Ora ho capito il perché del tuo nikname
saranno state piccole... ma 50 sono veeeramente tante più tutto il restoConsidera che sono cronache di 125 anni fa, e spesso c'era tanto "romanzo", ma tant'è...
Binda, nell'episodio delle 28 uova, ha una volta ammesso che ad ogni intervista ne aggiungeva una.
ps
le "cotolettes" francesi non sono le milanesi nostrane, sono più dimensione "saltimbocca".
Ho partecipato a 3 edizioni dell'Eroica tanti anni fa, e in una di queste ad un ristoro offrivano la Ribollita, cotta su un paiolo sorretto da 3 pali di legno; gli addetti erano vestiti d'epoca: tutto molto bucolico! Può un altoatesino rinunciare ad un piatto di ribollita in terra toscana?? Certo che no!
Mentre la stavo gustando seduto su un muretto, un ciclista "veramente eroico", ad occhio e croce 80enne, e Toscano DOC, con la divisa della Bianchi in lana, caschetto in cuoio e il tubolare attorcigliato intorno alle spalle, mi si avvicina e mi dice:" O tu te 'un la fai miha la salita dopo la ribohllita" (mi scusino gli amici toscani per lo scimmiottamento della loro parlata). Gli ho sorriso, ma ho pensato :"..e questo che vuole?".
Evidentemente il nonnetto era del posto e conosceva il percorso. Appena ripartito, uscito dal paesino mi son trovato davanti una salita di un paio di km, ovviamente sterrata, al 10/12%. Son dovuto scendere e spingere, con la ribollita che andava su e giù nello stomaco.
Io penso che considerando l'epoca e la grande fame generale della popolazione media di quel periodo era normale che i cronisti contornavano queste epocali gare con tanto cibo.Considera che sono cronache di 125 anni fa, e spesso c'era tanto "romanzo", ma tant'è...
Binda, nell'episodio delle 28 uova, ha una volta ammesso che ad ogni intervista ne aggiungeva una.
ps
le "cotolettes" francesi non sono le milanesi nostrane, sono più dimensione "saltimbocca".
Mah...io ho fatto 6 edizioni de L'Eroica e la ribollita non mi ha mai fatto mettere il piede a terra né sulle Sante Marie né sul Castiglion del Bosco!Ho partecipato a 3 edizioni dell'Eroica tanti anni fa, e in una di queste ad un ristoro offrivano la Ribollita, cotta su un paiolo sorretto da 3 pali di legno; gli addetti erano vestiti d'epoca: tutto molto bucolico! Può un altoatesino rinunciare ad un piatto di ribollita in terra toscana?? Certo che no!
Mentre la stavo gustando seduto su un muretto, un ciclista "veramente eroico", ad occhio e croce 80enne, e Toscano DOC, con la divisa della Bianchi in lana, caschetto in cuoio e il tubolare attorcigliato intorno alle spalle, mi si avvicina e mi dice:" O tu te 'un la fai miha la salita dopo la ribohllita" (mi scusino gli amici toscani per lo scimmiottamento della loro parlata). Gli ho sorriso, ma ho pensato :"..e questo che vuole?".
Evidentemente il nonnetto era del posto e conosceva il percorso. Appena ripartito, uscito dal paesino mi son trovato davanti una salita di un paio di km, ovviamente sterrata, al 10/12%. Son dovuto scendere e spingere, con la ribollita che andava su e giù nello stomaco.
In effetti l'alimentazione sembrerebbe "leggermente " sovrastimanta, ma per quanto riguarda il vino posso confermare che più ne bevi e meglio vai, alla mia seconda gran fondo, se non ricordo male "le strade del sale" dopo essere andato in crisi ho trovato un rifornimento che avevano il vino, (le avevano nel furgoncino parcheggiato a fianco al rifornimento e alla mia richesta scherzosa invece mi hanno fatto il pieno) ho riempito entrambe le borracce e sono ripartito e dopo pochi km mi sono ripreso perfettamente e all'ultimo rifornimento sono riusito per fortuna a trovarne ancora per arrivare al traguardo.
Ora alle gare senza vino non partecipo proprio in quanto le barrete e i gel mi fanno stare male e venire i crampi ..
Fare l'eroica senza vino rosso è un crimine!Mah...io ho fatto 6 edizioni de L'Eroica e la ribollita non mi ha mai fatto mettere il piede a terra né sulle Sante Marie né sul Castiglion del Bosco!
Quello che invece mi crea problemi sono i bicchieri di vino rosso...ma comunque non ci rinuncio!
Ci vuole un allenamento specifico, ed io m'impegno parecchio...
Metabolismo dell'alcool
Ora ci dici anche come il tutto interagisca con cocaina, stricnina, cloroformio e amfetamine varie, che erano altri immancabili accessori del ciclista eroico
Da qui il nick ?In effetti l'alimentazione sembrerebbe "leggermente " sovrastimanta, ma per quanto riguarda il vino posso confermare che più ne bevi e meglio vai, alla mia seconda gran fondo, se non ricordo male "le strade del sale" dopo essere andato in crisi ho trovato un rifornimento che avevano il vino, (le avevano nel furgoncino parcheggiato a fianco al rifornimento e alla mia richesta scherzosa invece mi hanno fatto il pieno) ho riempito entrambe le borracce e sono ripartito e dopo pochi km mi sono ripreso perfettamente e all'ultimo rifornimento sono riusito per fortuna a trovarne ancora per arrivare al traguardo.
Ora alle gare senza vino non partecipo proprio in quanto le barrete e i gel mi fanno stare male e venire i crampi ..
Il detto (a me tra l'altro i proverbi infastidiscono) sarebbe "una mela al giorno". Quella del bicchiere di vino rosso è una delle tante favolette italiane ("eh ma i polifenoli!" "ah, il Belpaese!" "italiani, brava gente") che, introdotte per ovvi motivi culturali e di interesse, il nostro giornalismo becero ci propina da decenni.Quindi il detto: un bicchiere di rosso al giorno leva il medico di torno.. farebbe parte delle leggende metropolitane ?
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