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Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Testo
<blockquote data-quote="bicilook" data-source="post: 6795045" data-attributes="member: 9919"><p>Infatti hanno fatto una figura da idioti...Proprio per il fatto che le condizioni per correre erano tutt'altro che proibitive,non puoi mettere in atto un'azione di protesta all'ora della partenza adducendo delle non ben precisate motivazioni tra cui in primis il meteo.</p><p>Un rappresentante dei corridori con un po' di senso avrebbe detto ai corridori che non era nè il luogo nè il momento per mettere in piedi una simile manfrina.</p><p>L'organizzazione è stata a mio avviso fin troppo buona.Io se fossi stato Mauro Vegni avrei preso da parte i più anziani del gruppo e i team manager e avrei detto loro,dite ai corridori che si mettano a pedalare e facciano la tappa,chi non se la sente si ritiri.</p><p>Poi anch'io non vedo molto senso a mettere una tappa così lunga dopo 3 di montagna e con ancora un'altra tappa di salita e una crono finale da fare,ma il percorso era ben chiaro a tutti fin dall'inizio,e, mi ripeto,se le stesse ragioni fossero state discusse con l'organizzazione qualche giorno prima, forse avrebbero ottenuto lo stesso trattamento senza sollevare polemiche e malumori e fare brutte figure a loro e al Giro d'Italia.</p><p>Così è sembrata una cosa da bambini dell'asilo..."Piove,la tappa è lunga,allora ci mettiamo a pestare i piedi per farla accorciare"...</p><p>Ma purtroppo il ciclismo è il loro lavoro,ed è una di quelle professioni che si pratica anche quando piove.</p><p>La lettera che hanno scritto,aggiungendo anche le ragioni del covid,dello stress,delle sicurezza,sa molto di giustificazione per l'ingiustificabile.</p><p>P.S.</p><p>Che poi sulla sicurezza hanno tutte le ragioni del mondo perchè secondo me ormai molti organizzatori fanno i percorsi delle gare su Google Maps ma poi che vada a verificare tutto il percorso non c'è nessuno e vediamo ogni tanto delle condizioni di serio pericolo,e lì se è vero come dicono che non vengono ascoltati,hanno ragione in pieno,ma non era quella la sede per mettere in atto una protesta del genere alla partenza di una tappa che di fatto di pericoloso non aveva nulla.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bicilook, post: 6795045, member: 9919"] Infatti hanno fatto una figura da idioti...Proprio per il fatto che le condizioni per correre erano tutt'altro che proibitive,non puoi mettere in atto un'azione di protesta all'ora della partenza adducendo delle non ben precisate motivazioni tra cui in primis il meteo. Un rappresentante dei corridori con un po' di senso avrebbe detto ai corridori che non era nè il luogo nè il momento per mettere in piedi una simile manfrina. L'organizzazione è stata a mio avviso fin troppo buona.Io se fossi stato Mauro Vegni avrei preso da parte i più anziani del gruppo e i team manager e avrei detto loro,dite ai corridori che si mettano a pedalare e facciano la tappa,chi non se la sente si ritiri. Poi anch'io non vedo molto senso a mettere una tappa così lunga dopo 3 di montagna e con ancora un'altra tappa di salita e una crono finale da fare,ma il percorso era ben chiaro a tutti fin dall'inizio,e, mi ripeto,se le stesse ragioni fossero state discusse con l'organizzazione qualche giorno prima, forse avrebbero ottenuto lo stesso trattamento senza sollevare polemiche e malumori e fare brutte figure a loro e al Giro d'Italia. Così è sembrata una cosa da bambini dell'asilo..."Piove,la tappa è lunga,allora ci mettiamo a pestare i piedi per farla accorciare"... Ma purtroppo il ciclismo è il loro lavoro,ed è una di quelle professioni che si pratica anche quando piove. La lettera che hanno scritto,aggiungendo anche le ragioni del covid,dello stress,delle sicurezza,sa molto di giustificazione per l'ingiustificabile. P.S. Che poi sulla sicurezza hanno tutte le ragioni del mondo perchè secondo me ormai molti organizzatori fanno i percorsi delle gare su Google Maps ma poi che vada a verificare tutto il percorso non c'è nessuno e vediamo ogni tanto delle condizioni di serio pericolo,e lì se è vero come dicono che non vengono ascoltati,hanno ragione in pieno,ma non era quella la sede per mettere in atto una protesta del genere alla partenza di una tappa che di fatto di pericoloso non aveva nulla. [/QUOTE]
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