L'ansia, ma non da prestazione...brutta bestia: aiuto!

flavio-resana

Maglia Gialla
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Riporto qua sotto (su prossimo messaggio) un episodio che mi ha fatto ritornare "l'ansia" (è stata la causa di quel picco di BPM) da "paura di star male" un male subdolo che continua come un tarlo nella testa, un qualcosa che non riesco a risolvere, un limite che mi sta portando alla esasperazione.

Seconda salita di Asolo, Sant'anna per chi la conosce, arrivo al bivio per il centro, mi sento tutto sommato bene come gamba: tutto su un colpo un tufo al cuore, inizio ad avere la faccia che è infuocata, scalo sul 30 e sento la respirazione sempre più affannosa, non riesco quasi a pedalare, tremo...guardo il cardio, dai 155 schizzo ai 187 in un lampo...arrivo per fortuna in cima dove mi aspetta "la maestra"...quasi senza accorgermi mi dirigo in discesa dove mi fermo dietro la fontanella all'ombra.
Riesco a tranquillizzarmi, vedo che lentamente il cardio scende: 179---175...165...155...e via a scendere fino a 120 quando inizio a sentirmi meglio.
"Cavolo, ma questa è ANSIA!" penso tra me e me, allora vado a chiacchierare con la maestra Stefania e iniziamo la discesa, ecco che magicamente tutto passa, ma tornando indietro una volta trovato il vento contro ecco che nuovamente mi sovviene in mente la fatica, la paura di tirare...ma uno schiaffo in faccia ben assestato dal sottoscritto al sottoscritto mi fa tirare dritto a casa.

Arrivato, come se non bastasse, ero stremato...come se avessi fatto ai vecchi tempi 140 km con 3500 di dislivello...una disattenzione costa cara: scivolo sul vialetto di sassi, stacco istintivamente il pedale e appoggio gamba e braccio di botto per terra per non cadere del tutto...
CRACK...sento le costole che fanno un male cane...entro a casa pallido e dolorante, mia mamma prende paura.
Idem io, sento come un liquido che mi scende dentro le costole...faccio fatica a respirare.
Nuovamente ANSIA...

Ragazzi, sto impazzendo...la psicologa dice che non serva un intervento drastico, tuttavia inizio a temere...
 

Pancio

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cambiare psicologa? non dico che non sia brava... è che sembri dubitarne: se non c'è un rapporto di fiducia credo che l'efficacia del suo intervento diminuisca...
 

flavio-resana

Maglia Gialla
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Non è che si tratta di qualche aritmia, quel tuffo con conseguente aumento di battiti?

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visite mediche ok, idem ecocardio, anche medico di base dice sia proprio reazione "ansiosa".
Il tutto dopo che sono stato male anni fa ad Asolo; purtroppo mi ha segnato a vita quell'episodio.
Vorrei poterlo cancellare per sempre, ma nella testa non ho una gomma.
 

saettonio

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A mio parere dovresti consultare uno psichiatra, non perché tu sia "matto", o per lo meno non sei più matto di qualsiasi altro ciclista, ma perché è la figura professionale più adatta per curare gli stati d'ansia come altri disturbi da un punto di vista clinico
 
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flavio-resana

Maglia Gialla
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A mio parere dovresti consultare uno psichiatra, non perché tu sia "matto", o per lo meno non sei più matto di qualsiasi altro ciclista, ma perché è la figura professionale più adatta per curare gli stati d'ansia come altri disturbi da un punto di vista clinico

si è vero, in effetti sto sempre rimandando questo momento, ma mi sa che è giunto...
 

flavio-resana

Maglia Gialla
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Ma ti succede solo su quella particolare salita dove sei stato male, o anche in altri frangenti?

