perdi il gruppo. Si parte al 90% pancia a terra come il ciclocross che vedete in tv.</p><p>I percorsi sono un altro trauma per noi italiani: curve a gogo' e quasi sempre l'asfalto non esiste. Si pedala sul cemento... e le giunture tra un blocco e l'altro alla fine ti disintegrano. Senza contare i tratti in pavé (spesso in curva).</p><p></p><p>Pero' è una figata.. alle corse tutto è super controllato (MAI visto una macchina sul percorso), l'arrivo transennato e lo speaker SEMPRE che conosce vita, morte e miracoli di TUTTI. D'estate c'è sempre una MAREA di gente a vedere perché tutto ruota intorno al bar del paese.</p><p>I premi sono SOLO in denaro e non serve avere il tesserino per correre. Si fa la licenza giornaliera senza certificato medico. </p><p></p><p>Credo che purtroppo sia anche l'apoteosi del doping.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lollo, post: 650288, member: 2098"] TOTALMENTE diverso il modo di correre. Le strade fanno molto... poi come hai detto te tutti hanno fatto ciclismo fin da bambini. Negli amatori italiani è una cosa rara. Le squadre non esistono... o per lo meno il gioco di squadra non esiste. Tutti contro tutti. In quanti si parte? Meno che in Italia ma soprattutto perché le strade sono cosi' strette e con cosi' tante curve che se si partisse in 150 sarebbe un macello. Ogni tanto capita pero'. Ho fatto una corsa dove eravamo in 220 e sono partito ULTIMO. LA strada era larga quanto una macchina e la gara era 120km. Ho fatto 70 km poi mi sono fermato per disperazione dopo non aver MAI visto nemmeno con il binocolo la cima della fila. I pro non ci sono... perché continuano a correre ma come Elite. In compenso gli Elite possono correre tranquillamente e spessissimo si presentano. Ma non è che si notino più di tanto.. non c'è quasi divario tra Elite e amatori se non i km di gara. Sono funanboli e per stargli dietro nelle curve bisogna prendere rischi che in Italia non si prendono o si prendono solo per la volata finale. Qui dal via è cosi'. La partenza è traumatica... devi stare aggangiato ai pedali a qualche transenna perché se tentenni un attimo perdi il gruppo. Si parte al 90% pancia a terra come il ciclocross che vedete in tv. I percorsi sono un altro trauma per noi italiani: curve a gogo' e quasi sempre l'asfalto non esiste. Si pedala sul cemento... e le giunture tra un blocco e l'altro alla fine ti disintegrano. Senza contare i tratti in pavé (spesso in curva). Pero' è una figata.. alle corse tutto è super controllato (MAI visto una macchina sul percorso), l'arrivo transennato e lo speaker SEMPRE che conosce vita, morte e miracoli di TUTTI. D'estate c'è sempre una MAREA di gente a vedere perché tutto ruota intorno al bar del paese. I premi sono SOLO in denaro e non serve avere il tesserino per correre. Si fa la licenza giornaliera senza certificato medico. Credo che purtroppo sia anche l'apoteosi del doping. [/QUOTE]
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