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Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Testo
<blockquote data-quote="Mardot" data-source="post: 6794837" data-attributes="member: 8422"><p><strong>Io non parlerei di sfinimento, ma di doti di recupero.</strong></p><p><strong></strong></p><p>Chi vince una Classica?</p><p>Vince chi è più dotato tatticamente, più adatto al percorso, più in forma, più tutto quello che vuoi, ma in quel giorno lì.</p><p></p><p>Chi vince (o almeno chi dovrebbe vincere) un Grande Giro a Tappe?</p><p>Vince chi è più dotato per il ciclismo a tappe, quindi dovrebbe essere polivalente quel che basta per non prendere minuti in qualche specialità in cui è debole, magari avere qualche punto forte, che sia la cronometro piuttosto che la montagna, <strong>MA SOPRATTUTTO deve essere un atleta in grado di recuperare da un giorno all'altro meglio di tutti.</strong> Non deve avere cotte, non deve patire il freddo o il caldo, deve dimostrare di passare indenne tutte le difficoltà inerenti la tipicità delle corse a tappe, in primis la continuità, che una tappa tagliata inevitabilmente, invece, spezza.</p><p></p><p>Correre la tappa dello Stelvio e il giorno dopo tagliare a metà la tappa seguente, che anticipava quella del Sestriere, significa falsare i valori tecnici della corsa a tappe, perché su 10 atleti non ce n'è uno che recuperi come gli altri 9. Tutti hanno un indice di recupero diverso, altrimenti potrebbero fare un giorno di riposo prima e uno dopo ad ogni tappa di montagna e/o cronometro, così ad ogni tappa riazzeriamo i valori in campo. Certo, se le daranno sempre di santa ragione, ma non sarà mai premiato l'atleta che ha le doti di recupero migliori, che invece è la quinta essenza del ciclismo a tappe.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mardot, post: 6794837, member: 8422"] [B]Io non parlerei di sfinimento, ma di doti di recupero. [/B] Chi vince una Classica? Vince chi è più dotato tatticamente, più adatto al percorso, più in forma, più tutto quello che vuoi, ma in quel giorno lì. Chi vince (o almeno chi dovrebbe vincere) un Grande Giro a Tappe? Vince chi è più dotato per il ciclismo a tappe, quindi dovrebbe essere polivalente quel che basta per non prendere minuti in qualche specialità in cui è debole, magari avere qualche punto forte, che sia la cronometro piuttosto che la montagna, [B]MA SOPRATTUTTO deve essere un atleta in grado di recuperare da un giorno all'altro meglio di tutti.[/B] Non deve avere cotte, non deve patire il freddo o il caldo, deve dimostrare di passare indenne tutte le difficoltà inerenti la tipicità delle corse a tappe, in primis la continuità, che una tappa tagliata inevitabilmente, invece, spezza. Correre la tappa dello Stelvio e il giorno dopo tagliare a metà la tappa seguente, che anticipava quella del Sestriere, significa falsare i valori tecnici della corsa a tappe, perché su 10 atleti non ce n'è uno che recuperi come gli altri 9. Tutti hanno un indice di recupero diverso, altrimenti potrebbero fare un giorno di riposo prima e uno dopo ad ogni tappa di montagna e/o cronometro, così ad ogni tappa riazzeriamo i valori in campo. Certo, se le daranno sempre di santa ragione, ma non sarà mai premiato l'atleta che ha le doti di recupero migliori, che invece è la quinta essenza del ciclismo a tappe. [/QUOTE]
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