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Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro
Testo
<blockquote data-quote="pedalone della bassa" data-source="post: 6795227" data-attributes="member: 61708"><p>lamentarsi e far sentire la propria ragione ci stà, è sacrosanto, così come credo sia giunto il momento, per i ciclisti, di unirsi in una vera associazione, con, probabilmente, altri rappresentanti, rispetto a quelli odierni.</p><p>che sia stata giusta la "tempistica" non lo so. d'altronde, quando si fa sciopero, lo si fa proprio per protestare e per portare "disagio" con chi fai sciopero.</p><p>probabilmente, sarebbe stato più corretto un esposizione prima del problema, e non all'ultimo momento</p><p>mi auguro solo che da questo episodio si possa prendere "il buono", ovvero cominciare a coinvolgere anche i corridori su certe tematiche e/o problematiche</p><p>gli stessi pero' devono capire che, certe tappe, certi trasferimenti, certi chilometraggi servono. servono perché senza le città o sponsor che tirano fuori i soldi per le corse, và poi a rischio anche il loro posto di lavoro</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pedalone della bassa, post: 6795227, member: 61708"] lamentarsi e far sentire la propria ragione ci stà, è sacrosanto, così come credo sia giunto il momento, per i ciclisti, di unirsi in una vera associazione, con, probabilmente, altri rappresentanti, rispetto a quelli odierni. che sia stata giusta la "tempistica" non lo so. d'altronde, quando si fa sciopero, lo si fa proprio per protestare e per portare "disagio" con chi fai sciopero. probabilmente, sarebbe stato più corretto un esposizione prima del problema, e non all'ultimo momento mi auguro solo che da questo episodio si possa prendere "il buono", ovvero cominciare a coinvolgere anche i corridori su certe tematiche e/o problematiche gli stessi pero' devono capire che, certe tappe, certi trasferimenti, certi chilometraggi servono. servono perché senza le città o sponsor che tirano fuori i soldi per le corse, và poi a rischio anche il loro posto di lavoro [/QUOTE]
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