Ma il numero di sponsor sulla maglia non ha molto a che vedere con "l'invasione pubblicitaria".... il numero di scritte dipende appunto dal tipo di contratti che ha una squadra con i vari sponsor. Nel senso che ce ne puo' essere uno che ci mette 100 o 10 che mettono 10...e di solito sono le piccole squadre che si riempiono di microsponsor, mentre quelle grosse ne hanno meno perché ce n'è uno "grosso" (Ineos es.)
Il modello economico pero' è sempre quello dall'alba dei tempi. Le maglie di ciclismo non hanno mai avuto stemmi o colori storici semplicemente perché è uno sport "itinerante", senza città alle spalle o stadi in cui "giocare".
Di fatto è uno dei pochissimi sport in cui le squadre prendono il nome dello sponsor del momento, e pertanto gli è praticamente impossibile formarsi un seguito legato ad un territorio o indicazione geografica, idem loghi o stemmi. Di fatto le squadre hanno "brand value" prossimo allo zero: basta che uno sponsor molli e diventa una scatola vuota (mentre è cosa diversa per le squadre di calcio legate a colori e città o negli sport americani dove i nomi delle squadre sono veri e propri brand -Lakers, Bulls, et..).
E vale pure per varie gare, che sono nate praticamente tutte per promuovere giornali o prodotti. Ad es. l'Amstel Gold race prende il nome da una birra...ma c'è stato anche di peggio:

Le uniche maglie "linde" di sponsor (a parte le primissime edizioni dei grandi giri) sono state quelle delle squadre del blocco sovietico, che partecipavano alle gare amatoriali sino alla caduta del muro

finché è durata...
