non ho capito il ragionamento. una volta che le regole valgono per tutti i partecipanti di quel dato sport non capisco dove sia la disparità. il ciclismo è un altra cosa (per fortuna aggiungo io) ed è giusto che ci possano essere disparità.
non capisco di quale disparità parli, dato che si parla di mezzi e componenti regolarmente disponibili sul mercato e quindi acquistabili da chiunque. e comunque la filosofia UCI non c'entra niente con la disparità, è semplicemente orientata al fatto che si gareggi con bici che appaiano come tali
Non vorrei sembrare uno che è fuori dal coro per principio ma vi ricordo la storia delle minigonne in F1, quando la Lotus le introdusse nel campionato 1977 nessuno poteva stargli dietro, l'anno successivo tutti le avevano, poi fortunatamente furono abolite.
Analogamente nel mondo bici, che siano da corsa o da triathlon, dovrebbe valere la stessa regola, ovvero che non ci siano configurazioni tecnologiche del mezzo che possano comportare un vantaggio eccessivo rispetto agli altri concorrenti, nel mondo ciclistico le norme UCI vanno in questo senso perchè tutelano sia la sicurezza degli atleti sia il livellamento tecnico e tecnologico, ora è vero che ciclismo e triathlon sono due cose diverse ma guarda caso il mezzo è lo stesso e allora il principio non dovrebbe essere molto diverso no?
@NormaJean, l'evoluzione tecnologica è tale che senza norme ti troveresti a gareggiare con gente che cavalca roba da 4Kg che dura due giorni, mentre tu che pedali una 7Kg in piena sicurezza saresti svantaggiato perchè 3 chiletti di peso influiscono non poco sulle prestazioni a parità di pilota.
Non siamo più ai tempi di Coppi dove una sella pesava 2Kg e la bici intera 20 e tutto dipendeva dalle gambe del ciclista, oggi il mezzo influisce molto sulla prestazione quindi le limitazioni sono necessarie.