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L'UCI ammette gli errori al mondiale
Testo
<blockquote data-quote="Mardot" data-source="post: 7240128" data-attributes="member: 8422"><p>La gestione delle fughe con/senza radioline a mio avviso è cambiata di molto per un fattore che ci accomuna con l'avvento delle rubriche telefoniche coi cellulari. Quanti numeri di telefono ci ricordavamo a memoria prima dell'avvento dei cellulari? Ennemila..... praticamente tutti i contatti quotidiani più tantissimi estemporanei, tutti a memoria. Oggi? A fatica ricordiamo il nostro numero e quello di moglie e figlio.</p><p></p><p>Bene, con le radio è successa la stessa cosa, i corridori hanno semplicemente disimparato a stare attenti a ciò che accade in corsa.</p><p></p><p>Quando si correva (a tutti i livelli) in bici senza radio la regola nr. 1 era: se parte un capitano lo segue un capitano, se parte un altro lo segue un gregario.</p><p></p><p>Che la fuga partisse a 60km dall'arrivo o a -10km o dopo 1km dalla partenza non faceva differenza.</p><p></p><p>Dovevi sempre stare attento A CHI partiva. Se andavi dal DS a chiedere chi c'era in fuga, 99 volte su 100 te lo diceva (se qualcuno lo aveva già informato) dopo averti insultato a bestia.</p><p></p><p>Se parte un Evenepoel non esiste che dietro ci vada un gregario, quand'anche riuscisse a tenergli la ruota, avrà mai le carte in regola per contrastarlo se arrivano in fondo?</p><p></p><p>Ora con le radio questi ragionamenti li fanno in ammiraglia e poi danno le informazioni, con il ritardo fisiologico che possono avere queste cose se devono passare attraverso un processo decisionale del genere.</p><p></p><p>Invece queste decisioni non sono assolutamente da prendere in auto, perché un Remco qualunque durante una gara Mondiale non ti da' il tempo, o tutti stanno attenti e poi mandano un capitano a seguirlo (e per noi significa Bettiol o Trentin) o puoi evitare di mettere in fuga un gregario, meglio usarlo per rincorrere il tempo ormai perduto.</p><p></p><p>Ormai corrono sempre con la radio, quindi correre senza per il MOndiale è una cavolata immensa.</p><p></p><p>Se è meglio con oppure senza invece è un discorso che lascia il tempo che trova, ormai la realtà è questa.</p><p></p><p></p><p>In corsa corri sugli altri, questo da sempre.</p><p>Però è indubbio che l'avvento del PM e di tutte le registrazioni durante gli allenamenti abbiano messo a disposizione degli atleti una base dati tale che possa essere utile utilizzarla anche in corsa.</p><p>Nelle gare in linea un po' meno, nelle gare a tappe credo che chi punta alla classifica generale lo strumento lo tenga d'occhio parecchio, ben sapendo che di fuorigiri te ne puoi permettere un tot. Idem per salite tipo lo Zoncolan, dove i big si mettono sui loro valori e stanno lì, infatti alla fine i distacchi sono minimi tra di loro.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mardot, post: 7240128, member: 8422"] La gestione delle fughe con/senza radioline a mio avviso è cambiata di molto per un fattore che ci accomuna con l'avvento delle rubriche telefoniche coi cellulari. Quanti numeri di telefono ci ricordavamo a memoria prima dell'avvento dei cellulari? Ennemila..... praticamente tutti i contatti quotidiani più tantissimi estemporanei, tutti a memoria. Oggi? A fatica ricordiamo il nostro numero e quello di moglie e figlio. Bene, con le radio è successa la stessa cosa, i corridori hanno semplicemente disimparato a stare attenti a ciò che accade in corsa. Quando si correva (a tutti i livelli) in bici senza radio la regola nr. 1 era: se parte un capitano lo segue un capitano, se parte un altro lo segue un gregario. Che la fuga partisse a 60km dall'arrivo o a -10km o dopo 1km dalla partenza non faceva differenza. Dovevi sempre stare attento A CHI partiva. Se andavi dal DS a chiedere chi c'era in fuga, 99 volte su 100 te lo diceva (se qualcuno lo aveva già informato) dopo averti insultato a bestia. Se parte un Evenepoel non esiste che dietro ci vada un gregario, quand'anche riuscisse a tenergli la ruota, avrà mai le carte in regola per contrastarlo se arrivano in fondo? Ora con le radio questi ragionamenti li fanno in ammiraglia e poi danno le informazioni, con il ritardo fisiologico che possono avere queste cose se devono passare attraverso un processo decisionale del genere. Invece queste decisioni non sono assolutamente da prendere in auto, perché un Remco qualunque durante una gara Mondiale non ti da' il tempo, o tutti stanno attenti e poi mandano un capitano a seguirlo (e per noi significa Bettiol o Trentin) o puoi evitare di mettere in fuga un gregario, meglio usarlo per rincorrere il tempo ormai perduto. Ormai corrono sempre con la radio, quindi correre senza per il MOndiale è una cavolata immensa. Se è meglio con oppure senza invece è un discorso che lascia il tempo che trova, ormai la realtà è questa. In corsa corri sugli altri, questo da sempre. Però è indubbio che l'avvento del PM e di tutte le registrazioni durante gli allenamenti abbiano messo a disposizione degli atleti una base dati tale che possa essere utile utilizzarla anche in corsa. Nelle gare in linea un po' meno, nelle gare a tappe credo che chi punta alla classifica generale lo strumento lo tenga d'occhio parecchio, ben sapendo che di fuorigiri te ne puoi permettere un tot. Idem per salite tipo lo Zoncolan, dove i big si mettono sui loro valori e stanno lì, infatti alla fine i distacchi sono minimi tra di loro. [/QUOTE]
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