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Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Testo
<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 6794791" data-attributes="member: 1912"><p>Esattamente. Piccolo dettaglio: la CPA è l'unica associazione di atleti che la UCI è disposta a riconoscere, finanziata con una percentuale sui premi e dalla UCI stessa. </p><p></p><p></p><p>Premesso che il Giro è stato presentato quando la pandemia era solo nei filmacci di serie B, dopo la presentazione lamentarsi non serve a nulla , perchè i percorsi sono già stabiliti, i contratti firmati ed anche se l'organizzatore volesse non può più cambiare nulla, salvo cause di forza maggiore.</p><p></p><p>Se vuoi coinvolgere gli atleti devi farlo PRIMA della presentazione. E coinvolgere non significa che debbano decidere loro i percorsi, non è il loro lavoro: anche se a vedere certi percorsi degli anni 80 e 90, viene qualche dubbio. Significa almeno ascoltarli, e nel limite del possibile trovare un punto di incontro tra esigenze e necessità differenti.</p><p></p><p>Oppure va tutto bene madama la marchesa, continuiamo a vedere rettilinei di arrivo in discesa tra transenne non fissate (Giro della Polonia) , strade spaccaruote (Giro della Vallonia), elicotteri che sbatacchiano corridori per terra e trasferimenti assurdi per poter incassare il doppio dalle sedi MA senza strapparsi le vesti se, una volta ogni tanto, fai una figuretta in diretta TV. Basta decidersi ed essere coerenti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 6794791, member: 1912"] Esattamente. Piccolo dettaglio: la CPA è l'unica associazione di atleti che la UCI è disposta a riconoscere, finanziata con una percentuale sui premi e dalla UCI stessa. Premesso che il Giro è stato presentato quando la pandemia era solo nei filmacci di serie B, dopo la presentazione lamentarsi non serve a nulla , perchè i percorsi sono già stabiliti, i contratti firmati ed anche se l'organizzatore volesse non può più cambiare nulla, salvo cause di forza maggiore. Se vuoi coinvolgere gli atleti devi farlo PRIMA della presentazione. E coinvolgere non significa che debbano decidere loro i percorsi, non è il loro lavoro: anche se a vedere certi percorsi degli anni 80 e 90, viene qualche dubbio. Significa almeno ascoltarli, e nel limite del possibile trovare un punto di incontro tra esigenze e necessità differenti. Oppure va tutto bene madama la marchesa, continuiamo a vedere rettilinei di arrivo in discesa tra transenne non fissate (Giro della Polonia) , strade spaccaruote (Giro della Vallonia), elicotteri che sbatacchiano corridori per terra e trasferimenti assurdi per poter incassare il doppio dalle sedi MA senza strapparsi le vesti se, una volta ogni tanto, fai una figuretta in diretta TV. Basta decidersi ed essere coerenti. [/QUOTE]
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