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Le e-bike sono ancora sport?
Testo
<blockquote data-quote="green dolphin" data-source="post: 7569141" data-attributes="member: 7692"><p>Queste questioni sulla velocità fanno capire che il codice della strada che dovrebbe regolamentare questi nuovi mezzi, ma anche le classiche bici senza pedalata assistita, è al momento inadeguato. C’è una lacuna legislativa che andrebbe colmata anche per i monopattini. Per la bici da corsa ricordo sentenze a favore di qualche professionista che cercavano di collocare il corridore che pedala forte in allenamento tra i mezzi che non sono obbligati all’uso della pista ciclabile, proprio per via della velocità che sarebbe un pericolo per sé e per gli altri in quel contesto.</p><p></p><p>In base a tale distinguo sarebbe difficile ed inutile mettere delimitazioni in base alla velocità per le bici in genere. Anche perché il codice è già chiaro a proposito: se tu con la bici fai gli 80 su strada in discesa, ovvio non è la discesa il distinguo, puoi fare gli 80 se il limite è dei 90. In caso di velocità superiore sei sanzionabile.</p><p></p><p>Quindi la questione eccesso o rispetto della velocità è risolta: non deve dipendere da limitazioni del mezzo, quanto dal rispetto delle norme da parte del guidatore di qualsiasi mezzo.</p><p></p><p>Le e-bike stanno nel mezzo: quelle modificate sono fuorilegge per i motivi già espressi, quelle a pedalata assistita sono una via di mezzo perché hanno un motore elettrico, e quindi non sono più delle biciclette, ma non sono neanche dei ciclomotori veri e propri.</p><p></p><p>Quindi al massimo si tratterebbe di rendere obbligatorio casco e bollo etc. come per un ciclomotore. Ma a quel punto le vendite calerebbero, ed è per questo che tendenzialmente anche se si è capito che sono più simili ad un ciclomotore, si è fatto in modo di equipararle alle bici ma con la differenza della pedalata assistita fino a 25 km/h.</p><p></p><p>Alzare i limiti e soprattutto fare distinguo tra e-mtb, e-gravel, e-road la vedo troppo specifica, già il codice è lacunoso, figuriamoci se va a fare la punta ai chiodi sulle piccole differenze che potrebbero esserci tra le tre tipologie. Differenze che è vero che sono palesi, ma per noi ciclisti soprattutto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="green dolphin, post: 7569141, member: 7692"] Queste questioni sulla velocità fanno capire che il codice della strada che dovrebbe regolamentare questi nuovi mezzi, ma anche le classiche bici senza pedalata assistita, è al momento inadeguato. C’è una lacuna legislativa che andrebbe colmata anche per i monopattini. Per la bici da corsa ricordo sentenze a favore di qualche professionista che cercavano di collocare il corridore che pedala forte in allenamento tra i mezzi che non sono obbligati all’uso della pista ciclabile, proprio per via della velocità che sarebbe un pericolo per sé e per gli altri in quel contesto. In base a tale distinguo sarebbe difficile ed inutile mettere delimitazioni in base alla velocità per le bici in genere. Anche perché il codice è già chiaro a proposito: se tu con la bici fai gli 80 su strada in discesa, ovvio non è la discesa il distinguo, puoi fare gli 80 se il limite è dei 90. In caso di velocità superiore sei sanzionabile. Quindi la questione eccesso o rispetto della velocità è risolta: non deve dipendere da limitazioni del mezzo, quanto dal rispetto delle norme da parte del guidatore di qualsiasi mezzo. Le e-bike stanno nel mezzo: quelle modificate sono fuorilegge per i motivi già espressi, quelle a pedalata assistita sono una via di mezzo perché hanno un motore elettrico, e quindi non sono più delle biciclette, ma non sono neanche dei ciclomotori veri e propri. Quindi al massimo si tratterebbe di rendere obbligatorio casco e bollo etc. come per un ciclomotore. Ma a quel punto le vendite calerebbero, ed è per questo che tendenzialmente anche se si è capito che sono più simili ad un ciclomotore, si è fatto in modo di equipararle alle bici ma con la differenza della pedalata assistita fino a 25 km/h. Alzare i limiti e soprattutto fare distinguo tra e-mtb, e-gravel, e-road la vedo troppo specifica, già il codice è lacunoso, figuriamoci se va a fare la punta ai chiodi sulle piccole differenze che potrebbero esserci tra le tre tipologie. Differenze che è vero che sono palesi, ma per noi ciclisti soprattutto. [/QUOTE]
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