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bhè anche nella vita di tutti i giorni.
per questo dovrò sicuramente "correre ai ripari"; non sto vivendo bene.
vado in bici a nemmeno 1/100 delle mie possibilità.
 

newbie

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A mio parere dovresti consultare uno psichiatra, non perché tu sia "matto", o per lo meno non sei più matto di qualsiasi altro ciclista, ma perché è la figura professionale più adatta per curare gli stati d'ansia come altri disturbi da un punto di vista clinico
Quoto
Lo psichiatra può prescrivere una terapia farmacologica, che quasi sicuramente andrà prima incrementando e poi via via scomparendo, che ti può aiutare.

Ero molto scettico a riguardo ma nell'ultimo periodo un familiare ne ha avuto bisogno e il miglioramento è netto.



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Ciao Flavio,
non so se ci sia analogia , ma la cosa circa 3 anni fa è successa anche me .
Mi ricordo che stavo facendo una salita quando ho comininciato ad avvertire un peso al petto e il cuore che saliva in modo anomalo.
Non nego di aver temuto qualcosa di grave ,ma senza farmi prendere dal panico ,ho consultato subito un cardiologo che mi ha sottoposto ad un ecostress senza rilevare nulla di anomalo e suggerendomi di rivolgermi ad un gastro enterologo perchè secondo lui poteva trattarsi di esofagite da reflusso.
Ebbene ebbe ragione ed ho scoperto quante implicazioni diverse presenti questa patologia che non necessariamente, come nel mio caso, si presenta con reflusso acido tanto che io ignoravo di soffrirne.
 

flavio-resana

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Ciao Flavio,
non so se ci sia analogia , ma la cosa circa 3 anni fa è successa anche me .
Mi ricordo che stavo facendo una salita quando ho comininciato ad avvertire un peso al petto e il cuore che saliva in modo anomalo.
Non nego di aver temuto qualcosa di grave ,ma senza farmi prendere dal panico ,ho consultato subito un cardiologo che mi ha sottoposto ad un ecostress senza rilevare nulla di anomalo e suggerendomi di rivolgermi ad un gastro enterologo perchè secondo lui poteva trattarsi di esofagite da reflusso.
Ebbene ebbe ragione ed ho scoperto quante implicazioni diverse presenti questa patologia che non necessariamente, come nel mio caso, si presenta con reflusso acido tanto che io ignoravo di soffrirne.

di famiglia so di certo di avere il reflusso, in effetti di notte mi capita di sentire peso al petto e tachi.
Ho fatto prova da sforzo e tutto ok se non che mi hanno subito etichettato come "ansioso" vedendo il tracciato ECG ero già a 100 bpm sul lettino ^_^
diciamo che mangio anche male per cui anche l'alimentazione conta molto.
Farò tutto quello necessario, certo che se ripenso a ciò che facevo 9 anni fa mi vengono le lacrime agli occhi...
 

Stradista

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di famiglia so di certo di avere il reflusso, in effetti di notte mi capita di sentire peso al petto e tachi.
Ho fatto prova da sforzo e tutto ok se non che mi hanno subito etichettato come "ansioso" vedendo il tracciato ECG ero già a 100 bpm sul lettino ^_^
diciamo che mangio anche male per cui anche l'alimentazione conta molto.
Farò tutto quello necessario, certo che se ripenso a ciò che facevo 9 anni fa mi vengono le lacrime agli occhi...

Chiunque rispensi a cio cha faceva 10 anni prima gli vengono le lacrime agli occhi ,ma per fortuna quando 10 anni passano per noi passano anche per gli altri.....
In ogni caso se si trattasse di reflusso con una cura adeguata ed una alimentazione appropriata lo risolvi.
 

