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Le cause ed i rimedi alle cadute: la parola ai francesi
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 7513997" data-attributes="member: 108600"><p>Quando ho letto il titolo "...cadute: la parola ai francesi" pensavo che l'articolo contenesse solo un grosso "OLAHLAH".</p><p></p><p></p><p>Comunque tanti spunti, fanno bene a discuterne cosi' in tanti ed apertamente. Da non addetto ai lavori, sicuramente potrebbero ridurre il divario di punti tra primi e piazzati vari, diminuendo anche le posizioni che prendono punti. Per il resto, penso che con gli anni si evolvera' verso una soluzione del tipo "campionato del mondo". Ossia, escludendo le classiche piu' prestigiose, molti giri a tappe e corse minori vedranno l'emergere di circuiti da ripetere piu' volte. Questo consente -a parita' di costi- un controllo molto piu' capillare delle vie d'accesso, della qualita' delle strade, un netto aumento della densita' delle segnalazioni e degli strumenti per aumentare la sicurezza. Inoltre consente ai corridori di prendere familiarita' col percorso prima dei giri finali piu' concitati, ed anche al pubblico di vedere passare la corsa piu' volte. Certo, va un po' contro lo spirito tradizionale del ciclismo, ma non si puo' avere tutto. Conosco qualcuno che organizza gare minori, e riuscire a mettere in piedi una corsa curando la sicurezza e magari guadagnarci o comunque non perderci, e' dura.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 7513997, member: 108600"] Quando ho letto il titolo "...cadute: la parola ai francesi" pensavo che l'articolo contenesse solo un grosso "OLAHLAH". Comunque tanti spunti, fanno bene a discuterne cosi' in tanti ed apertamente. Da non addetto ai lavori, sicuramente potrebbero ridurre il divario di punti tra primi e piazzati vari, diminuendo anche le posizioni che prendono punti. Per il resto, penso che con gli anni si evolvera' verso una soluzione del tipo "campionato del mondo". Ossia, escludendo le classiche piu' prestigiose, molti giri a tappe e corse minori vedranno l'emergere di circuiti da ripetere piu' volte. Questo consente -a parita' di costi- un controllo molto piu' capillare delle vie d'accesso, della qualita' delle strade, un netto aumento della densita' delle segnalazioni e degli strumenti per aumentare la sicurezza. Inoltre consente ai corridori di prendere familiarita' col percorso prima dei giri finali piu' concitati, ed anche al pubblico di vedere passare la corsa piu' volte. Certo, va un po' contro lo spirito tradizionale del ciclismo, ma non si puo' avere tutto. Conosco qualcuno che organizza gare minori, e riuscire a mettere in piedi una corsa curando la sicurezza e magari guadagnarci o comunque non perderci, e' dura. [/QUOTE]
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