Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Testo
<blockquote data-quote="Cyboraf" data-source="post: 6794794" data-attributes="member: 45757"><p>Io non so se i tempi siano stati giusti, se una simile protesta sarebbe stata avanzata al Tour e non so neppure quali siano le vere motivazioni ma so che stiamo parlando di uomini che affrontano tre settimane in cui il logorio fisico e mentale è elevato: non parliamo di animali da competizione o da spettacolo, parliamo di persone il cui diritto alla salute va tutelata, anche se il ciclismo è per sua natura intrinseca uno sport "eroico".</p><p>Credo che , se vogliamo un ciclismo veramente pulito e non un baraccone poco credibile, come quello di altri sport, calcio e formula uno in primis, si debbano organizzare i grandi giri non tagliando tappe significative e importanti e neppure eliminando tappe intermedie ma considerando di dare la giusta modalità' di recupero, e quindi programmando anche meglio i trasferimenti.</p><p>Magari riusciremmo a vedere qualche impresa in più e un po' di tattica in meno e soprattutto il diritto alla salute deve essere preservato anche per chi è teoricamente allenato e stipendiato per affrontare tali sforzi che però per chiunque di noi sarebbero sovrumani.</p><p>E' un tema complesso, molto tecnico, ma è anche giusto che i corridori facciano sentire la propria voce, magari nei modi più giusti e coi tempi più opportuni</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cyboraf, post: 6794794, member: 45757"] Io non so se i tempi siano stati giusti, se una simile protesta sarebbe stata avanzata al Tour e non so neppure quali siano le vere motivazioni ma so che stiamo parlando di uomini che affrontano tre settimane in cui il logorio fisico e mentale è elevato: non parliamo di animali da competizione o da spettacolo, parliamo di persone il cui diritto alla salute va tutelata, anche se il ciclismo è per sua natura intrinseca uno sport "eroico". Credo che , se vogliamo un ciclismo veramente pulito e non un baraccone poco credibile, come quello di altri sport, calcio e formula uno in primis, si debbano organizzare i grandi giri non tagliando tappe significative e importanti e neppure eliminando tappe intermedie ma considerando di dare la giusta modalità' di recupero, e quindi programmando anche meglio i trasferimenti. Magari riusciremmo a vedere qualche impresa in più e un po' di tattica in meno e soprattutto il diritto alla salute deve essere preservato anche per chi è teoricamente allenato e stipendiato per affrontare tali sforzi che però per chiunque di noi sarebbero sovrumani. E' un tema complesso, molto tecnico, ma è anche giusto che i corridori facciano sentire la propria voce, magari nei modi più giusti e coi tempi più opportuni [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Alto
Basso