Cyboraf

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Ciao Flavio,
non so se ci sia analogia , ma la cosa circa 3 anni fa è successa anche me .
Mi ricordo che stavo facendo una salita quando ho comininciato ad avvertire un peso al petto e il cuore che saliva in modo anomalo.
Non nego di aver temuto qualcosa di grave ,ma senza farmi prendere dal panico ,ho consultato subito un cardiologo che mi ha sottoposto ad un ecostress senza rilevare nulla di anomalo e suggerendomi di rivolgermi ad un gastro enterologo perchè secondo lui poteva trattarsi di esofagite da reflusso.
Ebbene ebbe ragione ed ho scoperto quante implicazioni diverse presenti questa patologia che non necessariamente, come nel mio caso, si presenta con reflusso acido tanto che io ignoravo di soffrirne.
Capita anche a me anche se non cosi' drammaticamente: esco sempre con un po' di timore che possa succedere qualcosa e con due figli piccoli non è una bella sensazione. In genere passa appena si inizia a pedalare, ma complice anche lo stato di forma non eccelso, visto lo scarso allenamento di questo periodo, e il fatto che ultimamente ho avuto un rialzo della pressione, quando si tratta di fare percorsi più lunghi e impegnativi può capitare che ci sia un poco di ansia.
Ad esempio sabato scorso nel mezzo di un giro su e giu per le colline torinesi e Monferrato ho iniziato a sentire un po' di oppressione al petto , quasi difficoltà a respirare e dolori allo stomaco, anche se il cardio indicava rpm entro i limiti dei miei standard.
Tutto questo si è tradotto in una intima intenzione di accorciare il giro che non ho palesato al mio compagno di uscita (che ha un gran bela gamba e 10 anni in meno) e alla paura di spingere a fondo.
Niente di grave, ma credo che, alle volte, il ns stesso corpo ci invii dei segnali quando è troppo sotto stress fisico o è poco allenato : non è detto che sia un segnale di una situazione psicologica che non va quanto il ns interiore buon senso che ci mette in guardia.
Il discorso relativo al reflusso gastrico è reale,:può sembrare di aver problemi alla zona toracica, in realtà è qualcosa che, almeno in teoria, è assai meno allarmante.
 
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Capita anche a me anche se non cosi' drammaticamente: esco sempre con un po' di timore che possa succedere qualcosa e con due figli piccoli non è una bella sensazione. In genere passa appena si inizia a pedalare, ma complice anche lo stato di forma non eccelso, visto lo scarso allenamento di questo periodo, e il fatto che ultimamente ho avuto un rialzo della pressione, quando si tratta di fare percorsi più lunghi e impegnativi può capitare che ci sia un poco di ansia.
Ad esempio sabato scorso nel mezzo di un giro su e giu per le colline torinesi e Monferrato ho iniziato a sentire un po' di oppressione al petto , quasi difficoltà a respirare e dolori allo stomaco, anche se il cardio indicava rpm entro i limiti dei miei standard.
Tutto questo si è tradotto in una intima intenzione di accorciare il giro che non ho palesato al mio compagno di uscita (che ha un gran bela gamba e 10 anni in meno) e alla paura di spingere a fondo.
Niente di grave, ma credo che, alle volte, il ns stesso corpo ci invii dei segnali quando è troppo sotto stress fisico o è poco allenato : non è detto che sia un segnale di una situazione psicologica che non va quanto il ns interiore buon senso che ci mette in guardia.
Il discorso relativo al reflusso gastrico è reale,:può sembrare di aver problemi alla zona toracica, in realtà è qualcosa che, almeno in teoria, è assai meno allarmante.


Succede di avvertire il peso delle responsabilità e di non trovare piu quella serenità nell'affrontare uno sport che comunque comporta rischi superiori ad altri sport anche per il solo fatto di praticarlo in strada.
Pero' sappiate che queste paure non passeranno mai se non ci convinciamo a vivere pensando al presente e non a cio che potrebbe succedere.
 
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Cyboraf

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Succede di avvertire il peso delle responsabilità e di non trovare piu quella serenità nell'affrontare uno sport che comunque comporta rischi superiori ad altri sport anche per il solo fatto di praticarlo in strada.
Pero' sappiate che queste paure non passeranno mai se non ci convinciamo a vivere pensando al presente e non a cio che potrebbe succedere.
lo so, come ho detto è forse a causa del senso di responsabilità che ognuno di noi ha oltre che verso di se anche verso gli altri.
Infatti non lo reputo un comportamento anomalo. Inoltre, più si esce e meno si hanno questi "sensi di colpa".